La presente
relazione ha l'intento divulgativo di descrivere le dinamiche intrinseche
all'estasi nel contesto di apparizioni/visioni in ambito cattolico (SMCR o stato modificato di coscienza di
tipo religioso), eventi studiati anche dalla scienza ufficiale e riconosciuti o
meno dalla Chiesa, offrendo interpretazioni e dati scientifici circa alcuni
casi di Epifanie Mariane, anche alla luce di alcune nuove metodologie computerizzate
atte a fornire nuovi dati sul soggetto che si autodefinisce veggente o visionario.
In relazione ai casi trattati saranno fatte anche delle citazioni con relativi
riferimenti ad autori e/o testate di pertinenza, riportati poi in bibliografia.
Si desidera in
primo luogo sottolineare come la scienza ufficiale sia stata coinvolta in
diversi casi di apparizioni/visioni giudicate di volta in volta dalla Chiesa
Cattolica con le seguenti diciture:
- “constat de supernaturalitate" (se ne constata
la soprannaturalità),
- “constat de
non supernaturalitate” (non se ne constata la soprannaturalità),
- “sub judice”
(sono in corso di indagine e il giudizio non è definitivo),
- “non
constat de supernaturalitate” (se ne esclude la soprannaturalità).
Evidentemente
tali definizioni sono proprie della religione Cattolica.
La presente
dissertazione riporterà la sintesi di alcuni eventi descritti da singoli autori
per evidenziare le parti più importanti che hanno contrassegnato gli studi in
questione.
Non è stato possibile
contattare tutti gli esperti citati, soprattutto per quanto riguarda le
metodologie scientifiche adottate, poiché nelle apparizioni/visioni in
questione il già sottoscritto Vicedirettore del Centro
Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati di Coscienza di Milano
non ha avuto modo di confrontarsi con tutti gli esperti che hanno studiato gli
eventi oggetto della presente relazione. Molto utile è stata la collaborazione
di un esperto, Daniele Gullà, già Responsabile del Settore Immagini del Laboratorio Interdisciplinare di Bologna, cui si rimanda per le nuove
applicazioni dell'energia vibrazionale già in uso in ambiente legale ed applicate anche nello
studio delle dinamiche intrinseche all’estasi apparizionaria.
Tali dinamiche ipotizzano
un nesso preciso che chiama in campo anche il concetto di entanglement o “menti
interconnesse” riconosciuto sia dalla medicina ufficiale che dalla gran parte
della medicina non ufficiale (si veda Dean Radin, nota 20) e che è stato confrontato
ai riscontri della fisica quantistica (sempre in evoluzione) che ha ipotizzato
e poi confermato la realtà dei vari fenomeni extrasensoriali, paranormali o
spirituali, per chi utilizza questa dizione.
Tali connessioni
avevano trovato anche in Albert Einstein una conferma, da lui definita “azione
spettrale a distanza”. Con tale definizione, Einstein ha voluto indicare le
modalità con cui due “oggetti” e (perché no?) anche soggetti, come hanno
ipotizzato anche gli autori dello studio sui neuroni specchio di cui alla nota
21, rimangono connessi non comunicando tra loro in modo convenzionale, cioè
aldilà del tempo e dello spazio, dopo una loro iniziale interazione e
successiva separazione non quantificabile. Ciò supporterebbe l’inserimento in
questa tipologia di fenomeno anche dell'evento apparizionale e dello stato estatico.
Ci si augura che
le ricerche scientifiche condotte in altre località potranno confrontarsi con
quelle descritte dal succitato Centro e successive indagini anche di altri
studiosi di altre località apparizionali (vedasi la bibliografia riportata) ed
altre relazioni di cui non si conosce né l'autore, né il tipo di approccio
scientifico adottato.
Con ciò si
auspica che tutti gli studi siano un domani rinviati dai singoli autori a un
database comune per avere una valutazione scientifica con metodologie similari
e per formare una statistica omnicomprensiva: questo consentirebbe di
confrontare o modificare i nuovi approcci allo studio di questo tema al fine di
creare protocolli comuni di indagine degli eventi citati. A tutt’oggi, infatti,
è il vescovo della diocesi dove si manifesta il fenomeno a formare la Commissione
ufficiale e quindi, di solito, sono singoli studiosi locali a seguire il caso e
a valutarlo e non studiosi
che operano a livello mondiale su più eventi apparizionali.
È anche vero che
il database auspicato dei dati raccolti dovrebbe essere collocato là dove si
sono iniziate a redigere le relazioni ufficiali e cioè presso un Ufficio del
Vaticano che si faccia carico di raccogliere e anche impostare queste ricerche per
poter programmare tali studi ai fini di un’identificazione scientifica comune
degli eventi e delle persone coinvolte negli stessi. Va detto che presso la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede esiste
già una raccolta di dati confluiti dai siti mariani più disparati, ma
presumibilmente non tale ancora da istituire un protocollo scientifico da
consultare e da applicare.
In questa
relazione si sono date notizie accertate da storiografi e/o scienziati che
hanno impostato questi studi singolarmente e secondo le loro ipotesi, anche se
iniziali e senza la conoscenza della vasta letteratura precedente.
È logico che il
tipo di ricerca applicato sia il frutto di una valutazione del singolo
ricercatore e non di un pool di scienziati che abbiano raccolto già più dati e
impostato il tipo di protocollo più idoneo a valutare questi eventi incentrati
su uno stato di coscienza modificato di tipo religioso (SMCR) che hanno una
loro collocazione iniziale nella ricerca scientifica e nella diagnostica
differenziale già rintracciabile. Già il DSM IV TR 2006 cita tali casistiche ai
paragrafi:
- Appendice 1:
Sindromi Culturalmente Caratterizzate e
- Problema
religioso o spirituale Z71.8 (pag. 787 del DSM IV TR).
Tuttavia il
protocollo o diagnosi differenziale non sono stati descrittivi e tali da
costituire un protocollo metodologico iniziale.
Nella presente
relazione si è proceduto alla descrizione di alcune ricerche e del modo in cui
erano state fatte e così, non conoscendo le effettive rilevazioni strumentali a
disposizione di altri studiosi, si è proceduto molte volte ad un’analisi
descrittiva clinica, ma insufficiente per una valutazione
medico-psicofisiologica, attualmente possibile con la strumentazione
computerizzata intesa come protocollo comune di riferimento.
Si è diviso
l'argomento in:
1.
Premessa
e norme aggiornate per procedere nel giudizio sulle presunte Apparizioni e Rivelazioni (Sacra Congregazione per la
Dottrina della Fede)
2.
Elenco
delle Apparizioni Mariane riconosciute o ufficializzate dalla Chiesa Cattolica
dal 1830 al 2016
3.
Criteri
di valutazione adottati
4.
Nuove
indagini metodologiche sulle fenomenologie apparizionali
5.
Bibliografia
1. Premessa e
norme aggiornate per procedere nel giudizio sulle presunte Apparizioni e
Rivelazioni
1.1.
L'estasi
L’estasi è uno
stato di coscienza modificato, noto già nell'antichità presso le
religioni di allora e nei primi secoli dopo Cristo. Tale stato era conosciuto
anche nella Chiesa Cattolica e da allora si ipotizzava che dovesse essere
considerato una condizione umana dovuta ad intervento esterno appartenente al mondo
fisico, spirituale o metafisico a seconda delle credenze.
Si descriveva
quasi sempre il comportamento delle persone che entravano, con diverse
metodiche o nessuna, in quello stato di coscienza particolare che oggi non
sempre è considerato inserito nella religione.
Lo studio di
allora era per lo più descrittivo con interpretazioni che risultavano essere le
più disparate, ma che la avvicinavano di fatto sempre più al sogno.
Nel caso
delle apparizioni di natura religiosa, l'estasi è un evento psicofisiologico
umano che prepara e precede l'evento apparizione o visualizzazione di una
immagine o altro evento “sconosciuto” che inizia molto prima
dell'apparizione/visione: ci sono quindi due fenomeni che si incrociano. Il
primo è preparatore dell’altro, ovvero l'adattatore allo stato fisiopsicologico
dell'umano o degli umani che lo sviluppano, pur essendo uno susseguente
all'altro, e la loro interdipendenza è necessaria per completare l'evento
“strano” o non previsto che segue.
La domanda
più semplice da porsi è perché questo adattamento avvenga e cioè quale avvio o
trigger sia stimolato per la futura apparizione o per il futuro stato
modificato di coscienza.
La risposta più ovvia, che è ritenuta anche la più possibile, è che lo stimolo
prepari il sistema neuropsicofisiologico (sistema neurovegetativo o cervello
emozionale) ad adattarsi al fenomeno che sta arrivando. Perciò è lo stesso
stato modificato di coscienza conseguente o la stessa apparizione che fa
adattare l'uomo a riceverlo/a senza essere in qualche modo danneggiato. Ciò
avviene per qualsiasi apparizione o altro evento che si propone alla persona spesso
in modo improvviso e non prevedibile. Questa non reagirà in modo inappropriato perché
sarà stata allertata per ricevere qualcosa di più emozionante grazie
all’attivazione del sistema neurovegetativo di difesa, cosicché il soggetto si
troverà nelle migliori condizioni psicofisiologiche per ricevere il nuovo
stimolo (che non è nelle sue memorie) o trigger. che sarà comunque valutato dai
centri cerebrali preposti onde avviare la risposta comportamentale del
soggetto. Quindi tale stimolo sarà confrontato nei centri delle memorie
precedenti e svilupperà uno stato di coscienza modificato, anche se
inizialmente questa si presenterà come una sorta di fuga perché non si è
preparati all'evento, per poi trasformarsi in una nuova accettazione iniziale,
attiva o passiva. La neurofunzione vegetativa ortosimpatica preparerà subito la
risposta fisiologica del momento; poi l'organismo, o meglio la mente cognitiva,
valuterà il trigger (impulso) ricevuto ed ancora non definito e svilupperà il
nuovo stato di coscienza che comporta un cambio di comportamento del soggetto
attivato all'attesa conscia o inconscia del fenomeno, o alla sua immersione
emozionale in esso, rendendolo comunque più preparato alla novità
dell'evento/fenomeno in via di manifestazione.
1.2. L’estasi
e gli stati modificati di coscienza
In alcune di
queste Apparizioni Mariane si è constatato quanto descrivono le singole
persone che hanno poi avuto la visualizzazione dell'Immagine e anche un eventuale
colloquio non verbale, o percepito come tale, con l'Immagine stessa. Prima di
percepire l’Immagine o altro, il soggetto entra in uno stato di attivazione del
sistema neurovegetativo ortosimpatico che modifica il suo stato fisico/psichico
aumentando la vigilanza (il sistema neuronale preposto è l'ARAS, sigla che sta
per ascending reticular activating system,
sistema ascendente reticolare) e la reattività, e soprattutto allertando i
centri conoscitivi per trovare una possibile spiegazione di ciò che percepisce senza
darsela al momento: spesso è una fuga, una situazione emozionale di non
comprensione momentanea che poi valuterà in un secondo tempo, quando riuscirà a
confrontare l’evento con le proprie memorie.
Non tutti i
soggetti citati hanno il medesimo trigger (o stimolo) che li attiva, ma il
risultato è sempre il medesimo: qualcosa internamente o esternamente li
distoglie dallo stato di coscienza ordinario del momento, qualcosa che loro non
prevedono, che è improvviso e non prevedibile. Si citano ora alcuni esempi riguardanti
il campo religioso cattolico, tratti in parte dal libro di Daniela Del Gaudio Qualunque cosa vi
dica, fatela (nota 19):
1.
Nel
1548 a Guadalupe (Messico) un uomo, Juan Diego, sente un improvviso cinguettio
di uccelli che non vede e poi gli appare la “Viergen Morenita”, cioè la Vergine
Maria scura di carnagione o Madonna di Guadalupe.
2.
A
Lourdes (Francia) Bernadette avverte un vento che arriva improvviso.
3.
A
Fatima (Portogallo) nella Cova da Iria Lucia e gli altri due sentono un tuono
che li spaventa, poi vedono la luce accecante di un fulmine, tanto che Lucia
convince gli altri ad andare via, sebbene il cielo sia sereno.
4.
A
Beauraing (Belgio) tre ragazzini che vanno a prendere i loro fratellini all'asilo
suonano i campanelli dei vicini ed aprono la porta di una drogheria e scappano,
arrivano all'asilo ed il loro fratellino esce, uno di loro si volta indietro e
dice agli altri della Signora che vede.
5.
A
Banneux (Belgio) Mariette è alla finestra per vedere arrivare suo fratellino e
poi vede una signora.
6.
A
San Sebastian di Garabandal (Spagna) le quattro ragazzine, in occasione della
prima visione, avvertono un tuono che attribuiscono al fatto che avevano rubato
delle mele. Successivamente, prima di ogni evento apparizionale, avvertono dapprima
una sensazione interiore che preannuncia che la visione arriverà, poi un
secondo stimolo interno più intenso sempre volto a preannunciare che sta
arrivando e infine una terza e più forte sensazione che la visione è vicina che
le spinge a correre al “quadro”.
7.
Alle
Ghiaie di Bonate (BG, Italia) un'amichetta vede Adelaide su una pietra verde e,
siccome Adelaide non si muove anche a scuoterla e guarda in alto, allora
corrono a casa dicendo alla mamma di lei che Adelaide è “morta in piedi”.
8.
A Medjugorje
(Bosnia ed Erzegovina), dopo molto tempo
dall'inizio, le ragazze dicono che avvertono tre sensazioni interne una
distante dall'altra, fatto che e sembra ripetere quanto è successo a San
Sebastian di Garabandal.
9.
Ad
Akita (Giappone) Suor Agnes vede brillare il tabernacolo e sente una voce (lei
è sorda): poi la statua di legno della Madonna inizia a lacrimare.
10. A Kibeho
(Ruanda) nel refettorio di un collegio Alphonsine Mumureke, protoveggente, sente
una voce che la chiama dal corridoio e nel corridoio percepisce la Signora.
11. A Siracusa (Italia) Antonina sposa è
incinta ed è affetta da gestosi gravidica, accusa disturbi di vista e poi, dopo
una notte critica, non vede più nulla: al risveglio riacquista la vista e vede
che da una Madonna di ceramica sgorgano delle lacrime che la bagnano.
12. A Castelpetroso (IS, Italia) la
trentacinquenne Bibiana al pascolo con una amica sta cercando una pecora
smarrita, quando vede una luce proveniente da una grotta: avvicinatasi
all'entrata della medesima percepisce la figura della Madonna trafitta da sette
spade.
13. A Capua (CS, Italia) Antonio è un sacrestano
nel santuario di San Lazzaro che è solito recitare il rosario. Una volta, nel 2001,
percepisce la statua della Madonna insolitamente luminosa, fatto che si ripete
il giorno dopo, ma attribuisce ciò alla presenza di una donna in chiesa. Poi va
a pescare al fiume e vede dei lampi e una nube luminosa avvicinarsi ad un
cumulo di pietre: nella nube luminosa dispercepisce una Signora vestita di
bianco.
L'approfondimento
neuropsicofisiologico che qui si propone è volto a fornire nuove
interpretazioni e nuovi dati scientifici in relazione ad alcuni casi menzionati
da vari autori citati in bibliografia e a introdurre in questa ricerca la
menzione di alcune nuove metodologie computerizzate e di ipotesi
psicofisiologiche atte a fornire nuovi dati sul soggetto che si autodefinisce
“veggente” e sul fenomeno religioso definito “estasi apparizionaria”.
1.3. L'estasi
(SMCR) e la Chiesa Cattolica
Prima
di parlare del documento in sé, desidero puntualizzare che scopo della ricerca
scientifica in questi casi NON
è appurare se un presunto veggente veda o meno la Madonna, o altra figura
mistica e venerata dalla Chiesa Cattolica, ma solo verificare, tramite
test e strumentazioni non somministrabili/disponibili prima di un certo periodo
del XX secolo, in che stato di coscienza si trovi il soggetto presunto veggente
quando dichiara di avere le visioni/apparizioni: se si trova cioè in uno stato
cosiddetto ordinario di coscienza, oppure in uno stato modificato (si veda la
Mappa degli Stati di Coscienza di R. Fischer, come riferimento, che in casi come
Medjugorje ha permesso di rilevare stati di trance estatica, senza studiare l’eventuale
immagine percepita, i messaggi e i miracoli, che rientrano nell’area di
competenza di altri studiosi).
Le nuove regole
sono in sintesi le seguenti:
-
Il
vescovo diocesano può iniziare un processo di sua iniziativa o su richiesta di
un fedele, per indagare sui fatti concernenti un’apparizione. Il vescovo può
astenersi dall’esaminarla a fondo se vuole, specialmente se pensa che
dall’evento non deriveranno elementi significativi.
-
La
conferenza episcopale nazionale può intervenire se il vescovo diocesano locale
vi si rivolge, o se l’evento diventa importante a livello nazionale o almeno a
livello di più di una diocesi.
-
Anche
la Sede Apostolica (il Vaticano) può intervenire, su richiesta del vescovo
locale stesso, o su richiesta di un gruppo di fedeli, o di propria iniziativa.
-
I
passi dell’indagine prevedono una valutazione iniziale dell’evento, basata sia
su criteri positivi che negativi:
Criteri Positivi
-
Certezza
morale (la certezza richiesta per agire moralmente in una situazione di dubbio)
o almeno grande probabilità riguardo all’esistenza di una rivelazione privata
alla fine di una seria indagine del caso.
-
Valutazione
delle qualità personali della persona in questione (equilibrio mentale, onestà,
vita morale, sincerità, obbedienza all’autorità della Chiesa, buona volontà nel
praticare la fede in modo normale, ecc.).
-
Valutazione
del contenuto delle rivelazioni stesse (cioè non sono in disaccordo con la fede
e la morale della Chiesa, e sono libere da errori teologici).
-
La
rivelazione porta sana devozione e frutti spirituali nelle vite delle persone
(maggiori preghiere, maggior numero di conversioni dei cuori, opere di carità
che ne risultano, ecc.).
Criteri
Negativi
-
Errori
evidenti riguardo ai fatti.
-
Errori
dottrinali attribuiti a Dio, alla Santa Vergine Maria o allo Spirito Santo
riguardo al modo in cui essi si manifestano.
-
Qualsiasi
tentativo di guadagno finanziario in relazione all’evento supposto.
-
Azioni
gravemente immorali commesse dalla persona o da quelli che erano insieme alla
persona al momento dell’evento.
-
Disordini
psicologici o inclinazioni ad essi da parte della persona o delle persone che
erano con essa.
-
Dopo
questa indagine iniziale, se l’avvenimento risponde ai criteri esposti, si può
concedere un iniziale permesso che praticamente stabilisce quanto segue: "per
il momento, non c’è motivo di opporsi a ciò". Questo permette la
partecipazione pubblica nella devozione alla presunta apparizione.
Alla fine,
occorre dare un giudizio ed emettere una deliberazione definitiva, con
l’approvazione o la negazione.
È ben vero che
in queste nuove linee direttive non si accenna agli studi scientifici per
constatare evidenze o meno di parametri come stati di coscienza modificati, quale
l'estasi ed altri stati raggruppabili sotto la voce “Stati Modificati di
Coscienza Religiosi” (SMCR), le stigmate ed altre fenomenologie coinvolgenti
l’uomo stesso.
È altresì
evidente che dai singoli studi psicofisiologici dei ricercatori individuali sono
emersi dati importanti che attestano non solo le ipotesi iniziali, ma tutta una
serie di sintomi o comportamenti che hanno fatto variare gli stessi parametri di
riferimento della psicofisiologia umana, soprattutto rispetto ad altre
fenomenologie similari più o meno auto- o eteroindotte e che quindi devono
essere valutate e descritte per una diagnosi differenziale da una prima Commissione
Scientifica che poi invierà i dati alla Commissione Religiosa.
Quindi i vari
studi scientifici sono un supporto non indifferente nella valutazione di
parametri quali:
-
il
controllo di base psichiatrico e psicofisiologico del soggetto supportato da
test della personalità ed altro provati statisticamente (MMPI V, Test di
Rorschach ecc.);
-
la
variazione dei suoi parametri di base, prima, durante e dopo l'evento, con
quale strumentazione e se ripetibile;
-
la
registrazione dei suoi parametri fisico-psicofisiologici durante quegli eventi
ed eventuali ipotesi più o meno accertate su cause fisiche, fisiologiche,
psicologiche o paranormali che li determinano o ne sono una concausa che va
chiarita scientificamente e non scientemente od emozionalmente (si ricordi
sempre quanto afferma Thomas S. Szasz, che dietro ogni valutazione scientifica
c'è sempre il cervello/mente del ricercatore che non deve avere pregiudizi o
convinzioni personali emozionali).
2. Elenco
delle Apparizioni Mariane riconosciute o ufficializzate dalla Chiesa Cattolica
dal 1830 al 2016
Compaiono ora
sul web numerosi elenchi di apparizioni osservate in tutto il mondo, così come gli
studi scientifici che sono stati eseguiti in quelle circostanze e poi consegnati
ai vari Vescovi Diocesani per un loro inserimento nella valutazione più
obbiettiva della Commissione che il Diocesano dovrebbe istituire in tutti questi
casi per dare poi ai fedeli le indicazioni più responsabili.
Per il seguente
elenco mi sono avvalso di una sintesi di quanto riportato dal sito Profezie per il terzo
millennio (tutti i
diritti riservati agli autori e alla testata):
Apparizioni
Mariane riconosciute o ufficializzate dalla Chiesa Cattolica con la dizione “constat
de supernaturalitate” dopo il 1830 (per quelle non
ancora ufficializzate è inserita una postilla):
1) Rue du Bac, Francia (1830)
2) Roma, Italia (1842)
3) La Salette, Francia (1846)
4) Lourdes, Francia (1858)
5) Pontmain, Francia (1871)
6) Pellevoisin, Francia (1876)
7) Gietrzwald, Polonia (1877)
8) Knock, Irlanda (1879)
9) Castelpetroso, Italia (1888)
10) Fatima, Portogallo (1917)
11) Beauraing, Belgio (1932)
12) Banneux, Belgio (1933)
13) Amsterdam, Olanda (1945)
14) Siracusa, Italia (1953)
15) Akita, Giappone (1973)
16) Finca Betania, Venezuela (1976) - Permesso il culto, ma non
ufficializzata
17) San Nicolàs, Argentina (1983, ufficializzata
nel 2016)
18) Kibeho, Ruanda (1981-1989)
NB: Recentemente Vescovi locali in questi anni (2008/2010) hanno
ufficializzato altre apparizioni avvenute nei secoli scorsi:
19) Laus, Francia (1664)
Nel Santuario di Notre-Dame du Laus, sulle Alpi francesi, il vescovo di
Gap et d'Embrun, (2008), Mons. Jean-Michel di Falco-Leandri, ha proclamato il
riconoscimento ufficiale delle apparizioni mariane avvenute in questo luogo ad
una pastorella francese, Benedetta (Benoite) Rencurel. La pastorella Benedetta
Rencurel aveva 16 anni quando ebbe la prima apparizione della Vergine che teneva
per mano un Bambino. A lei la Madre di Dio affida un messaggio importante nel
periodo in cui in Europa infuriavano le cosiddette guerre di religione: un
invito alla conversione dei peccatori e a sperimentare nella misericordia di
Dio la riconciliazione. Le apparizioni proseguiranno per ben 54 anni fino al
1718, anno della sua morte.
20) Champion, Wisconsin, USA (1859)
Nostra Signora del Buon Soccorso è l'appellativo con cui la Chiesa
Cattolica autorizza il culto di Maria, madre di Gesù, in relazione alle
apparizioni che avrebbe avuto Adele Brise (1831-1896) giovane emigrata dal
Belgio, nel 1859 a Champion, nel Wisconsin (Stati Uniti d'America), dove ora
sorge un santuario. Le apparizioni hanno avuto l'approvazione diocesana
ufficiale l'8 dicembre 2010, da parte di monsignor David Ricken, vescovo di
Green Bay.
21) Cuapa, Nicaragua (1980)
5 Apparizioni a Cuapa (Nicaragua) a Bernardo
Martinez, 48 anni, avvenute vicino ad un fiume dall’8 maggio all’8 ottobre 1980,
sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa Cattolica nel 1982.
22) Lipa, Filippine (1948)
Un'ultima apparizione della Vergine
avvenuta nel convento delle Carmelitane di Lipa (Filippine) dal 12 settembre al
12 novembre 1948. La Vergine si è rivelata a Teresita C. La giovane religiosa
ha riferito che la MADONNA ha chiesto una statua lì dove è apparsa.
L'apparizione è nota per la pioggia di rose avvenuta, riconosciuta come
soprannaturale. Un primo giudizio negativo è stato nel 1951; nel 1991
l'indagine è stata riaperta da parte del Vescovo di Lipa, Ramon Cabrera, che ha
stabilito trattarsi di Apparizione Ufficiale, riconosciuta dalla Chiesa
Cattolica il 12/09/2015.
23) Immagine del Cristo che
piange, Cochabamba (Bolivia)
Si segnala un documento del 30.9.1995, l’autorizzazione
alla venerazione dell'Immagine di Cristo sanguinante o piangente. Davanti alla
stampa nazionale Mons. René Fernandez espose le conclusioni della Commissione
Arcidiocesana, rendendo noto un documento in cui autorizzava la
venerazione dell'immagine del Cristo che piange a
Cochabamba Bolivia, e orientando sul significato di questa eccezionale
esperienza oggetto di studio di numerose testimonianze scientifiche in più
laboratori internazionali interessati all'evento.
3. Criteri di
valutazione adottati
Si descrivono alcuni casi di fenomenologie
religiose, iniziando con esempi tratti dalla letteratura acquisita dal sito Profezie per il terzo
millennio (tutti i diritti riservati agli autori
e alla testata). Alcuni studi scientifici sono stati poi ripresi da fonti
citate in bibliografia ed i cui diritti sono riservati agli autori citati caso
per caso.
3.1. Apparizione
a La Salette (1846) ai
due pastorelli Melania e Massimino, unica apparizione e riconosciuta almeno in
parte ufficialmente, in quanto il messaggio profetico trasmesso da Melanie ha
fatto discutere molto non tanto per quanto riguarda la prima parte, ma la
seconda, e che si riporta per conoscenza: «Nella prima parte vengono descritti
gli avvenimenti che interessarono buona parte dell'Europa di allora, e che si
verificarono puntualmente: guerre civili in Francia (la Comune di Parigi), in
Portogallo, (lotte per l'istituzione della repubblica), in Italia (guerre di
Indipendenza); fine del potere temporale dei papi (breccia di Porta Pia del
1870); carestie; lotte contro la religione (legge sui frati del governo Cavour,
politica ecclesiastica di Gambetta e Ferry in Francia); lassismo morale;
decadimento ecclesiastico.
La seconda
parte, (che riportiamo nella sua completezza nelle pagine che seguono affinché
ciascuno possa valutare e giudicare in coscienza), è la parte più discussa del
segreto, perché riferentesi alla venuta dell'Anticristo e alla diffusione
dell'eresia all'interno stesso della Chiesa.
Si dice
chiaramente nella profezia che Roma perderà la fede e diventerà la sede
dell'Anticristo.
Sono parole
estremamente gravi, che vanno collegate a quelle che seguono nel messaggio
stesso, e cioè alla indefessa sicurezza della vittoria finale del bene sul
male, all'invito alla perseveranza nella fede cattolica apostolica romana,
all'assistenza continua per gli apostoli degli ultimi tempi». Fonte: www.unavox.it/013b.htm (tutti i diritti riservati all'autore ad alla testata)
Una cosa resta
assodata: al termine di tutti i suoi vagabondaggi, c'è un punto sul quale
Melania non è mai cambiata: la testimonianza che con Massimino ella ha dato, la
sera del 19 settembre 1846, nella cucina di Giovanni Battista Pra agli
Ablandins. E durante tutta l'inchiesta condotta da Mons. Filiberto de
Bruillard, ripresa e confermata da quella di Mons. Ginoulhiac. In una vita
difficile, Melania, è rimasta povera e devota, fedele alla sua prima
testimonianza.
3.2. Gladys
de Motta San Nicolas de los Arroyos, Argentina (1983)
Era il 24 di
settembre del 1983 quando a San Nicolàs, una località dell'Argentina a 232
chilometri da Buenos Aires, Gladys Quiroga de Motta vide che il rosario che
aveva appeso nella sua abitazione si era illuminato. (tutti i diritti riservati
agli autori della descrizione vedi nota nella prefazione Profezie per il terzo
millennio).
Gladys Herminia
Quiroga de Motta nacque il 1 luglio 1937 a San Nicolàs de los Arroyos, ultima
di otto fratelli. Tutto è dunque ancora aperto. Il fatto che il fenomeno sia
ancora in corso rende per il momento difficile ipotizzare una dichiarazione che
ne attesti la soprannaturalità. Ma è possibile che anche coloro che sperano in
un giudizio negativo rimangano delusi. Può essere utile infatti richiamare che
cosa è accaduto negli ultimi trent'anni in Argentina, con riferimento a due
apparizioni, avvenute a San Nicolas, a 250 chilometri da Buenos Aires (ma non
nella diocesi della capitale).
A San Nicolas le
apparizioni hanno avuto inizio nel 1983 e non sono terminate (ad ogni
anniversario si ritrovano a pregare 250 mila fedeli); la veggente stigmatizzata
Gladys Quiroga de Motta - una donna molto semplice, madre di famiglia e nonna -
si è sempre sottoposta in tutto e per tutto all'autorità ecclesiastica e vive
in silenzio e preghiera per la maggior parte della sua giornata.
L'attuale
vescovo, Héctor Sabatino Cardelli ha celebrato messe e presieduto processioni
nel luogo dove viene edificato, sulla riva del Paraná, il grande santuario
richiesto dall'apparizione, dove è stata scoperta anche una fonte d'acqua. L'autorità
ecclesiastica ha anche approvato lo scapolare bianco destinato in particolare a
chi soffre nel corpo e nell'anima. Padre Carlos Pérez, direttore spirituale
della veggente, si dichiara convinto dell'autenticità del fatto. Sono stati
pubblicati più di 1800 messaggi affidati dall'apparizione, con un'edizione
autorizzata dall'allora vescovo di San Nicolas, Domingo Salvador Castagna, il
quale a suo tempo aveva dichiarato: «Credo fermamente che questo è un
avvenimento della Vergine».
Quindi
l'Apparizione non è stata ratificata dall'Ordinario della diocesi, sebbene non ne
vieti il culto.
3.3. Maria
Livia de Obeid - Apparizione Mariana a Salta (Argentina)
Maria Livia de
Obeid era sposata da vent’anni quando, nel 1990, iniziò ad avere le visioni e
le apparizioni. All’inizio, lo disse solamente al suo confessore, ma più tardi
lo confidò a suo marito e ai suoi familiari più stretti. Non ne parlò
pubblicamente fino al 2000 quando, afferma, Nostra Signora la incaricò di
costruire il santuario sul Cerro.
La veggente è
Maria Livia de Obeid. Le apparizioni e le preghiere avvengono nel santuario de
La Virgen del Cerro (La Vergine del Colle). Più di un milione di persone ogni
anno vengono qui per pregare con la veggente. Ogni sabato, tra marzo e
dicembre, 30-40.000 persone salgono al santuario che lei ha fatto costruire
nell'anno 2000 su una collina di 300 metri d'altezza. Anche in questo caso, il
pellegrinaggio al Cerro riavvicina molti alla confessione e alla vita
spirituale.
L’arcivescovo,
nel luglio 2006, dopo tre anni di studio, ha dichiarato che «non esiste prova o
testimonianza oggettiva che supporti una spiegazione soprannaturale delle
presunte apparizioni della Vergine». In sostanza, un giudizio che equivarrebbe
a un «non constat de supernaturalitate», lo stesso che i vescovi
iugoslavi diedero su Medjugorje nell'ormai famosa «dichiarazione di Zara»
(1991).
3.4. Storia
delle apparizioni/visioni di Anguera (Brasile)
Da 25 anni, la
Madonna apparirebbe ad Anguera (Bahia – Brasile) a Pedro Régis, dettandogli
messaggi per tutta l’umanità. I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana:
ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile.
1º Messaggio –
10/10/87
«Sono la Regina
della Pace e voglio che tutti i miei figli siano al mio fianco, Per vincere un
grande male che può abbattersi sul mondo. Ma perché questo male non avvenga,
dovete pregare ed avere fede. Figli miei, desidero la conversione di tutti il
più rapidamente possibile. Il mondo corre grandi pericoli e, per liberarvi da
questi pericoli, dovete pregare, convertirvi e credere nella parola del
Creatore, poiché pregando troverete la pace per il mondo. Figli Miei: molti di
voi vanno in Chiesa, ma non vanno di cuore puro, vanno senza fede. Molti vanno
solo per mostrarsi cattolici e sono in grave errore. Dovete seguire un solo
cammino».
Pedro Régis è
quel tipo di persona che, per le sue caratteristiche fisiche e personali,
difficilmente sarebbe notato in un gruppo numeroso come qualcuno che riceve e
trasmette eroicamente, davanti a ogni tipo di difficoltà, i messaggi della
Madre di Gesù al mondo. È cresciuto come umile agricoltore in una piccola
fazenda (fattoria) dell’interno della Bahia, in un luogo che, sicuramente, se
non fosse per le apparizioni/visioni di Maria, non sarebbe nient’altro che una
città assonnata e dimenticata dell’arido entroterra bahiano. Ha frequentato
l’istituto magistrale ad Anguera. Figlio del signor Jonas e della signora
Amália, persone che godono di estrema credibilità nella comunità, ha 14
fratelli. Vivono della coltivazione di fagioli, mais e manioca. La loro vita è
molto cambiata dall’inizio delle apparizioni. Oggi recitano il rosario tutti i
giorni.
La vita di Pedro
era sempre stata normale come quella di qualunque altra persona, ad eccezione
del fatto che, a 14 anni, aveva visto in sogno il Bambino Gesù (tale sogno sarà
più tardi confermato dalla Madonna). Benché sublime, il sogno era stato
interpretato da Pedro come un semplice sogno e a parte questo non gli era mai
accaduto nulla di straordinario. A 17 anni (un anno prima dell’inizio delle
apparizioni), Pedro iniziò a soffrire quotidianamente di svenimenti, pur non
avendo alcun problema di salute. Il 29 settembre 1987, festa dei Santi
Arcangeli, tre mesi dopo aver compiuto 18 anni, Pedro stava tornando da scuola
assieme a un compagno, Celestino Cruz, quando sentì che le forze gli venivano
meno: appoggiatosi a terra, capì che stava per perdere i sensi, dopodiché
svenne su un formicaio a poca distanza da casa. Mentre Celestino, spaventato,
correva verso la casa di Pedro in cerca di aiuto, una bella ragazza vestita di
un bianco luminoso, con un abito che Pedro pensò fosse quello di una suora, lo
prese per le braccia senza alcuno sforzo e rialzandolo disse: “Ti porto via
dalle formiche”.
L’allora vescovo
della diocesi di Feira de Santana, Silvério Albuquerque, ricevette Pedro in
udienza e gli chiese di mantenerlo informato riguardo al contenuto dei messaggi
ricevuti.
La Chiesa si
mantiene prudente e cauta in merito ai fatti di Anguera, così come ha fatto in
passato per Fatima, Lourdes e tutti i casi simili, che per la maggior parte
sono stati riconosciuti solo dopo anni.
3.5. Le
Apparizioni a Maria do Carmo ed EdsonGlauber dei Tre Sacri Cuori - 1994/1998
Le apparizioni a
Manaus e ad Itapiranga (Amazzonia) avvengono negli anni 1994-1998 e sono attualmente
sub judice. I veggenti sono: Maria do Carmo e suo figlio, Edson Glauber.
Fu Maria do
Carmo, la madre di Edson Glauber, a vedere per prima la Madonna, il 2 maggio
1994, mentre stava pregando il S. Rosario in casa sua, nella città di Manaus in
Amazzonia (Brasile).
In una luce
molto forte comparve una giovane molto bella, che indossava un vestito bianco
lungo ed un lungo manto dello stesso colore.
La giovane aveva
tra le mani una corona del Rosario di grani azzurri. Mostrandola a Maria do
Carmo, le disse: “Prega, prega!”.
Quindi la
Madonna mostrò alla donna il figlio Quirino, morto accidentalmente, mentre
giocava, il 1° settembre 1989, dicendole che il bambino era con Dio e con Lei
in Cielo ed invitandola a pregare molto per poterlo riabbracciare nuovamente un
giorno in Paradiso.
All’inizio, le
apparizioni avvenivano nella casa di Maria do Carmo, durante la recita del S.
Rosario. Nostra Signora donava loro dei messaggi.
In seguito, nel
giugno 1994, Maria SS. chiese ad Edson e alla madre di recarsi ad Itapiranga,
città natale del padre, invitando i suoi abitanti alla preghiera e alla conversione.
In quella città,
in un terreno di proprietà del padre di Edson, la Madonna chiese loro di
costruire una piccola cappella in suo onore. Inizialmente la cappella era di
paglia, poiché doveva ricordare la povertà e le sofferenze di tutti i suoi figli
dell’Amazzonia, maltrattati, sfruttati e uccisi nel passato dai grandi potenti
della terra.
Si tenga
presente, tuttavia, che il Vescovo del luogo, Mons. Carillo Gritti, il 31
maggio 2009 ha reso pubblica una prima importante dichiarazione secondo la quale,
nelle apparizioni di Nostra Signora Regina del S. Rosario e della Pace:
«…avvenute ad
Itapiranga (Amazzonia) negli anni 1994-1998 al veggente Edson Glauber e a sua
madre Maria do Carmo - vi è Una “Origine Soprannaturale”. (…) “Quanto al carattere
forse soprannaturale e al contenuto dei messaggi, si constata che questa
devozione ha preso un posto nella vita di fede di migliaia di fedeli.
Mi sono state
anche riportate testimonianze di conversione e di riconciliazione,
come anche di
guarigione e di particolare protezione…»
A tale
dichiarazione ha fatto seguito, in data 31 gennaio 2010, un importantissimo
decreto, mediante il quale egli Approva il culto nei luoghi delle
Apparizioni.
3.6. Patricia
Talbot, El Cajas (Equador)
Veniamo ora alle
apparizioni e ai messaggi della "Guardiana della Fede", la veggente
Patricia Talbot de Vega”.
Patricia Talbot,
chiamata anche "Pachi" dagli amici, sul finire degli anni ‘80 era
un’adolescente come tanti, con scarso interesse per la religione e con gli
stessi problemi di tanti giovani della sua età. Un po’ di tempo prima che
avessero inizio le apparizioni i suoi genitori avevano divorziato; Pachi
allora, in un atto di ribellione, tentò il suicidio.
Quando
iniziarono le apparizioni aveva sedici anni. A quel tempo studiava, frequentava
il quarto anno nel Collegio delle Madri Domenicane di Cuenca. Era molto
attraente e assieme ad altre ragazze della sua stessa età faceva parte di un
gruppo di modelle che promuovevano, in Ecuador e all’estero, abiti confezionati
secondo lo stile folcloristico locale. Che Patricia non fosse una ragazza
particolarmente religiosa oggi lo dice lei stessa, ammettendo che non le
piaceva andare nei santuari o partecipare alla recita del Rosario, alla Via
Crucis, ecc. "Se non fosse stato per Lei (la Madonna) non sarei qui",
dice Patricia. E la sua lontananza dalla fede e lo scetticismo verso le
apparizioni si può evincere chiaramente da un episodio: un giorno quando nella
sua classe all’ora di religione veniva proiettato un filmato sulle apparizioni
di Medjugorje, la sua reazione fu quella di esclamare: "È ridicolo!".
La sua vita dopo
le apparizioni cambiò radicalmente. Crebbe in lei un’intensa spiritualità e
l’impegno di vivere pienamente nella sua vita i messaggi della Madonna,
diventando essa stessa un esempio per tutti di quello che deve essere l’impegno
personale che la Madonna chiede a ciascuno di noi. Oggi vive a Cuenca, è
sposata con Andres Vega e non ha figli.
Il suo direttore
spirituale è un padre Gesuita, presidente dell’Università Pontificia di Quito.
Per quanto
riguarda i pellegrini in visita a El Cajas, quest’ultima è una località a 28
chilometri dalla città di Cuenca, in Ecuador, ed è situata a 3.540 metri di
quota nelle Ande Ecuadoriane. Qui nel 1988 ebbero inizio le apparizioni della
Madre di Dio a Patricia Talbot.
Era il 28 agosto
del 1988, Patricia stava dormendo quando verso le 4.30 del mattino la svegliò
una luce molto intensa. Da quella luce proveniva una voce che le disse:
"Non temere, sono la tua Madre del Cielo... Prega molto per la pace nel
mondo che in questo momento ne ha più che mai bisogno". Da quel momento la
Madonna apparve a Patricia in diverse altre circostanze e in presenza di altre
persone.
Patricia per via
del lavoro di modella dovette recarsi in quel periodo a Città del Messico.
Lì ebbe diverse
apparizioni, una anche sulla collina di Tepeyac (dove, nel 1511, l’indio Juan
Diego vide la Vergine di Guadalupe), dove ricevette miracolosamente la Santa
Comunione in bocca.
In alcune
apparizioni la Vergine era con suo Figlio Gesù, il quale in qualche occasione
diede anch’Egli dei messaggi a Patricia.
Durante una
delle apparizioni la Madonna affidò a Patricia l’incarico di trovare un luogo
dove i suoi figli potessero raccogliersi e dove Lei potesse benedirli e portare
loro grazie di conversione. Patricia andò sulle montagne in cerca di quel luogo
chiesto dalla Vergine. Ad un certo momento una luce comparve nel cielo indicandole
la strada che conduceva a El Cajas. Lì la Vergine le apparve e le disse che
aveva trovato il luogo giusto. Fu qui che da quel momento la Vergine sarebbe
apparsa molte volte fino al marzo del 1990. Questo luogo è conosciuto come
"El jardín" ["Il Giardino"; N.d.T.].
Patricia nel
periodo delle apparizioni ha ricevuto in totale 98 messaggi.
3.6.1. La
posizione della Chiesa e i frutti spirituali di El Caias
La Chiesa fino
ad oggi non ha approvato né smentito ufficialmente la realtà degli eventi di El
Cajas.
All’inizio delle
apparizioni il vescovo raccomandò ai sacerdoti e alle suore della diocesi di
non andare alle apparizioni, lasciando tuttavia piena libertà ai laici di
recarvisi per pregare.
L’Arcivescovo
Cisneros recentemente ha autorizzato le celebrazioni Eucaristiche a El jardín,
che si svolgono tutti i sabati alle ore 11.00.
L’8 dicembre
2002 l’arcivescovo di Cuenca e presidente della Conferenza Episcopale
Ecuadoriana, Mons. Vicente Cisneros, promulgò un decreto col quale proclamava
Santuario Mariano
il luogo di El Jardín a El Cajas, dove erano avvenute le apparizioni,
individuandolo come sito prescelto per la futura costruzione di un tempio dedicato
alla Santissima Trinità e all’Immacolata Vergine Maria.
Dal giugno del
1989 al dicembre 2002, secondo i registri dei visitatori, si sono recate in
pellegrinaggio al El Cajas circa 1.538.000 persone.
3.6.2. Indagini scientifiche effettuate su
Patricia Talbot de Vega
Il caso di
Patricia Talbot è stato studiato anche da uno scienziato autorevole, il Dott.
Ricardo Castañón Gómez (tutti i diritti riservati all'autore ed alle sue
relazioni parzialmente citate), psicologo clinico, specializzato in
neuropsicologia, che indaga da molti anni questo tipo di eventi straordinari
nell'America Latina. Il Dott. Castañón studia secondo rigorosi criteri
scientifici le apparizioni mariane ed altri presunti fenomeni soprannaturali;
nel corso di anni di indagini ha raccolto una ricca documentazione su varie
decine di casi noti e meno noti.
Il prof.
Castañón è anche presidente del Gruppo Internazionale per la Pace,
un'istituzione fondata in Bolivia nel 1992 con l'obiettivo principale di
"riconsiderare da nuove prospettive la presunta dicotomia esistente fra la
scienza e la fede".
A seguire vi
proponiamo alcuni stralci della ricerca condotta su Patricia Talbot, tratti dal
libro del Dott. Castañón Documentos Para La
Ciencia Y La Fe, pubblicati anche nel sito del Gruppo Internazionale per la
Pace:
«Premesse
Attraverso la stampa e la letteratura specializzata mi informai sulle presunte
apparizioni della SS. Vergine alla Sig.ra. Patricia Talbot nella città di
Cuenca, in Ecuador. Il contenuto del materiale a mia disposizione aveva una
notevole somiglianza con i messaggi diffusi da Nancy Fowler, tuttavia c’era un
ostacolo fondamentale che sconsigliava qualsiasi analisi tecnica e scientifica:
le apparizioni si erano concluse nel marzo del 1990».
3.6.3. Conclusioni
e documento finale.
«I dottori
Agosto e Dalmau (tutti i diritti riservati agli autori) realizzarono - un esame
comparativo con 5.000 registrazioni elettroencefalografiche di persone
"comuni" e altre 200 con persone con un alto grado di pratica della
vita contemplativa di preghiera, meditazione e rilassamento. Il risultato mise
in luce che in nessuno di essi si riscontrava niente di simile. Alla fine si
concluse che tali valori non possono essersi prodotti né per volontà
dell’investigata né a seguito di manipolazioni esterne. [...]
Concluse le
indagini, tutti noi che avevamo partecipato allo studio venimmo ricevuti dall’Arcivescovo
Mons. Luna Tobar per consegnargli formalmente un rapporto preliminare.
Dopo varie
analisi e discussioni durate alcuni mesi, elaborammo un rapporto ufficiale a
firma dei dottori Sánchez, Agosto, Dalmau e mia. Il 29 maggio 1995 il rapporto
fu inviato all’Arcivescovo e la giornalista Alexandra Barretto del periodico
"El Expreso" si è interessata a diffondere le notizie in tutta la
nazione, a cui hanno fatto seguito altre pubblicazioni, programmi televisivi e
radiofonici che hanno divulgato le scoperte fatte».
Fonti
bibliografiche citate:
Il libro I am
the Guardian of the Faith, Suor Isabel Bettwy, Franciscan University Press,
Steubenville;
Il libro The
Thunder of Justice, Ted e Maureen Flynn, MaxKol Communications;
Il libro Documentos
Para La Ciencia Y La Fe, Dott. Ricardo Castañón Gómez;
Il sito del
Gruppo Internazionale per la Pace (Grupo Internacional para la Paz);
Il sito The
Community of The Monks of Adoration;
Il sito Il
Movimento della Parola di Dio;
Il sito Jesús
está vivo;
Il sito Daily
Catholic;
A cura di
"Profezie per il Terzo Millennio" - Settembre 2004 (tutti i diritti
riservati agli autori ed alla testata).
3.7. Varie
informazioni su altre apparizioni mariane e mistici e veggenti/visionari
recenti
Oltre al già
citato caso di Patricia Talbot, esamineremo ora i casi di:
Padre Pio da
Pietralcina – Benevento (Italia)
Nancy Fowler –
Conyers (USA)
Elena Aiello
(Italia)
Catalina Rivas (Bolivia)
Teresa Neumann –
Konnersreuth (Germania
Le 4 veggenti di
Garabandal (Spagna)
Medjugorje (Bosnia
ed Erzegovina)
3.7.1. San Padre Pio da
Pietralcina – Benevento, Italia
Padre Pio
(1887-1968) nacque il 25 maggio 1887 a Pietralcina in provincia di Benevento.
Nel gennaio del 1903 entrò come novizio nell’ordine dei Padri Cappuccini e
venne ordinato sacerdote nel 1910.
Qualche anno più
tardi ricevette le piaghe di Nostro Signore in maniera non visibile e nel 1918
queste stigmate si aprirono definitivamente. Le sue stigmate furono qualificate
dalla scienza come autentici miracoli. Erano ferite che non cicatrizzavano e
non miglioravano e che rimasero inalterate per 50 anni.
Nel 1947 a san
Giovanni Rotondo, ricevette la visita di un giovane prete polacco, Karol
Wojtyla, al quale padre Pio avrebbe predetto: «Tu diventerai papa, ma io vedo
anche sangue e violenza su di te». La profezia non è mai stata confermata né
smentita dal Papa.
La sua fama di
santità si diffuse dappertutto. Tuttavia, molte furono anche le sue sofferenze
e le incomprensioni. Fu ripetutamente fatto oggetto di persecuzioni e critiche
da parte della gerarchia ecclesiastica. A tutto egli reagirà con una docilità
straordinaria ed un abbandono totale alla volontà dei superiori. Tutto accettò
senza neanche una parola di ribellione sulle sue labbra.
Papa Benedetto
XV si schierò a suo favore dicendo di lui: «È una di quelle anime straordinarie
che Dio invia di quando in quando per condurre gli uomini a Lui».
Padre Pio
celebrò la sua ultima messa il giorno 22 settembre 1968 e alle 2.23 del mattino
del 23 settembre spirò.
La sua salma
rimase esposta per quattro giorni senza che desse alcun segno di
decomposizione. Più di centomila persone assistettero alla sua sepoltura. Le
stigmate scomparvero con la sua morte (nota dell'autore).
Numerose furono
pure le contestazioni e le angherie che P. Pio dovette subire durante la sua
vita.
Il 2 maggio 1999
venne proclamato beato. Il 16 giugno 2002, di fronte ad una folla di oltre 300.000
persone convenute in Piazza San Pietro da ogni parte del mondo, Papa Giovanni Paolo
II ha proclamato solennemente Santo il Beato Padre Pio da Pietrelcina. Il suo
nome è stato inserito nel calendario liturgico alla data del 23 settembre.
3.7.2. 1987
Nancy Fowler – Conyers, USA
Nancy Fowler ha
47 anni, è sposata ed è madre di due figli. A Conyers, in Georgia, in una fattoria
il 13 di ogni mese, di pomeriggio, gente proveniente da tutto il mondo si
raccoglie per ascoltare il messaggio di Gesù e della Madonna.
Il 30 Novembre
1987, Nancy vide una luce intensa su un crocifisso e per la prima volta Gesù le
apparve: - "Lo vedevo sorridere..." - disse. Durante il 1987 Nancy
iniziò a comunicare anche con gli angeli e con la Madonna. Nancy ha scritto
molti messaggi provenienti dalla Beata Vergine Maria e da Gesù.
Negli ultimi
anni la Madonna ha fatto visita a Nancy una sola volta all’anno, il 13 di
ottobre.
La sua penultima
apparizione è stata menzionata su "USA Today" nel numero del 13
ottobre 1997. Nancy ha riferito che in quella occasione Nostra Signora le è
apparsa per 8 minuti. Le ha detto che la Sua prossima visita sarebbe stata
anche l’ultima e che una grande guerra stava per arrivare.
Il 13 ottobre
1998 Nancy, contravvenendo alle sue abitudini di non concedere interviste, si è
presentata sulla mansarda della sua abitazione per una conferenza stampa di
fronte alla folla di circa 100.000 persone che si era raccolta davanti alla sua
fattoria per ascoltare l’ultimo messaggio di Maria.
Studi
scientifici
Un team
scientifico guidato dal Prof. Ricardo Castañón, docente di neuropsicofisiologia
dell’Università della Bolivia (tutti i diritti riservati all'autore del testo
ed alla testata che lo riproduce), e composto da neurologi, psichiatri,
studiosi di radiazioni e specialisti di elettroencefalogrammi, poté studiare
Nancy durante le apparizioni. Gli studiosi, alla luce delle loro conoscenze,
della loro esperienza e dopo un’attenta analisi dei dati da loro raccolti,
arrivarono alla conclusione che ai risultati della loro indagine su Nancy non
era possibile attribuire una spiegazione scientifica. Il professor Castanon
affermò: "Non penso che potremo spiegare queste cose. Pensiamo che l’uomo
sia molto intelligente e che non conosciamo tutto. Talvolta dobbiamo
essere umili e dire: ecco un potere che non conosciamo e che potrebbe essere di
Dio".
A distanza di
quasi 10 anni dalla prima apparizione, l'Arcidiocesi locale non ha ancora
espresso alcun parere ufficiale sull'autenticità delle apparizioni di Conyers.
Ma poiché gli eventi e i messaggi di Conyers non sono contrari alla dottrina
cattolica, l'arcivescovo di Atlanta, monsignor Donoghue, non ha imposto alcun
divieto alla diffusione dei messaggi e ai pellegrinaggi dei fedeli (a patto che
non siano organizzati da religiosi).
3.7.3. Alcune
considerazioni medico-scientifiche sulla fenomenologia mistica della Beata Suor
Elena Aiello (prov. Di Cosenza).
«Il Dott. Paolo
M. Marianeschi, Medico Chirurgo e studioso dei fenomeni straordinari di Suor
Elena Aiello in un articolo pubblicato su "La voce delle figlie di Madre
Elena Aiello", a questo proposito ha scritto:
“Il caso di suor
Elena Aiello interessa il dibattito scientifico per diversi aspetti: ella fu
estatica, stimmatizzata e manifestò una drammatica e clamorosa essudazione di
"sangue" in tutti i periodi di Quaresima a partire dal 2 Marzo 1923.
[...] Qui mi soffermerò su un aspetto fattuale specifico della Beata di
Montalto Uffugo che mi sembra di grande interesse scientifico e che, a mio
parere, non è stato ancora considerato adeguatamente nella sua valenza
semiotica. Mi riferisco alle qualità biochimiche del "secreto
ematico" che improvvisamente compariva sul volto dell’estatica calabrese e
che altrettanto improvvisamente scompariva lasciando la cute perfettamente
asciutta e sana, come poterono documentare diversi medici, lo stesso Vescovo di
Cosenza oltre che migliaia di testimoni.
L’esame chimico di
quel secreto che rendeva il viso di Elena una tragica maschera di dolore,
dimostrò che esso era costituito da emoglobina e non da elementi figurati
(globuli rossi e bianchi) del tessuto sanguigno. Il che, in termini biologici,
vuol dire che non si trattava di ematoidrosi, cioè la fuoriuscita della sola
sostanza rossa dei sangue senza le cellule che la contengono. Questo carattere
forse dice poco ad un profano, ma, per un medico, è veramente paradossale e
inspiegabile: non è infatti possibile che la sostanza chimica dell’emoglobina,
che è posta all’interno del globulo rosso, si ritrovi sulla pelle senza alcuna
traccia del suo contenitore. Tutto ciò appare ancor più strano se si considera
che i globuli rossi dell’Aiello risultarono perfettamente normali e cioè non fu
trovata in nessun segno di emolisi (rottura del globulo rosso) e quindi nessuna
traccia di emoglobinemia (emoglobina libera nel sangue).
Come fece
osservare il Prof. Santoro nella relazione da lui inviata alla Sacra
Congregazione per le cause dei Santi "nella letteratura medica non
esistono casi di emoglobinoidrosi" il che è come dire che nell’uomo
normale e patologico tale fenomeno non accade perché non può accadere dal punto
di vista istofisiologico e fisiopatologico e conseguentemente il caso singolare
della Aiello risulta del tutto inspiegabile.
Il reperto
biochimico evidenziato dal Prof. Santoro è di grande importanza anche
nell’antico dibattito fra chi sostiene che la sudorazione di sangue presentata
da Gesù nell’Orto degli Ulivi e da altri mistici sia un fenomeno naturale
spiegabile con lo stress emotivo e chi, invece, pensa che esso sia un segno
soprannaturale non spiegabile dalla scienza.
Sembra, anche se
non tutti sono d’accordo e il fenomeno non è mai riportato nei classici
trattati di Medicina Moderna, che in alcuni soggetti, per azione di batteri
cromogeni, per aumento di permeabilità capillare e diapedesi (migrazione di
globuli rossi attraverso dei fori che si aprono nella parete del vaso) dovuta
ad infiammazione e/o stress emotivo intenso, si possa manifestare un sudore
sanguigno; ma se la fisiopatologia moderna consente di ammettere la possibilità
che qualche globulo rosso si ritrovi sulla pelle insieme al sudore, la stessa
non ammette che della semplice emoglobina possa riversarsi fuori dalle
ghiandole sudoripare senza che vi sia traccia delle cellule che la contengono e
senza che la molecola dell’Eme (Emoglobina) si ritrovi libera nel plasma come
avviene nei fenomeni di emolisi (distruzione) dei globuli rossi.
E’ evidente che
il paradosso scientifico rappresentato da una "emorragia" cutanea
costituita da sola emoglobina senza emolisi documentata porta alla conclusione
che, almeno nel caso dell’Aiello, l’apparente sudore sanguigno non è
assolutamente interpretabile in modo naturale.
Risultarono,
invece, di sangue umano completo di tutte le sue componenti le effusioni
ematiche che, nella notte fra il 29 ed il 30 Settembre 1955, si manifestarono
su un pannello di masonite che era stato posto accanto al letto di suor Elena
per proteggerlo dall’umidità del muro.
Il sangue fluì
per circa 15 giorni (29 Settembre - 13 Ottobre) e poi si ripeté più volte fino
al 1956. Particolarmente vistoso fu il fenomeno il 3 Maggio 1956, solennità
della S. Croce, il 31 Maggio, festa del Corpus Domini, l’8 Giugno, S. Cuore, ed
il 10 Luglio, festa del Preziosissimo Sangue. In questa ultima occasione, il
pannello fu lavato con acqua dalla stessa Aiello per ben sette volte, ma il
sangue continuò a scorrere per tutta la giornata, delineando, in modo molto
preciso, i lineamenti di un Volto, che, da quel momento, rimarrà impresso fino
ad oggi su quella lastra di legno.
In conclusione
la fenomenologia presentata dalla suora Elena Aiello o prodottasi nel suo
ambiente, non solo non ha spiegazione ma di per sé costituisce l’avvenimento di
una impossibilità naturale dimostrabile scientificamente, per cui, considerando
anche la grande valenza cristologica di tutta la fenomenologia, le virtù
cristiane esercitate dalla Beata e i frutti di conversione che da essa
scaturirono, è razionale pensare che quella fenomenologia rappresenti, insieme
ai molti fatti straordinari di sangue manifestatisi nel XX secolo, un
inequivocabile richiamo alla Passione redentiva di Cristo e un forte
ammonimento divino ad una umanità sull’orlo del baratro che Dio vuole salvare
con ogni mezzo ed ad ogni costo”».
«I FENOMENI SOPRANNATURALI
E GLI STUDI SCIENTIFICI
Numerosi erano i
fenomeni straordinari che accadevano sul corpo di Madre Elena e nei luoghi dove
lei abitualmente viveva.
Ecco la
relazione che il Dott. G. Battista Molezzi scrisse il 23 novembre 1938 per
l'Arcivescovo Mons. Roberto Nogara.
Le stigmate
«Suor Elena
Aiello e le sue stigmate.
Quello che io
dirò intorno a Suor Elena Aiello, il cui organismo in ogni Venerdì di Passione
presenta fenomeni tali da rendere straordinariamente sorpresi, risulta da mie
dirette osservazioni fatte nella sua casa in Montalto Uffugo ed a Cosenza
nell'istesso suo Asilo delle "Piccole Abbandonate".
Non entrerò in
vane discussioni, né in argomenti dove per poco entri la religione, ma riferirò
soltanto quanto ho visto, e quello che mi ha colpito di meraviglia e di viva
commozione allorquando ne' detti Venerdì di Passione vidi prodursi in modo
impressionante le diverse stigmate sanguinanti, come appresso descriverò, ed il
quadro veramente tragico delle sofferenze che martoriano quel povero corpo.
Tralascio di
parlare delle gravi malattie delle quali suor Elena guarì senza i rimedi della
scienza, ma in seguito a soprannaturali interventi com'essa stessa narra, e su'
quali mi prefiggo d'intrattenermi, sperando di tracciare un giorno, se il
Signore me ne darà la forza e l'attitudine, la vita della stigmatizzata.
Molti de'
fenomeni furono studiati da scienziati quali il Fabrizio ed il Martelli, ma
senza poter venire a capo di una spiegazione qualsiasi.
Innanzi tutto
bisogna accennare all'esistenza fisica di Suor Elena, che senza concedersi sia
anche un pasto frugale, ma cibandosi semplicemente di un po' di legumi e
bevendo solo acqua, sopporta una vita di lavoro ininterrotto che fiaccherebbe
ogni altro organismo ben costituito, e ciò nonostante le sofferenze alle quali
il suo fisico va soggetto. Può dirsi che Suor Elena viva del suo digiuno che se
non è straordinario, come quello dell'altra stigmatizzata, Suor Teresa Neumann,
non è men degno di nota.
Ma quel che sorprende
è la comparsa delle stigmate sanguinanti che ogni Venerdì di Passione e
propriamente nelle ore in cui N. Signore Gesù Cristo soffrì sulla croce, si
manifestano attorno alla fronte con la comparsa di numerosi punti emorragici
come se prodotti da acute spine, e poi al costato, alle mani, a' piedi, e,
fenomeno più spettacoloso, questi forati da parte a parte come si è verificato
spingendo uno stecco di legno attraverso tutte e due le piante, come se veri
chiodi le avessero traforate.
Tutte queste stigmate
sanguinano abbondantemente tanto da restarne inzuppata molta biancheria.
Suor Elena resta
allora in istato sonnambolico interrotto spesso da estasi dolorose, durante le
quali rimane con le braccia aperte come su una croce, e gli occhi, spalancati, esterrefatti,
fissantisi come su una lontana visione paurosa. Nello svegliarsi, e quando ha
man mano ben ripreso la coscienza, afferma essere stata spettatrice della
Passione di N. Signore, ed a parte di quella Tragedia Divina.
Tutti questi
fenomeni cessano d'incanto passato il Venerdì Santo; delle stigmate sul
costato, sulle mani e su' piedi restano macchie cicatriziali epidermiche che
alle volte si coloriscono in rosa, e permangono, come puossi constatare in ogni
tempo. Degno di nota è che Suor Elena da uno stato di prostrazione profonda,
anzi di vera adinamia durante la quale più di una volta fa temere per la sua
vita, la mattina del Sabato Santo si leva da letto ilare e forte, dà ordini,
sopraintende a tutto, ed inizia la sua vita di operosità e di bene, come se nulla
fosse successo nel suo organismo.
Or quanto
abbiamo descritto si è voluto spiegare con i soliti fenomeni d'isterismo o con
l'influsso del sistema nervoso. Ma vi è invece da domandarsi: ci troviamo
d'innanzi ad un evento straordinario? È ignoranza la nostra che non spiega la
fenomenologia biologica e patologica oppure siamo d'innanzi alla manifestazione
di un mistero intorno al quale la scienza si affatica invano?
Il certo è
questo che uscendo dalla casa dove si è assistito allo strazio di quel povero corpo,
si ha sempre presente agli occhi quel volto inanimato rigato di sangue che cola
dalla fronte e dalle tempie, quella maschera di spasimi, ed il corpo
sussultante ad ogni toccamento che il visitatore incauto si permette fare su
quelle piaghe.
Sotto l'incubo
di un pensiero per ciò che non è conosciuto e spiegato, l'uomo comune o di
scienza rimane turbato e perplesso, e la mente non rifugge dal pensare
all'influsso di una forza ignota ed occulta che spinge il dubbio ai margini del
mistero. E dubbio e meraviglia crescono nel segreto di un pensiero: come cioè
quest'anima portata dal vento dell'amore, possa dar forza al corpo martoriato
continuamente da molteplici sofferenze se non sorretta da un potere Supremo.
Questo è quanto
in mia fede e coscienza, ed anche nella mia qualità di medico curante, mi è
dato affermare su quanto interessa la vita straordinaria di Suor Elena Aiello».
[a]
Il sangue
apparso su un pannello di masonite e le forme sacre impresse su un fazzoletto
usato per asciugare il sangue.
Il 25 marzo 1957
il P. Francesco Mazza inviava all'Arcivescovo, Mons. Calcara, una relazione
dettagliata «sul fenomeno del sudore sanguigno e sul profilo del volto di Gesù»
apparso su un pannello di masonite, «nella stanza di Suor Elena». Cercheremo di
sintetizzare qui di seguito le linee essenziali di tale relazione. Il sacerdote
spiegò che da parecchi anni tra il letto di Suor Elena e la parete, cui era
addossato, erano stati posti alcuni riquadri di masonite per proteggere in
qualche modo la degente dal freddo, dall'umido causato da una batteria di
rubinetti d'acqua corrente dell'attiguo stanzino.
Sul riquadro
rispondente ai cuscini, durante i fenomeni straordinari e in particolare nel
venerdì della Settimana Santa, alcune gocce sprizzate dal volto della sofferente
erano rimaste e vi si erano poi disseccate.
Il 29 settembre
del 1955, verso la mezzanotte balenò una luce sull'angolo sinistro e inferiore
del suddetto pannello, attirando la meravigliata attenzione di Madre Elena e di
Suor Luisa Perna, che l'assisteva. Ed esse videro del sangue scorrere dalle
antiche disseccate gocce del pannello. Suor Elena accostò le sue dita al legno
e le ritrasse rosse di sangue. Al mattino riscontrò bagnata di sangue la
sopracoperta bianca aderente al tramezzo.
Ebbe così inizio
questo fenomeno, assolutamente inspiegabile. Si accostarono batuffoli di cotone
e fazzoletti e furono ritirati bagnati di sangue, in forme determinate: di
croce, di corona, di cuore. Il sangue continuò a fluire in diverse occasioni
nell’arco di diversi mesi, talvolta anche in maniera particolarmente
abbondante. Suor Elena a volte lavava energicamente la masonite con acqua, ma
il sangue continuava a scorrere per tutta la giornata.
I lineamenti di
un volto incominciarono a delinearsi, nitidi e precisi, sul pannello. Il sangue
scorreva in particolare dagli occhi dell'effigie che richiamava un'immagine di
Gesù nella sua Passione.
In una occasione
(il 23 novembre 1956), quando il sangue incominciò di nuovo a scorrere dal
pannello, si riuscì a raccoglierne abbastanza per farlo esaminare: risultò
essere sangue umano. Il fenomeno, ad intervalli, continuò negli anni
successivi, fino alla morte di Suor Elena».
3.7.4. Teresa Neumann - Konnersreuth, Germania
Traggo questa testimonianza da Profezie per il terzo millennio:
(tutti i
diritti riservati alla testata ed ai singoli autori).
Teresa
Neumann nacque a Konnersreuth, un piccolo paese della Baviera settentrionale,
l’8 aprile 1898.
All’età
di 20 anni, si procurò una lesione alla spina dorsale mentre correva in
soccorso dei vicini cui si era incendiata la casa. A causa dell’incidente
rimase paralizzata alle gambe e qualche tempo dopo, a causa di un altro
incidente, divenne anche cieca.
Quando
suo padre, un militare tedesco, le portò a casa dal fronte un’immaginetta di
Teresa del Bambin Gesù, Teresa Neumann cominciò a pregarla e il 29 aprile
1923, a pochi giorni dalla beatificazione della suora francese, grazie alla
sua intercessione riacquistò improvvisamente la vista. Due anni dopo, sempre
per intercessione di Teresa di Lisieux, improvvisamente Teresa Neumann
riacquistava anche l’uso delle gambe.
Dal 1926, Teresa Neumann ricevette nelle mani, nei
piedi, nel costato e sul capo le piaghe di Gesù Cristo: le stigmate. Per 36
anni, ogni venerdì, riviveva sul suo corpo la passione di Nostro Signore.
Era impressionante lo spettacolo che si presentava agli
occhi dei numerosi testimoni che assistevano alle "passioni" di
Teresa. Il sangue che usciva copioso dalle ferite le inzuppava i vestiti
mentre l’espressione del suo volto testimoniava una profonda sofferenza
fisica e spirituale.
Le sue ferite non andavano incontro ad infiammazioni o
suppurazioni e sembravano non rispondere a nessun tipo di trattamento medico.
Tutti coloro che ebbero modo di conoscerla non riscontrarono in Teresa
alcuna forma di isteria o di autosuggestione che potesse giustificare
quelle ferite.
Pur conoscendo soltanto il dialetto della sua terra,
durante le sue visioni ripeteva ad alta voce i lunghi dialoghi che sentiva
in aramaico, greco e latino e molti specialisti di lingue antiche
confermarono l’esattezza delle parole pronunciate da Teresa. Strabiliava
esperti quali il professore di filologia semitica Johannes Bauer,
l’orientalista e papirologo viennese prof. dott. Wessely e l’arcivescovo
cattolico dott. Jos. Parecatill. I tre concordarono nell’affermare che
Teresa si esprimeva nella lingua che si parlava in Palestina ai tempi di
Gesù. La cosa era assolutamente inspiegabile vista la scarsa erudizione
scolastica della donna.
Dal 1926, anno in cui ricevette le stimmate, fino al
momento della sua morte, Teresa Neumann non mangiò e non bevve mai nulla,
nutrendosi esclusivamente dell’ostia consacrata.
Commissione diocesana
La diocesi di Ratisbona istituì una Commissione
composta da uno psichiatra, il dott. Ewald, da un medico, il dott. Seidl e
da quattro suore, che sorvegliò e studiò Teresa per un periodo di quindici
giorni. A gruppi di due le suore, sotto giuramento, controllarono ininterrottamente
anche il più piccolo movimento della donna. A Teresa, venne proibito
l’accesso alla toilette: tutte le secrezioni venivano raccolte ed
esaminate. I medici eseguirono approfondite analisi delle ferite e
controllarono più volte il peso e la temperatura corporea della donna. Al
termine dei quindici giorni i medici dichiararono l’autenticità delle
stigmate e confermarono che nessuna sostanza era stata ingerita dalla
paziente durante il periodo dell’indagine.
La mistica possedeva anche i doni della bilocazione (la
capacità di essere in luoghi diversi allo stesso tempo), della xenoglossia
(la capacità di esprimersi in lingue sconosciute), della telepatia e della
profezia. Anche lei come altri mistici del nostro tempo profetizzò un
futuro terribile castigo per l’intera umanità.
Teresa Neumann morì il 18 settembre 1962 a causa di un
attacco cardiaco. Il suo corpo rimase esposto per cinque giorni senza dare
alcun segno di decomposizione.
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3.7.5.
Madonna in legno di Akita, Giappone (1973)
Suor Agnese Katsuko
Sasagawa, una religiosa dell’Ordine delle Serve dell’Eucarestia, è la
protagonista collaterale delle apparizioni di Akita, in Giappone, in quanto
l'evento principale riguarda la statua in legno della Madonna, che non è legata
alle fenomenologie della suora.
Il 12 giugno
1973, suor Agnese sente una voce (la religiosa è completamente sorda), e mentre
prega vede una luce brillante provenire dal tabernacolo; questo fenomeno si
verifica per diversi giorni.
Il 28 giugno,
sulla sua mano sinistra appare una ferita a forma di croce, è molto dolorosa e
le provoca una copiosa perdita di sangue.
Il 6 luglio, il
giorno della prima apparizione, vede prima il suo angelo custode e poi sente
una voce provenire dalla statua della Vergine Maria. Lo stesso giorno alcune
delle sue consorelle notano del sangue uscire dalla mano destra della statua.
Il sangue fuoriesce da una ferita a forma di croce identica a quella di suor
Sasagawa.
Di lì a poco suor
Agnese riceve dalla Madonna un messaggio nel quale le viene chiesto di pregare
per il Papa, i vescovi e i sacerdoti e in riparazione ai mali degli uomini.
Nella seconda
apparizione, il 3 agosto, la Vergine dice tra l’altro a suor Agnese: "…Affinché
il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere
un grande Castigo su tutta l’umanità…".
Il 13 Ottobre
1973, riceve l’ultimo e più importante messaggio nel quale la Madonna dà alcune
importanti indicazioni sulla natura e sulle conseguenze del Castigo. Si
tratterà di una punizione più grande del Diluvio (dei tempi di Noè) e avrà
luogo per mezzo del fuoco dal Cielo che annienterà gran parte dell’umanità,
buoni e cattivi, senza risparmiare né religiosi né fedeli. Inoltre la Santa
Vergine parla delle divisioni, della corruzione e delle persecuzioni che
interesseranno la Chiesa, ad opera del Maligno, in un futuro prossimo.
L’angelo che
visitò la prima volta suor Agnese, avrebbe continuato a parlarle per i 6 anni
seguenti.
Il 4 gennaio
1975 la statua di legno dalla quale suor Agnese aveva udito provenire la voce
della Vergine inizia a lacrimare. La statuetta ha pianto per 101 volte nel
corso dei sei anni e 8 mesi successivi.
Diverse indagini
scientifiche sono state eseguite sul sangue e sulle lacrime prodotte dalla
statua. Le analisi condotte dal professor Sagisaka della Facoltà di Medicina
Legale dell’Università di Akita, hanno confermato che il sangue, le lacrime e
il sudore erano veri e di origine umana; erano inizialmente di tre gruppi
sanguigni per la poco corretta raccolta del medesimo: 0, B e AB (i prelievi
iniziali in cui risultava 0 e B erano stati eseguiti in modo inadeguato, senza le
precauzioni necessarie: determinante fu l'ultimo prelievo in cui risultò sangue
umano AB).
Nel 1981, una
donna coreana, la signora Chun, con un cancro al cervello in fase terminale, ottenne
una guarigione immediata mentre pregava davanti alla statua. Il miracolo venne
confermato dal Dott. Tong-Woo-Kim dell’ospedale St. Paul Hospital di Seul e da
don Theisen presidente del Tribunale Ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Seul. Il
secondo miracolo fu la completa guarigione dalla totale sordità di suor Agnese
Sasagawa.
Nell’aprile del
1984 monsignor John Shojiro Ito, vescovo di Niigata in Giappone, dopo un’ampia
e approfondita investigazione durata diversi anni, dichiarò che gli avvenimenti
di Akita sono da considerarsi di origine soprannaturale e autorizzò nell’intera
diocesi la venerazione della Santa Madre di Akita. Il vescovo affermò: «Il
messaggio di Akita è la continuazione del messaggio di Fatima».
Nel giugno del 1988
il Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
presso la Santa Sede, espresse un giudizio definitivo sulla vicenda
definendo gli eventi di Akita attendibili e degni di fede.
3.7.6. Catalina
Rivas, Bolivia (1990)
Traggo questa
testimonianza da Profezie per il terzo millennio:
https://profezie3m.altervista.org/ptm_storia_rivas.htm
(tutti i diritti riservati alla testata ed ai singoli autori).
Catalina Rivas
vive a Cochabamba, in Bolivia. Nella prima metà degli anni ’90 è stata scelta
da Gesù per trasmettere al mondo i Suoi messaggi di amore e misericordia.
Catalina, che Gesù chiama “la Sua segretaria", scrivendo sotto Sua
dettatura, è in grado di riempire in pochi giorni centinaia di pagine di
quaderno, fitte di testo. Per scrivere i tre quaderni da cui venne tratto il
libro "La Grande Crociata dell’Amore", Catalina, impiegò appena 15
giorni. Gli esperti rimasero impressionati dalla notevole quantità di materiale
che la donna aveva scritto in così poco tempo. Ma rimasero colpiti ancor di più
dalla bellezza, dalla profondità spirituale e dalla indubbia validità teologica
dei suoi messaggi, considerando per altro il fatto che Catalina non aveva
terminato le scuole medie superiori, né tantomeno possedeva alcuna preparazione
in campo teologico.
Catalina
nell’introduzione di uno dei suoi libri scrive: "Io, indegna Sua creatura,
sono diventata improvvisamente la Sua segretaria…Io che non ho mai saputo
niente di teologia né ho letto mai la Bibbia…improvvisamente ho iniziato a conoscere
l’Amore del mio Dio, che è anche il tuo…I Suoi fondamentali insegnamenti ci
rivelano che l’unico amore che non mente, non inganna, non ferisce, è il Suo;
egli ci invita a vivere quell’amore attraverso numerosi messaggi, uno più bello
dell’altro".
I messaggi
contengono verità teologiche che, nonostante la loro intrinseca complessità,
vengono espresse con una semplicità ed una immediatezza sconcertanti. I
messaggi contenuti nei libri di Catalina rivelano la speranza fondata
sull’immenso amore di Dio. Un Dio di immensa misericordia ma allo stesso tempo
un Dio di giustizia che non viola la nostra libera volontà.
Tutti i messaggi
dettati da Gesù sono stati raccolti in otto libri che il 2 aprile 1998 hanno
ricevuto l’Imprimatur dall’Arcivescovo di Cochabamba Mons. René Fernández
Apaza. In questo documento l’Arcivescovo afferma: "Abbiamo letto i libri
di Catalina e siamo sicuri che il loro unico obbiettivo è quello di condurci
tutti attraverso la strada dell’autentica spiritualità, la cui fonte è il Vangelo
di Cristo […] Per questo, autorizzo la loro stampa e diffusione,
raccomandandoli come testi di meditazione e orientamento spirituale, al fine di
ottenere molti frutti per il Signore che ci chiama a salvare anime, mostrando
loro che Egli è un Dio vivo, pieno di amore e misericordia".
Le stigmate
Catalina dal
1994 porta su di sé le piaghe del Signore che appaiono di solito il Venerdì
Santo.
Nell’ottobre del
1994, mentre si trovava in pellegrinaggio a Conyers, negli Stati Uniti,
Catalina vide improvvisamente una forte luce attorno al Crocifisso e sentì il
bisogno di offrire sé stessa e la sua vita al Signore. Vide 4 raggi di luce che
uscivano dalle mani, dai piedi e dal costato di Gesù crocifisso, i quali
penetrarono nelle sue mani, nei piedi e nel suo cuore come fulmini. Il dolore
era talmente intenso che Catalina cadde a terra. Due giorni dopo, in Costarica,
Gesù le disse che il dono delle stigmate che le aveva fatto le avrebbe
consentito di condividere con Lui le sofferenze della Sua Croce e che esse sono
riservate solo a coloro che sono capaci di amarlo come Egli desidera essere
amato.
Studi
scientifici
Nel gennaio del
1996 il Dott. Ricardo Castañón, ricercatore e docente di neuropsicofisiologia
all’università Cattolica della Bolivia, visitò Catalina in ospedale e qui ebbe
modo di constatare la presenza delle stigmate sul corpo della donna e la sua
terribile sofferenza durante l’esperienza mistica della passione di Gesù. Le
piaghe della donna il giorno dopo si erano già miracolosamente rimarginate, tanto
che i medici non riuscivano a spiegare come quelle profonde ferite potessero
essere guarite in un lasso di tempo così breve.
3.7.7. I veri
studiosi ed esperti delle presunte Apparizioni di San Sebastián de Garabandal (diocesi
di Santander, Spagna): Rapporto medico fisiopsicologico dello psichiatra Dott. Puncernau
e del Dott. Ortis, neuropsichiatra infantile, con il contributo del Dott.
Gasca.
Numerosi
documenti sono stati inviati sia al Vescovo di Santander sia al Santo Uffizio
da parte di medici e sacerdoti che hanno assistito agli avvenimenti di
Garabandal, o da studiosi come il Prof. Quentin Badouin di Parigi (contattato
personalmente dal sottoscritto) ed altri. Tali documenti ricomprendono:
-
studi
sulle quattro veggenti di S.S. di Garabandal del Dott. Ortiz Perez di
Santander;
-
rapporto
dei Dottori Gasca e Ortiz;
-
la
Vergine di S.S. di Garabandal, Dott. José De la Vega;
-
lettera
del Dott. Puncernau al Prof. Jean De Chaume della Facoltà di Medicina di Lione;
-
rapporti,
libri e conferenze del Dott. Puncernau.
Si rammenta che
il Dott. Puncernau e il Dott. Ortis presenziarono a circa 200 eventi estatici
delle ragazzine, mentre la prima Commissione scientifica episcopale si presentò
sul posto pochissime volte (tre al massimo) e non presenziò ad alcun evento, limitandosi
ad interrogatori verosimilmente da baraccone e a tentativi di cosiddetta ipnosi
su minori mal riuscita, anzi teatrale. Si veda: Attività della
Commissione.
I medici ufficialmente
incaricati erano il Dottor Morales e
il Dottor Piñal, psichiatra molto noto il primo e
il secondo anestesista (senza preparazione psicologico/psichiatrica). Sulla
presenza di questi medici a san Sebastian de Garabandal si allega una dichiarazione
testimoniale e che dimostra la poca presenza in loco dei due medici che
volevano a tutti i costi far finire la “commedia”, come la chiamavano loro, con
manovre del tipo “condizionamento ipnotico non riuscito e con una “magra” dei
due medici, ulteriormente accaniti contro le ragazzine:
Così ad esempio il Sig. Juan Álvarez Seco afferma nel suo
rapporto:
«Faccio constare che, durante l’anno 1961, ho visto a Garabandal i medici,
nominati dalla Commissione del Vescovado, solo tre giorni.
Uno fu quando mi
disse Sr. Rocha de la Nansa che quel giorno il Dott. Morales aveva detto che le
veggenti non sarebbero salite al Quadro, perché egli le avrebbe ipnotizzate e
fermate sulla Calleja, fatto che risultò essere un grande insuccesso per il
Dott. Morales. [In altri libri si cita il Dott. Piñal, anestesista, che tentò
di ipnotizzare Conchita, N.d.A.]
L’altro fu il 18
ottobre 1961, quando fu dato il primo messaggio, che furono custoditi dalle
forze dell’ordine, affinché non fossero infastiditi, pare per il loro
comportamento e la cattiva riuscita della loro procedura.
E il terzo, credo che stettero di notte a Garabandal,
quando tutta la popolazione dormiva, e cercarono di portare con sé le veggenti
a Santander, senza il permesso dei genitori e del paese». [Altri testi citano
una visita alle ragazze che erano in chiesa e proprio in quel luogo le aggredirono,
N.d.A.].
Da questa testimonianza e soprattutto da quanto ha scritto
il teologo Laffineur, la Commissione assemblata dal vescovo Doroteo nel 1961
fece di tutto per screditare le bambine con le sue note del 26/08/1961, la
seconda nota senza data, pubblicata nel bollettino ufficiale il 2/11/1961, la
terza del 07/10/1962, la quarta del 18/06/1965, attribuita ad un rappresentante
del vescovo rimasto anonimo (nota 23 pag. 90/102).
Quindi i medici della fecero di tutto per screditare quelle
ragazzine e metterle in condizioni di rinunciare alle Apparizioni per perseguire
altri comportamenti meno ortodossi.
Notevole poi fu la ritrattazione del Dott. Morales sulle Apparizioni
di Garabandal:
«Il 30 maggio 1983 il Dott. Luis Morales Noriega, designato dal Vescovo
Amministratore Apostolico Mons. Doroteo Fernández come medico principale nella
Commissione investigatrice delle Apparizioni, ritrattò la sua precedente opinione
negativa e riconobbe l’autenticità delle Apparizioni della Vergine Maria a
Garabandal durante una conferenza che diede nell’Ateneo di Santander con grande
affluenza di pubblico e con il permesso del Vescovo di Santander. Al Dott. Luis
Morales, di 86 anni, non importa assolutamente nulla che gli si parli della sua
lunga evoluzione professionale, che lo ha portato ad essere un nome famoso
nell’ambito della salute mentale della Cantabria: ha perso la fede nella
psichiatria. Al contrario dice che ha guadagnato la fede in Dio e, ciò che è
ancora più compromettente per uno scienziato, nella Vergine. Tra i suoi
cambiamenti e le sue rettifiche personali è compreso il pentimento su ciò che
un giorno dichiarò nell’ambito della Commissione di investigazione del Vescovado
su San Sebastián de Garabandal, negando l’autenticità dei fatti, e nelle sue
dichiarazioni giunse ancora più lontano: non ci fu né una Commissione né
un’indagine formale, fu mera parvenza. “Affermo contemporaneamente, senza timore
alcuno, che gli eventi di San Sebastían de Garabandal furono esattamente della
stessa natura che a Lourdes e a Fatima, addirittura con protagonisti bambini
della stessa età e in circostanze simili di semi-isolamento”, spiega il Dott.
Morales. Per questo dottore gli eventi superano ogni spiegazione naturale».
(Fonte: https://garabandal.it/it/che-cosa-fare/consigliamo-di-visitare/luoghi-religiosi/111-idiomas/italiano/index.php).
Si riporta qui di
seguito qualche testo significativo per quanto riguarda l’approccio metodologico
alla fenomenologia delle Apparizioni/Visioni.
Il 18 giugno
1966, il Dott. Puncernau tenne una conferenza a
Barcellona per esporre ciò che la scienza medica poteva dire sulle Apparizioni
di Garabandal.
Il Dott.
Puncernau stese poi un rapporto esauriente sulle fenomenologie estatiche
osservate a Garabandal, anche se era un piccolo libricino da lui stesso
stampato.
Tale rapporto
conferma che lo stato modificato di coscienza, e cioè lo stato estatico
osservato da lui e dal Dott. Ortiz, corrisponde allo stato estatico di tipo
cattolico ed alla ipotizzata classificazione degli stati di coscienza
modificati alla voce “estasi di tipo uno o due”. (Giorgio Gagliardi, Da
Lourdes a Medjugorje, 1987)
La scienza aveva
risposto che si trattava di trance estatiche, cioè a prevalenza ortosimpatica (si
veda la citata mappa di R. Fischer), le più "cattoliche" in senso comportamentale
e clinico, oltre che molto importanti e dai riscontri “paranormali” complessi e
molteplici.
Tuttavia, i
due medici citati (il Dott. Puncernau e il Dott. Ortiz) non facevano parte
delle Commissioni Mediche istituite dai vari vescovi e perciò le loro
osservazioni scientifiche rimasero uno studio tecnico, molto importante e forse
pietra di inciampo futura per le non osservazioni scientifiche esposte e non
dettagliatamente documentate di alcune Commissioni del Vescovo locale.
Infatti, come a
Medjugorje, Monsignor Janic rispose agli studiosi che sì, c'erano le estasi, ma
di origine naturale, e non spiegò nemmeno lui quale fosse secondo lui “l'origine
naturale” di tale stato di coscienza modificato.
A Barcellona, il
Dott. Puncernau prospetta e definisce tutta una serie di ipotesi che erano e
sono tuttora molto valide ed attuali per un approccio scientifico ad
un’Epifania Mariana.
La sua metodologia
scientifica lo portò via via ad escludere determinate ipotesi e ad arrivare
così ad un’ipotesi diagnostica sufficientemente soddisfacente, provata solo
dall’osservazione clinica e da più anamnesi delle singole ragazzine ogni volta
che si assisteva ai loro comportamenti, considerato il campo tanto delicato ed
irto di aspettative e preconcetti e anche di mancanza di strumentazione
scientifica più precisa, come un poligrafo o altro.
Assenza
disturbi mentali
Gli studiosi
citati hanno quindi escluso determinati disturbi mentali che saranno poi
esposti.
Ipotesi:
Simulazione cosciente
(D.S.M. IV T R Disturbo fittizio con sintomi psichici non altrimenti
specificato 300.19; simulazione v65.2)
E quest’ipotesi
Puncernau la esclude subito. Infatti dichiara:
«Non è
possibile, se si esaminano i fatti nell'insieme. Questi fenomeni durarono da
più di un anno e mezzo con grande profusione ed intensità. Ci furono volte
nelle quali lo stato estatico (sempre di attivazione emozionale spiccata, del
tipo iperattivazione adrenergica simpatica) o la trance estatica durò circa
sette ore». [Trance è una sua espressione che però oggi è usata solo per
estasi in senso psicofisiologico e non religioso, N.d.A.].
«La
trasformazione delle ragazze durante l'estasi è inimitabile (sensazione
inusuale di beatitudine, subentra la possibilità di possibilità non spiegate
dalla scienza).
In molti filmati
o fotografie appare evidente questo stato: rimangono quiete, assorte, senza
parlare (e non come ammalati catatonici) o parlando con la Visione. Il loro
volto si trasforma in espressioni dolcissime; non come bella indifferenza o
inespressività passiva.
Sia che siano
presenti tutte e quattro, sia che il loro numero sia ridotto, hanno sempre una
perfetta sincronizzazione [Di nuovo si rimarca questo importante meccanismo non
spiegabile a distanza tra di loro, N.d.A.] dei movimenti più importanti, nel
cambiare l’espressione del volto, o mantengono gli stessi cambiamenti
espressivi durante i singoli momenti dell'estasi».
Questa sincronizzazione
emozionale è di gran lunga più imponente della sincronizzazione dei movimenti
riscontrati ad esempio a Medjugorje, che oggi possono essere verosimilmente
ipotizzate anche dal funzionamento dei neuroni specchio dei singoli a contatto
visivo.
Puncernau
continua:
«Tutto questo
scarta la possibilità di simulazione cosciente che le quattro ragazze avrebbero
potuto mettere in atto di comune accordo e con una notevolissima preparazione
che non sarebbe sfuggita né ai familiari, né ai vicini di casa.
La sincronizzazione
emozionale è scarsamente controllabile anche tra persone vicine tra loro
[ancora la teoria dei neuroni specchio, che è iniziata circa 20 anni fa, N.d.A.]
poiché non tutte le ragazze potevano tenersi d'occhio ed avere reazioni comuni,
avendo diverse modalità individuali nel reagire. Perciò tale sincronizzazione
era condizionata come stimolo sia esterno che come stimolo motivazionale
interno, ma sempre scandito da una comune fenomenologia.
La serie
concomitante dei fatti, dei quali tratteremo, esclude completamente la possibilità
di una commedia ben recitata.
Nessuno, nemmeno
i denigratori di Garabandal, accettano la simulazione cosciente.
È curioso il
fatto che le uniche persone che condividono questa ipotesi, cioè la simulazione
cosciente, o perlomeno la prospettano, sono alcune delle ragazze di Garabandal,
che sono state privilegiate dalla visione Mariana.
Diverse volte le
ragazze hanno negato l'autenticità della Visione, dicendo che le avevano
provocate loro stesse; una parlò persino di intervento diabolico, nel senso che
la sua visione non fu la visione del diavolo, ma c'era l'intervento del demonio
in quello che visualizzava».
Si tenga
presente che in ogni stato di coscienza modificato il ritorno allo stato di
realtà o di coscienza ordinaria comporta spesso l’oblio o amnesia di quanto è
successo durante tale stato modificato, perciò, come i sogni, anche le visioni
in trance estatica possono finire nell’oblio o nel dubbio su se siano successi
o meno.
Ora, e appunto
per quanto esplicitato, non è una novità il rinnegamento delle Apparizioni da
parte dei veggenti anche “ufficializzati” dalla Chiesa Cattolica:
-
Bernadette
negò di aver visto la Madonna.
-
Caterina
Labourè pure.
-
Il
piccolo Massimino (la Salette) negò al Curato d'Ars di aver visto la Signora.
-
Mariette
Beco di Banneaux negherà alcuni particolari delle sue Apparizioni.
Eppure,
nonostante tutte queste contraddizioni, i quattro veggenti citati furono
ufficializzati dalla Chiesa Cattolica.
Naufragarono le
Apparizioni delle Ghiaie di Bonate (sebbene il Vescovo abbia consentito la
celebrazione della Santa Messa sul luogo) e di Garabandal: ci troviamo di
fronte a stati estatici in senso psicofisiologico e quindi autentici ed
inspiegabili per la scienza ufficiale, ma che trovarono delle
"intellighenzie locali" nei cosiddetti ed autonominatisi esperti, che
bocciarono la Madonna, anche in appello, poiché i loro preconcetti prevalsero e
dettarono leggi che altro non erano che difetti interpretativi personali, se
non anche qualcosa in più, notizie e fotografie recenti (ed anche biglietti
scritti da Adelaide piuttosto accusatori, vedi letteratura attuale su Adelaide
Roncalli).
II ipotesi:
Simulazione subcosciente l’isteria classica (Dal manuale DSM IV T N, disturbo da conversione 300.11 o
isteria.)
Puncernau
continua:
«È risaputo che
la nevrosi isterica è stata anche sempre chiamata la “grande simulazione”; in
questo caso la simulazione non è criticata; è attuata spontaneamente e perciò è
di tipo semicosciente o subcosciente.
Verranno per
questo studiati i fatti in sé, ed in secondo luogo la personalità emergente
delle veggenti, i loro stati modificati di coscienza, le loro estasi.
Durante le
estasi, raptus mistici o stati di trance estatici, vi è una perdita quasi
completa della sensorialità e della sensibilità.
Gli esperimenti
medici, fatti più volte e da più colleghi, assicurano la perdita totale degli
stimoli afferenti, ovvero quelli che arrivano al cervello, e la mancata
risposta efferente, o risposta in uscita da parte del soggetto. Perciò le
centraline superiori sono funzionanti, ma non possono ricevere né trasmettere,
in quanto sono occupate dalla Visione che le impegna completamente.
Gli stati
modificati di coscienza riscontrati a Garabandal sono di tre tipi:
a) Quiete
estatica: rapimento estatico con comportamento muscolo/scheletrico bloccato sul
luogo con eventualmente libero solo il distretto muscolare del volto.
b) Marcia estatica: comportamento muscolo/scheletrico
del sistema locomotore in movimento automatico senza controllo dell'ambiente
esterno, cioè sempre senza ricevere o rispondere a stimoli che non fossero
quelli della Visione; ad esempio le marce all'indietro scendendo dalla località
Pini senza cadere né farsi male.
c) Caduta
estatica senza conseguenze patologiche, nel corso di marce in stato estatico; a
volte marce molto rapide e a volte all'indietro.
Spesso le
ragazze si fermavano improvvisamente [questo ci ricorda l'episodio dell'asina
del profeta Baalam, N.d.A.] e cadevano a terra: la loro testa sbatteva violentemente
sui sassi, ma poi le ragazze si alzavano da terra come se nulla fosse successo
senza uscire dal loro stato estatico. Quando ritornavano nel loro stato di
coscienza ordinario, non presentavano né contusioni né dolori o segni della caduta
medesima (che invece presentarono alcune volte che avevano simulato o che
avevano continuato uno stato estatico già cessato).
Le ragazze,
interrogate sull'accaduto, affermavano che nel corso della visione, avevano
avvertito una vibrazione molto leggera, come una corrente elettrica di bassa
intensità dolorifica.
L'intensità del
loro stato estatico era variabile: a volte era molto intenso (cioè con tutte le
fenomenologie dell'iperattivazione ortosimpatica), altre volte poco intenso.
Nello stato
estatico poco intenso (Puncernau non descrive il riscontro psicofisiologico
dello stato poco intenso e neppure l'eventuale diversità della visione) è stato
possibile osservare meno trasformazioni del volto ed alcuni tremolii
localizzati nella metà superiore del corpo.
I riflessi
pupillari (per fotostimolazione e conseguente accomodamento della pupilla) e i
riflessi corneali (toccamenti della congiuntiva ed ammiccamento, solo
diminuzione e/o sospensione) sono aboliti in parte o completamente, da quando
inizia lo stato estatico fino a quando riprende lo stato ordinario di coscienza
(ed anche dopo).
L’accesso
all'estasi e l’uscita erano immediati, cioè lì e subito, proprio come richiede
la Chiesa per i fenomeni soprannaturali chiamati “miracoli”.
La luce potente
dei flash, che normalmente produce un movimento rapido di restringimento(miosi)
pupillare o di chiusura delle palpebrale (riflesso foto motore od anche
dell’orientamento esterno O.R. abolito), non produce nelle ragazze alcuna
variazione.
Alcune
posizioni, durante le cadute estatiche, ricordano le posizioni che sono già
state descritte da Charcot nel reparto di neurologia all'ospedale Salpetriere
di Parigi, durante le crisi delle ricoverate e che facevano parte della isteria
classica, e che oggigiorno è abbastanza rara da vedere, ma non impossibile,
specie in alcune culture [si veda la Guida all’inquadramento Culturale e
Glossario delle Sindromi Culturalmente Caratterizzate del DSM IV TR, Masson 2006].
Non si può dire
che le crisi isteriche siano rare: si riscontrano in ogni cultura, anche se
prevalentemente in ambienti emarginati.
Alcune volte le
ragazze si sono inarcate ad arco di cerchio, come compaiono in alcune
fotografie; io però non le ho mai viste.
A livello
muscolare, durante l'estasi, avviene una modificazione, chiamata flessibilità
cerea, in cui i muscoli non hanno più movimenti bruschi o tensioni improvvise,
ma rimangono in questa duttilità muscolare e, quando la spinta è all'estremo,
diventa catalessi. [si noti la corrispondenza con lo schema degli stati modificati
di Fischer, attivazione simpatica, N.d.A.].
Le ragazze non
hanno mai presentato quelle sequele caratteristiche dell'isteria, come lo
sgradevole condimento di pianti, sospiri, melodrammi, lamentele o quella
beatitudine patetica; quest'ultima poi è un atteggiamento innaturale, forzato.
Il ritorno alla
normalità è istantaneo, come del resto l'entrata nello stato estatico.
La
caratteristica del Soprannaturale è ancora una volta provata "lì e
subito".
La faccia delle
ragazze è sorridente, tutto trascorre come in un ordine prestabilito, di calma
serena, di nuovo nessuna passività, la muscolatura volontaria del volto assume
anch’essa una consistenza plastica, flessibilità cerea, ma con un aumento della
elasticità muscolare.
È curioso
osservare come le ragazze, durante le estasi, non guardano nello stesso punto
[a Beauraing era stato dimostrato che i ragazzi guardavano tutti nello stesso
punto e lo stesso fenomeno di non convergenza dello sguardo è stato osservato a
Medjugorje, N.d.A.]: c'è da far notare che la loro Visione potrebbe senza
dubbio essere di tipo interno o intellettuale (cioè sono i centri visivi
primari che trasmettono l’Immagine all'esterno come se fosse inserita proprio
nella visione esterna che di solito è senza l'ambiente circostante), e, anche
se avessero chiuso gli occhi o gli fossero stati chiusi, le ragazze avrebbero
continuato ad avere la stessa visione».
Puncernau non
usa il termine "allucinazione", poiché allora aveva più un
significato patologico.
Interventi
successivi (come quelli dello psichiatra Silvano Arieti o dello stesso DSM IV T
R) confermeranno che le allucinazioni, specie se in ambito religioso, non sono
da considerarsi come sintomo di una patologia mentale.
Comunque, il
termine allucinazione verrà anche usato da Puncernau quando farà dei riscontri
differenziali con quadri patologici che si differenziano dalle visioni interne
o intellettive (questi termini sono stati proposti da vari mistici, come S.
Teresa d'Avila).
Da notare che
oggi si usa il termine di immagini mentali o immagini immaginative che si
affianca ad allucinazioni non patologiche.
Indagini
personologiche - La personalità delle veggenti
Nella sua
relazione, Puncernau dichiara:
«L'esame
neurologico e psicologico delle ragazze è normale.
Jacinta e Mari
Cruz hanno riflessi lenti, Conchita e Maria Dolores hanno riflessi vivaci. Si
potrebbe stabilire una successione, nelle ragazze di Garabandal, dalla maggiore
alla minor vivacità: Conchita, Maria Dolores (Loli), Jacinta, Mari Cruz.
Queste due
ultime hanno una minore vivacità mentale, tanto nelle prove di intelligenza
pura, come nelle prove di personalità globale [N.d.A.:Queste prove si
riferiscono a quando le ragazze avevano undici e dodici anni].
La mancanza di
stimoli e di cultura in un paesino appartato ed isolato come Garabandal ha
certamente influito sulle ragazze: paragonate a coetanee di città, mostrano
un'età mentale inferiore.
Tralasciando la
scarsa cultura, tutte però (maggiormente Conchita e Maria Dolores) hanno
un'intelligenza ben sviluppata, di tipo intuitivo, con capacità di
concentrazione, giudizio e memoria molto buone.
Hanno
un'affettività nobile e ben diretta. La loro suggestionabilità è stata molto
esplorata senza che si siano notate differenze significative dalle loro
coetanee.
L'attenzione è
chiara, principalmente in Conchita; un’immaginazione ricca ed espansiva, con
una grande ideazione e fantasia sviluppate e con tendenza alla fantasticheria.
Questa
sviluppata ideazione e fantasia è stata riscontrata anche in altre veggenti
ufficializzate dalla Chiesa Cattolica [Così ad esempio: Santa Bernadette, Suor
Lucia di Fatima, ecc., N.d.A.].
Le ragazze sono
molto integrate nella vita ordinaria. Sono allegre, spensierate, come le
ragazze della loro età.
Non abbiamo mai
notato stati di beatitudine forzata o patetica, come si osserva abitualmente
nelle personalità isteriche già descritte; e questo non è mai successo né
prima, né dopo lo stato estatico, né nella vita ordinaria.
Non hanno
neppure mai mostrato voglia di esibirsi, o di richiamare l'attenzione. Durante
le estasi, dove l'attenzione del pubblico era molto attiva, hanno sempre atteso
un certo rilassamento, prima di abbandonare il luogo.
A volte abbiamo
incontrato una sola ragazza in estasi, sola sul monte, senza pubblico.
È altresì molto
chiaro osservare che le ragazze (anche se la teologia dice di non desiderare
l'Apparizione) desideravano avere l'Apparizione della Madonna e lo dicevano
anche alle persone. La Visione, poi, non seguiva mai la loro volontà o i loro
desideri, non avveniva quando loro la desideravano, non riuscivano a
volontarizzarla.
Quasi tutte le
ragazze, all'epoca delle Apparizioni, sono rimaste senza apparizioni per giorni
e per settimane (anche se la desideravano ardentemente), perché alcune volte
avevano commesso delle mancanze o delle omissioni; come se la Visione desse
loro lezioni di vita religiosa.
C'è da notare
che le ragazze non difendevano mai le loro asserzioni: si limitavano a dire e a
ripetere ciò che la Vergine aveva detto loro. Spesso erano contraddette anche
su argomenti dove è relativamente facile trovare una spiegazione plausibile, ma
loro si limitavano a dire quello che avevano sentito dire dalla Visione, anche
se non sapevano esattamente quello che volesse dire il messaggio.
Molti messaggi
dati dalla Vergine ai veggenti ufficializzati dalla Chiesa contenevano verità e
dogmi che trascendevano il livello culturale del veggente, il quale però lo
comunicava con genuinità, come una lezione imparata a memoria e non dimenticata».
III ipotesi:
Allucinazione (immagine mentale immaginativa, Richardson)
Ai tempi di
Puncernau non esisteva ancora il DSM III R e il DSM IV T R, dove si legge: «Le
allucinazioni che si verificano nel corso di esperienze religiose intensamente
coinvolgenti non hanno generalmente significato patologico». In quanto alle
possibili distorsioni della percezione, possiamo scartare le ipotesi di memoria
eidetica (memoria fotografica, anche nei minimi particolari.), cioè falsa
interpretazione di un oggetto o soggetto, allucinazioni tossiche dovute a
sostanze ingerite dal soggetto, o di catatimia, cioè disturbi affettivi della
personalità, e pseudorappresentazioni.
L'allucinazione
semplice (visiva, uditiva, cenestesica, olfattiva e tattile) è evidente in
alterazioni organiche o funzionali di determinate zone cerebrali che presiedono
a determinati riconoscimenti sensoriali.
Attualmente
certe allucinazioni sono interpretate come delle microepilessie che sfuggono a
riscontri elettroencefalografici e ad altri esami approfonditi, ma non sfuggono
alla mappatura delle onde cerebrali e ad altri fini riscontri. Un'allucinazione
complessa come una figura che parla, si muove, mostra paesaggi è rara, e
generalmente si accompagna a sbalzi neuropsichici importanti che si manifestano
con variazioni improvvise di umore, di coinvolgimento emotivo».
Ai tempi di
Puncernau non erano ancora stati pubblicati gli studi di Kleitmann e Dement sul
sogno REM e nemmeno gli studi psicofisiologici sugli stati modificati di
coscienza di Tart, Fischer: la tabella sugli stati modificati di coscienza di
Gagliardi.
Oggi, mediante
sofisticati esami (la RNM e la fMRI - functional Magnetic Resonance Imaging -
in questi esami, poi, basta un minimo movimento del corpo perché il test possa
essere invalidato), è possibile seguire lo sviluppo dinamico di
un'allucinazione che, del resto, è un evento fisiologico del neuroencefalo verificantesi
quando viene meno la coscienza vigile (o vigilanza) e si attivano delle aree
dell'emisfero emozionale come nel presonno, nei sogni e prima del risveglio.
Tuttavia questo tipo di diagnostica non è certo applicabile ad estatici nel
loro ambiente naturale).
Puncernau
dichiara:
«Noi ci siamo
occupati dell'esame neuropsichiatrico delle ragazze, il quale è risultato normale:
in qualche caso si sono evidenziate gravi carenze temporanee della percezione,
ma in cambio lo stato psichico delle ragazze non presenta tratti o nuclei
psicotici».
Puncernau è il
fondatore dell’Associazione Spagnola di Investigazione parapsicologica e
vicepresidente della società spagnola di Sofrologia e Medicina Psicosomatica.
La prima società potrebbe essere un equivalente dell'attuale CICAP - Comitato
Italiano Controllo Affermazioni Paranormali.
Puncernau era
più un ricercatore in questo campo: umile, credente ma non credulone, e
soprattutto riconosceva una seria interdipendenza tra scienza e religione. Non
negava l'esistenza di Dio: un Dio non come vorrebbero molti ricercatori
attuali, ma identificato con qualcosa che è dentro di noi e che dobbiamo
riscoprire: un “Dio Creatore”, e uomini, sue creature, continuamente aiutate da
Lui anche con fatti inusuali come le Apparizioni.
E le Apparizioni
di Garabandal richiedevano un’osservazione e metodologia rigorosa, poiché molte
leggi fisiche lì erano sono state pesantemente destabilizzate: levitazione,
appesantimenti improvvisi... sincronismi a distanza.
L'allucinazione
complessa delle psicosi, abitualmente, è accompagnata da segni di
deterioramento mentale, sia per i contenuti che per la forma (Arieti, La
Schizofrenia).
In un caso
particolare si possono avere allucinazioni complesse: nello stato ipnotico.
Esamineremo questo stato più avanti, però possiamo anticipare che sono stati
fatti esperimenti di ipnosi a tre o quattro ragazze alla volta, suggerendo loro
che stavano per avere una visione piacevole o sgradevole, riscontrando che
l'espressione emozionale del loro volto non mostrava differenze.
Si tratta di
suoi esperimenti non pubblicati; tuttavia i medesimi esperimenti sono stati
ripetuti dal sottoscritto (quando era operante il Centro Ricerche sulla
Psicofisiologia degli Stati di Coscienza di Milano) con l'intento di scatenare
degli stati estatici, e l'esito è stato negativo.
Dall'ipnosi si
può ottenere uno stato estatico di terzo tipo cioè comune ad altri stati
modificati di coscienza, e cioè una trance estatica, che può coincidere con
quella più volte accertata che il soggetto dice di avere.
In questo
modo, molte volte il soggetto in ipnosi ha detto che la Madonna visualizzata
gli aveva dato dei messaggi per il sottoscritto; non si trattava cioè della
Madonna, ma di una madonna partorita dalla mente del visionario, la sua
madonna.
Alcuni
considerano l'ipnosi come una metodica valida per provocare stati modificati di
coscienza e per aumentare facoltà particolari, come ad esempio dimostrano gli
studi, peraltro limitati, di Vladimir Raikov e di Milan Ryzl.
Si ricordi che
dallo scenario di Garabandal fu allontanato un ipnotista e che, a Medjugorje,
alcuni religiosi psicologi e carismatici hanno usato tecniche di deprivazione sensoriale,
di visualizzazione e di rilassamento e tentativi di ipnosi oltre che al
cosiddetto “riposo dello spirito”introdotto da carismatici eterodossi.
Il vero stato
estatico ha delle fenomenologie totalmente differenti dallo stato ipnotico,
sebbene tutti e due abbiano dei parametri in comune.
Nell'estasi un
soggetto è trascinato veementemente fuori e al di sopra della coscienza; in
ipnosi il soggetto è spinto profondamente giù, nel rilassamento, all'interno di
se stesso. Inoltre, l'estasi apparizionale comporta anche un’allucinazione
positiva (immagine immaginativa, Richardson) che si proietta nell'ambiente
esterno (soggettivizzazione obbiettivizzata). In tutti e due questi stati viene
cancellato il livello di coscienza normale, anche se una frazione di essa non
viene mai abolita.
Nel primo caso
(estasi) viene cancellato il livello cosciente di vigilanza e di orientamento
(ARAS); nel secondo (ipnosi) viene stimolata la produzione del subcosciente
fino a dissociare il soggetto anche in subpersonalità emergenti ed osservatori
nascosti (Hilgard) legati ai SMC.
IV ipotesi:
Isteria profonda con obnubilazione isterica di tipo autoipnotico
(Nell'appendice
C del manuale DSM III R compariva la voce “Isteria”, omnicomprensiva di altre
condotte o disturbi, quali la personalità multipla, stato dissociativo ecc.,
300.1)
Alcune delle
ipotesi che si sono avanzate sono le seguenti:
- Stato dovuto ad un momento emozionale
intenso per vissuto di colpa: in questo caso si tratterebbe sia del furto delle
mele che delle credenze sugli Angeli e i demoni (entità conosciute dalle
ragazze). Questi fattori potrebbero aver scatenato dei contatti altamente
potenziali in un circolo chiuso di tipo suggestivo molto profondo ed anche
autoipnotico, dando così inizio ad una fiaba isterico-suggestiva: così, invece
di un’allucinazione proiettata nell'ambiente esterno, si tratterebbe di una
pseudo-allucinazione, ed anche in questo caso si possono produrre effetti
somatici straordinari e l'obnubilazione della coscienza potrebbe durare delle
ore.
- Data poi la difficoltà di ritrovare un
aumento così grande di attivazione emozionale in quattro ragazze alla volta, si
suppone che questa induzione di compartecipazione emozionale potrebbe essere
stata orchestrata da un leader interno al gruppo (come Conchita), che avrebbe
plagiato più o meno inconsciamente anche le altre tre ragazze.
A parte gli
argomenti già esposti, c'è tutta una serie di fenomeni extrasensoriali, quali
la telepatia spontanea (a volte a grandi distanze e a volte tra persone che non
si conoscono e che ignorano i fatti), fenomeni di chiaroveggenza comune e di
conoscenza contemporanea, che hanno tutti i requisiti di assoluta autenticità.
Persone che non
credevano e che dubitavano delle fenomenologie chiamate parapsicologiche, hanno
avuto riscontri chiari e precisi di fatti e circostanze sia fisici che
psichici, e tutto ciò ha anche determinato in loro cambiamenti profondi di vita
ed acquisizione di nuovi modi di agire e di pensare. Tutti questi fatti
superano di gran lunga il fenomeno dell'isteria e anche dell'ipnosi! E in tutto
questo si deve tener conto della naturale deformazione catatimica (termine
psicoanalitico per indicare l'affiorare di pulsioni o spinte inconsce che
possono modificare le attività coscienti del soggetto) che va tenuta presente
soprattutto in questi casi.
Si deve anche
ricordare l'impatto della ripetitività e della non previsione dell'Apparizione
qui a Garabandal: quando alcune ragazze uscivano dallo stato estatico, altre vi
entravano ed avevano una nuova Apparizione.
V ipotesi:
Ipnosi eteroindotta (indotta da un ipnotizzatore)
L'induzione
ipnotica praticata da un’altra persona esige sempre la presenza del medesimo
ipnotizzatore sul posto (che lì certamente non c'è stato) o di qualunque altro
mezzo (voce, immagine) che trasmetta, per così dire, la presenza immaginata
dell'ipnotizzatore non presente in quel momento, ma presente le prime volte.
Si può anche
supporre che l'eventuale ipnotizzatore abbia indicato alle ragazze delle parole
stimolo o luoghi stimolo per cui, al solo sentire quelle parole o vedere quei
luoghi (come il quadro, il Rosario, eccetera), le ragazze avrebbero ricevuto un
comando o una suggestione postipnotica. Però la suggestione postipnotica non
poteva produrre delle fenomenologie così imponenti e vistose, poiché è già
stato affermato precedentemente (e lo si afferma tuttora, nonostante qualche
medico si sia ostinato a metterle nel medesimo calderone) che estasi e ipnosi
sono due stati di coscienza modificati differenti; inoltre una suggestione
postipnotica diretta a quattro ragazze deve essere continuamente rinforzata, se
è vero che in gruppo si possono reciprocamente influenzare.
Ma, quando
l'Apparizione avveniva in luoghi differenti, non si spiega più una suggestione
postipnotica che, ad esempio, coincida come orario, né tantomeno si spiegano i
tre avvertimenti interni preliminari delle estasi.
VI ipotesi:
Psicosi (disturbo in
cui il soggetto ha la perdita più o meno totale delle capacità di comprendere
il significato della realtà in cui vive e di mantenere tra sé e la realtà un
rapporto ottimale. Nel DSM IV T R tale disturbo e riportato nei paragrafi 295 e
successivi).
Dopo quanto
esposto, questa ipotesi può essere scartata; e ciò concorda anche con altre
situazioni di mistica in cui si può dimostrare che sia i mistici che le loro
manifestazioni non sono dipendenti da psicosi, anche se in loro è dimostrabile
qualche tratto nevrotico, del resto dimostrabile in tutte le persone (normonevrosi).
Lezioni di
parapsicologia
VII ipotesi: Fatti di tipo parapsicologico
Il DSM IV T R
non menziona questo termine, però la parapsicologia non esula dalle competenze
psichiatriche come scienza umana in quanto citata nel capitolo “Sindromi
Culturalmente caratterizzate”, a pag. 958. La parapsicologia e il suo ruolo
vanno quindi considerati, anche se oggi sono stati proposti termini nuovi, più
omnicomprensivi.
Nel DSM IV alla
voce "Delirio" si legge: «Non si tratta di una credenza abitualmente
accettata dal medesimo gruppo o sottogruppo culturale a cui appartiene il
soggetto».
Comunque, la
spiegazione parapsicologica potrebbe riguardare solo alcuni fenomeni successi a
Garabandal; anche perché molti fenomeni parapsicologici laici hanno un loro
riscontro come fenomeno religioso, e così il miracolo della forma o dell'ostia,
parapsicologicamente, si può chiamare “materializzazione”.
Il consegnare a
ciascuno i propri oggetti devozionali raccolti alla rinfusa si può chiamare
“telepatia”, la bilocazione sarà l'uscita dal corpo o O.B.E, mentre non è mai
successo qui a Garabandal che le ragazze parlassero come se fossero state
incorporate dalla Madonna, non hanno mai fatto le medium o sperimentato trance
da incorporazione. Ciò succede invece in parapsicologia ed anche quando
qualcuno è posseduto da uno spirito maligno: quest'ultimo parla e si muove con
il corpo del soggetto. Questa è anche la ragione per cui esiste una certa
corrente di pensiero secondo la quale un medium che parla per un altro o è un
imbroglione o un illuso o un posseduto dal maligno. Perché gli Angeli e la
Madonna non “entrano mai” nel corpo e nella mente degli umani soggiogandoli; il
diavolo spesso lo fa.
Quindi, allo
stato delle conoscenze attuali, questi fenomeni non sono spiegabili e devono
essere accettati per la loro qualità e quantità.
Si tratterebbe
(per Garabandal) di un caso unico nella storia della scienza e di un caso già
noto nella storia della religione Cattolica.
Dobbiamo tenere
conto, in queste veggenti, di un’eventuale deformazione catatimica, a causa
della quale alcuni comportamenti provengono dal preconscio (subconscio), cioè
dai loro ricordi recenti o passati. Le emozioni che il soggetto ha provato e
successivamente rimosso, dimenticato, formano un substrato che si chiama
“memoria di lavoro” (del momento), memoria a breve, medio o lungo termine.
Spesso questi stessi circuiti vengono riattivati da esperienze che magari non
sono più le stesse, ma che ricordano emozionalmente quello che allora successe,
il contenuto rimosso di cui è restata una traccia indelebile. Essa verrà però
continuamente modificata dalle nuove circostanze che la fanno rivivere.
Esami
scientifici e metodologici dei veri e seri studiosi delle Apparizioni di San
Sebastian de Garabandal.
Il Prof.
Puncernau, nel suo libricino sulla fenomenologia parapsicologica di Garabandal
(stampato in proprio), spiega che sottopose più volte le ragazze a diversi test
psichiatrici, neurologici e parapsicologici, e che lo fece nei momenti più
disparati rispetto alla fenomenologia apparizionale (metodiche non invasive e
nel rispetto della persona); ad esempio:
-
certe
volte eseguiva i test "a riposo", ovvero molto prima del fenomeno;
-
altre
volte subito prima;
-
altre
volte durante;
-
altre
volte dopo;
-
altre
volte ancora quando le Apparizioni non c'erano.
Quindi valutava
la psicofisiologia che accompagnava le ragazze in ogni momento della giornata.
Così descrive
una visita a Conchita: «La madre di Conchita, Aniceta, chiama la figlia
dicendole che il dottore sta arrivando per esaminarla: Conchita allora prepara
con tutta calma due sedie, una di fronte all'altra, lasciando la porta aperta».
Ogni tanto la
madre guardava dentro per vedere e sentire quello che dicevamo; Conchita si
toglie le calzature e viene così esaminato il riflesso rotuleo, achilleo,
plantare, la sensorialità esterna e profonda, il sistema motore, il sistema
cerebellare, i nervi craniali.
Dopo l'esame
neurologico, le viene somministrato il testo di Koch per determinare lo
sviluppo affettivo, o disegno dei due alberi, ed il test di Rorschach, altro
test proiettivo e dello sviluppo affettivo.
Il test di
Rorschach fu interpretato ad una velocità sorprendente e con un numero molto
alto di risposte (settanta), completamente logiche e con movimento specie
umano.
Conchita
dimostra un'immaginazione molto viva con tendenza alla fabulazione. Le viene
somministrato anche il test di Weschler Bellevue, per la valutazione dello
sviluppo mentale. Quest'ultimo test dette un grado di intelligenza superiore»: (Bibliografia,
punto 28, pag. 27).
Un altro fatto
che esula dalla parapsicologia è il seguente (riferimento Bibliografia, punto
28, pag.7): Puncernau, un giorno, entrò nell'unica taverna dove si trovava
anche una ragazza uruguaiana che lavorava alle Folies Bergeres di
Parigi: la ragazza disse a Puncernau che non credeva alle Apparizioni, perché
non credeva alla religione Cattolica.
Era arrivata a
Garabandal per pura curiosità ed uscirono dalla taverna assieme per vedere cosa
succedeva alle ragazze durante il loro stato estatico; così si misero in un
angolo nascosto della piazza. Da lì non potevano essere visti, ma potevano
vedere tutta la piazza: videro Conchita con un piccolo Crocefisso in mano che
all'improvviso si staccava dal gruppo delle quattro ragazze che andavano verso
la chiesa, dirigendosi verso di loro.
Puncernau era
molto meravigliato di come avesse potuto vederli e pensava che, essendo medico
e neuropsichiatra conosciuto da Conchita, sarebbe stato un prediletto della
ragazza che voleva, in quel modo, tirarlo subito dalla sua parte: ma non fu
così; Puncernau venne completamente ignorato da Conchita, che invece si diresse
verso la sua compagna uruguaiana e le posò il Crocefisso con forza sulle labbra
una, due, tre volte.
La Vergine
accettava di aver a che fare con le ballerine delle Folies Bergeres
(come suo Figlio non disdegnò di parlare con le meretrici, pur di portarle ad
avvicinarsi a Dio).
Conchita si
riunì al gruppo delle ragazze per la recita del Rosario. La ballerina
uruguaiana si mise allora a piangere e a singhiozzare molto forte, tanto che fu
ricondotta in taverna dove raccontò a molte persone presenti la sua vera
storia. Lei, diceva, aveva pensato che, arrivando a Garabandal, se era vero che
la Vergine appariva, una delle ragazze le avrebbe dato una prova. E, non appena
ebbe finito di pensare questo, subito vide la ragazza staccarsi dal gruppo ed
arrivare a farle baciare il Crocefisso.
Lei non voleva
baciarlo, ma la ragazza aveva una forza straordinaria, per cui dovette baciare
il Crocefisso più volte. Puncernau incontrò più tardi la ballerina sul treno di
Bilbao, che le disse di aver abbandonato le Folies Bergeres e che stava
rientrando in famiglia.
Questa era la
prima esperienza ESP (percezione extra sensoriale, o anche esempio di entangled
minds o menti interconnesse) di telepatia e telegnosia istantanea che Puncernau
incontrava a Garabandal.
Puncernau
racconta un altro episodio: durante un'estasi, le ragazze aprirono le braccia a
forma di croce, tanto che la gente diceva che stavano giocando all'aeroplano;
le ragazze percorsero tutta la strada a braccia aperte. Era molto curioso il
fatto che dessero l'impressione di muoversi al rallentatore, mentre invece,
come in una “pseudolevitazione”, correvano ad una velocità incredibile, tanto
che i giovani del posto non riuscivano a tener loro il passo. Questa marcia
ricordava a Puncernau una marcia eseguita dai monaci tibetani in uno stato
particolare chiamato "long som po". (Marcia speciale eseguita
dai tibetani in stato di autoinduzione ipnotica, che permette loro di
percorrere grandi distanze a forte velocità e senza stancarsi: corrono in modo
tale che sembrano volare, con movimenti ritmici composti. In definitiva, un
fenomeno parapsicologico autoindotto di ipnosi).
Si tratta quindi
di un altro fenomeno paranormale sconosciuto alle ragazze che non conoscevano
le tecniche orientali long som po.
Continua la
presunta fenomenologia paranormale spontanea
Le ragazze spiegarono
a Puncernau che le tre chiamate che precedevano le estasi erano così
differenziate:
-
la
prima era una chiamata interna accompagnata da una sensazione di gioia;
-
la
seconda era una chiamata interna, ma accelerata, con molta allegria e molto più
invitante;
-
la
terza era fulminea e precedeva di pochissimo l'accesso allo stato modificato di
coscienza e coincideva con l'entrata in estasi immediata.
Si tenga
presente che, in molte Epifanie Mariane più o meno dipendenti dal
Soprannaturale, le chiamate preparatorie allo stato estatico sono molto
frequenti; non ultima l'Epifania di Medjugorje. Nel 1993 Vicka Ivankovic ha
affermato che la sua Visione le dà la chiamata circa quaranta minuti prima
dell'evento, mentre gli altri ragazzi avevano affermato che le chiamate sono
come tre lampi che si susseguono ed avvisano dell'arrivo della Visione.
Quest'innesco
agli stati estatici di Garabandal è molto chiaro dalle fotografie che
riprendono le ragazze che corrono verso il luogo dopo la seconda chiamata.
Dalle
espressioni del loro volto si nota già lo stato pre-estatico che immette poi
nell'estasi e/o nell'apparizione dell'immagine. Queste chiamate sono un modo
morbido, o soft, del presunto soprannaturale per allertare la persona e quindi
predispongono lo stato estatico, al fine di non incutere timore e garantire
altresì al corpo/mente la giusta performance per sopportare l'evento.
In tutte queste
modalità vengono seguite le leggi naturali degli stati di coscienza ed i vari
passaggi, e non ci sono salti o modalità che l'organismo umano non tollererebbe
(gli stati di coscienza di Tart):
-
dallo
stato di coscienza ordinario - SoC - si passa allo
-
stato
discreto di coscienza in via di modificazione - SoC, DSaC - e da questo
-
allo
stato modificato di coscienza ormai stabilizzato - SaC -.
Durante questi
passaggi, l'attivazione emozionale che prepara i nuovi programmi
comportamentali e le future rappresentazioni mentali cresce gradualmente in
modo da permettere al soggetto di adeguarsi a tutto quello che sta accadendo
(stato estatico o modificato di coscienza), ed i suoi sistemi biologici si adattano
progressivamente.
Il
Soprannaturale, a differenza del parapsicologico o del preternaturale (cioè il
diabolico), non provoca mai terrore, anche se inizialmente può destare
desiderio di fuga e conseguente paura, che sono le risposte elementari del
mondo animale al quale appartiene anche l'uomo. Anche Maria, visto l’Angelo
dell’Annunciazione, si turbò profondamente nel suo cuore. Ma Questi le disse: «Non
temere...»
Quando si
manifesta un evento parapsicologico c'è sempre dell'imprevisto, il soggetto non
ha mai modo di adattare progressivamente i suoi sistemi biologici all'evento;
perciò, il Soprannaturale e il parapsicologico possono presentare
manifestazioni simili, ma con notevoli differenze espressive e cognitive.
Il
Soprannaturale non è banale, né manifesta banalità come il paranormale, dove
invece la banalità è spesso la regola, anche se inusuale e prodigiosa.
L'esperienza
diabolica ha più punti di contatto con le manifestazioni paranormali; inoltre,
è sempre altamente terrorizzante, dà la sensazione di essere impotenti di
fronte all'evento, il quale viene subito, come nell'evento paranormale.
Si è già detto
che l'infestazione diabolica avviene nel soggetto; così, pure nelle esperienze
medianiche, l'esperienza è nel soggetto; ciò non succede mai nell'evento
Soprannaturale, il quale non possiede il soggetto e al quale lascia la libertà
di aderire o meno.
La dinamica
delle Apparizioni di Garabandal ricalca la dinamica di altre Apparizioni
Mariane Ufficializzate:
-
avviso
di quello che sta per succedere in stato di coscienza ordinario, sottoforma di
fenomenologie naturali, anche se molto efficienti, quali dei lampi o dei tuoni;
la loro incisività è quella di focalizzare l'attenzione, isolare dall'ambiente,
attivare il sistema biologico ortosimpatico;
-
una
prima percezione indistinta, ma che attrae l'attenzione e concentra il soggetto
sulla Visione che poi si presenterà.
Puncernau
continua spiegando che, se alla prima chiamata qualcuno voleva distrarle per
non far avvertire le altre chiamate, le ragazze interrompevano subito ogni
conversazione, mostrandosi totalmente indifferenti verso quello che prima era l'argomento
del loro parlare.
Se poi avevano
già avuto due chiamate, alla terza la gente si accorgeva che queste cadevano a
terra fulmineamente senza procurarsi fratture o contusioni alle ginocchia.
Questo modo di
entrare in estasi repentinamente ed incuranti dello stato del corpo non è
quello dell'entrata nello stato ipnotico, e tanto meno quello di una persona
che ha ricevuto un segnale di comando postipnotico: in questo caso il soggetto
manifesterebbe progressivamente tutti i cambiamenti propri di chi viene gradualmente
posto in stato ipnotico o manovrato passivamente.
Questa è la
conferenza di Puncernau riabilitata ed aggiornata rispetto alle terminologie e studi
attuali, ed agli inquadramenti dei disturbi non presenti, ma ipotizzabili.
3.7.8. Studio degli esami medici
effettuati sui veggenti di Medjugorje (Bosnia ed Erzegovina)
In questi ultimi anni sono stati
pubblicati numerosi libri sui riscontri clinici circa le apparizioni di
Medjugorje, villaggio della ex-Jugoslavia (Bosnia ed Erzegovina), divenuto da 38
anni un luogo di pellegrinaggio che attira un considerevole numero di
pellegrini.
Il primo studio francese ed italiano inizia con la perizia medica pubblicata
nel libro del
Professor H. Joyeux e di Padre R. Laurentin:
Etudes médicales et scientifiques sur les apparitions
de Medjugorje, Edizioni O.E.I.L., 1985 (traduzione
italiana Studi medici e scientifici sulle apparizioni di Medjugorje,
Queriniana, 1986).
Nel 1986 fu pubblicato un secondo
dossier scientifico su Medjugorje, Studi medici e scientifici sulle
apparizioni di Medjugorje, scritto da L. Frigerio, L. Bianchi e G. Mattalia
e stampato da Grafica Marelli (CO) nel 1986 e distribuito da Agenzia MESCAT
(MI).
Ulteriori dati di fonte italiana su questo
ultimo scritto sono stati aggiunti grazie alla collaborazione del Professor Cherubino
Trabucchi (29.01.1911 – 20.10.1986), psichiatra per molti anni direttore
generale dell'Ospedale Psichiatrico di Verona, proprio pochi mesi prima della
morte. Il Prof. Trabucchi, che nel 1985 aveva proposto l’esame del caso
Medjugorje al Prof. Théophile Kammerer, psichiatra di Strasburgo e Presidente
del Comitato Medico Internazionale di Lourdes, fu invitato
nel maggio del 1986 dallo stesso Prof. Kammerer a redigere in italiano una
“Presentazione” del Dossier scientifico su Medjugorje scritto da L. Frigerio,
L. Bianchi e G. Mattalia. Il testo del Prof. Trabucchi fu spedito a Lourdes
dove, dopo essere stato tradotto in francese, venne letto al Comité il 20
settembre 1986, assieme ad un lavoro simile del Prof. Kammerer, che aveva
esaminato invece il dossier scientifico del Prof. J. Joyeux e di Réné
Laurentin: Etudes médicales et scientifiques sur les apparitions de
Medjugorje, Edizioni O.E.I.L.
Infine, si
desidera citare le conclusioni dei tre opuscoli della serie “La scienza e
Medjugorje” editi nel 2010/2011 dal Dott. Francesco D’Alpa, medico
neurofisiopatologo, che dirige l’Osservatorio UAAR sui fenomeni religiosi e
redattore della rivista L’Ateo. Il D’Alpa ha descritto in questi volumi molto
puntigliosamente e scientificamente i dettagli dei vari interventi, con contributi
personali volti alla valutazione emozionale dei singoli ricercatori,
valutazioni non propriamente scientifiche:
-
Nella
sua sinossi su La
scienza e Medjugorje. Vol. 1: Il caso Joyeux (Ediz.
Laiko.it, 2010) Francesco D'Alpa,
neurofisiopatologo, conclude:
«Le
indagini cliniche e strumentali eseguite nel 1984 sui ‘veggenti’ di Medjugorje
da un gruppo di medici francesi di Montpellier guidati dall'oncologo Henry
Joyeux hanno avuto grande risonanza nel mondo cattolico e sui media, ma nessun
seguito nella comunità scientifica, alla quale peraltro non sembravano destinate.
L’analisi
critica dei pochi dati ottenuti, che non hanno dimostrato alcunché di
patologico nei veggenti né evidenziato correlati strumentali specifici
dell'estasi, evidenzia la insoddisfacente programmazione della ricerca e la
cattiva qualità dei test eseguiti, dai quali non è possibile trarre conclusioni
scientifiche serie.
Ma
ciò non ha impedito lo svilupparsi del mito della ‘inesplicabilità scientifica’
delle apparizioni».
-
Nella
sua sinossi su La scienza e Medjugorje.
Vol. 2: ll dossier Frigerio (Ediz. Laiko.it,
2010) Francesco D'Alpa, neurofisiopatologo, dice:
«Dopo
le prime indagini eseguite dal gruppo francese guidato da Henry Joyeux, nel
1985 è un gruppo di medici italiani a cimentarsi con i veggenti di Medjugorje,
alla ricerca di una validazione e di una spiegazione scientifica delle loro
estasi.
Ma
anche questa volta i risultati non sono esaltanti. I dati ottenuti, raccolti in
un apposito dossier, non accrescono significativamente (per la loro modestia, e
per i dubbi sulla correttezza delle rilevazioni) la conoscenza scientifica del
‘fenomeno Medjugorje’, né fugano i dubbi sulla autenticità delle estasi e sulla
sincerità dei veggenti».
-
Nella
sua sinossi su La scienza e Medjugorje. Vol.
3: Il dossier Gagliardi (Ediz. Laiko.it, 2011) Francesco D'Alpa,
neurofisiopatologo, dice:
«Il dossier sulle indagini condotte nel 1998 è attualmente
il documento più importante sugli studi medici condotti da vari gruppi sui
veggenti di Medjugorje.
Ma
a dispetto della visibilità ottenuta sui media e della insistente propaganda,
nessun sostanziale progresso sembra sia stato compiuto: la buona fede dei
veggenti non risulta dimostrata; l’ipotesi ergotrofica dell’estasi non viene
convalidata».
Con questi tre saggi
il neurofisiopatologo D'Alpa affronta in qualità di clinico i risultati
ottenuti nelle tre ricerche. Ognuno può affrontare scientificamente ed
obbiettivamente i risultati pubblicati (e ciò è stato fatto molto
dettagliatamente), tuttavia, le conclusioni non possono andare oltre la
valutazione dei risultati medesimi, ottenuti non in condizioni di laboratorio,
ma “in loco”, e vanno esposte senza pregiudizi derivanti da credenze personali
od opinioni circa valutazione non scientifiche, ma personali e quindi (come
scrive l'autore) ascientifiche.
C'è da ribadire
che medici e scienziati si sono trovati spesso al centro di critiche e
contestazioni da parte di colleghi scientisti, oltre che
essere tacciati di creduloneria se non addirittura di “frode scientifica”, in
modo peraltro gratuito e personale.
Nel suo saggio Medjugorje – La frode e l’estasi (Laiko.it, 2017),
la cui anteprima di 70 pagine può essere gratuitamente scaricata dal presente link, Francesco D’Alpa, neurofisiopatologo, afferma in apertura:
«Ma esiste una
fenomenologia psicofisiologica specifica dell’estasi? ed in caso affermativo,
il riscontro (anche parziale) degli elementi caratteristici di questa
psicofisiologia è in grado di attestare la veridicità di una presunta estasi (e
in subordine della apparizione correlata)? A queste due domande i componenti
delle ‘Commissioni mediche’ che hanno analizzato i veggenti di Medjugorje (non
ufficiali, rispetto alla Chiesa romana) hanno risposto inequivocabilmente: si!»
(il grassetto è nostro)
Da questa errata
premessa secondo la quale la ricerca in oggetto abbia non solo già inquadrato
tutti i connotati psicofisiologici dello stato di coscienza denominato
“estasi”, ma che, nel caso Medjugorje, abbia addirittura sdoganato la
veridicità «della apparizione correlata», si evince la fallacia e ascientificità
del pregiudizio scientista che fa oltretutto della Chiesa Cattolica e del
Soprannaturale un tutt’uno. Tale dichiarazione risulta tanto più offensiva in
quanto, al fine di comprovare la “frode scientifica” che caratterizzerebbe tali
studi, è preceduta dall’affermazione:
«Non si è
trattato, va subito detto, di osservazioni ‘neutrali’, essendo di fatto intese
a verificare una credenza (nell’apparizione) o un paradigma (psico-fisiologico);
ed in tal senso le conclusioni a cui sono giunti i vari esaminatori (da cui
proviene il messaggio consegnato ai media) appaiono decisamente forzate, come
cercherò di dimostrare, da un preconcetto di tipo teologico: poiché le
apparizioni ‘esistono’, e l’estasi ne è una condizione, se l’estasi è comprovata
scientificamente l’apparizione è credibile (e con essa il messaggio dato al
veggente)».
Secondo tale
assunto il D’Alpa informa che gli studi volti all’analisi degli aspetti
psicofisiologici che accompagnano i vari stati modificati di coscienza esaminati
anche dal sottoscritto in relazione al caso Medjugorje abbiano comprovato
scientificamente le apparizioni e con esse i messaggi che la Madonna avrebbe
dato ai veggenti. Dichiarare che pertanto «…l’estasi apparizionaria ha
ricevuto una patente di autenticità dal mondo della scienza;
dunque sono vere le apparizioni, sono
autentici i ‘messaggi’ della Madonna, esiste il soprannaturale.» (F. D’Alpa, Medjugorje – La frode e
l’estasi, Laiko.it, 2017) è quanto di più imbarazzante uno scienziato possa
concludere nell’esaminare il lavoro di un proprio collega, il sottoscritto,
Coordinatore Scientifico del Gruppo di Studio Italiano "Medjugorje 3"
del 1998 di cui al seguente sunto: http://apparizionienon.blogspot.com/2016/02/sunto-dei-risultati-cui-e-pervenuto-il.html.
Nonostante ciò,
è importante sottolineare che i soggetti citati nei vari dossier del D’Alpa (note
3, 4 e 5) si sono limitati a impostare ipotesi o valutare stati di coscienza
modificati in relazione ai quali conoscevano le precedenti ed iniziali ipotesi
e teorie: hanno valutato le variabili umane durante tali eventi in condizioni
non ottimali (registrazioni perlopiù in loco) per poi valutare se le loro
precedenti conoscenze teorico-storiche erano valide o avrebbero dovuto essere
riviste e ridimensionate secondo le successive indagini anche di altri studiosi
di altre località apparizionali. Questi sono fattori basilari di un qualsiasi
progetto di ricerca scientifica.
Come già
ampiamente sottolineato, manca un database scientifico comune e conosciuto
dagli addetti ai lavori da cui partire o con cui confrontarsi per avere un
supporto già provato nelle medesime circostanze che elimini ipotesi poco
sostenibili o duplicate, con perdita di preziosi elementi atti ad eliminare quanto
non sia ascrivibile alla scientificità della ricerca.
Lo studio
iniziato sugli eventi di Medjugorje (note 2, 16,17,18 ed altre) e poi allargato
ad altri eventi all’epoca contemporanei o successivi hanno ridimensionato le
ipotesi iniziali del Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati
di Coscienza di Milano. L'ipotesi più suggestiva che era
stata formulata era quella secondo cui, tramite registrazione strumentale degli
eventi sui soggetti, con l'ipnosi si potessero suscitare quegli eventi così
come avvenivano a Medjugorje
e negli altri siti visitati, essendo l’ipnosi campo di ricerca unitamente alle
fenomenologie paranormali.
Si è dovuto
constatare da registrazioni effettuate sui due stati di coscienza che l'ipnosi
non poteva suscitare gli eventi apparizionali con le medesime modalità
dell'apparizione/visione, anche se alcuni elementi sintomatici erano pressoché
identici, poiché gli stati di coscienza modificati hanno alcuni parametri
comuni ed altri differenziati.
Si è quindi
considerato, dopo uno studio approfondito della mappa di Ronald Fischer sugli stati
di coscienza (nota 14), che quella mappa regge tutt'ora alle varie critiche cui
è stata sottoposta. La sua caratteristica fondamentale è che collega gli stati
di coscienza normali e modificati e/o alterati a livelli di
attivazione/disattivazione del sistema neurovegetativo parasimpatico ed
ortosimpatico.
Si è attivata
l'ipotesi sperimentale iniziale di una tabella differenziale tra diversi stati
di coscienza modificati o alterati, quali:
-
trance
estatica,
-
trance
ipnotica,
-
trance
medianica e
-
trance
da possessione
con più di 40
parametri valutabili (pag. 251, nota 6) e suddivisa in:
1.
processi
psicofisiologici
2.
caratteristiche
differenziali tra stati modificati di coscienza: percezioni transpersonali
3.
caratteristiche
psicofisiologiche
4.
comportamento
occhi
5.
comportamento
percettivo
6.
comportamento
neuroormonale
7.
processi
neurofisiologici
8.
comportamento
muscolo-scheletrico
L’intento della
tabella era quello di avere dei dati statisticamente accettabili e modificabili,
confrontabili con le risultanze di altri ricercatori ed avere un database
comune da cui partire per la ricerca psicofisiologica dell'evento al fine
di avere un comune approccio che potesse poi arricchirsi e integrare i riscontri
già inseriti.
Detta tabella è
restata ferma alla data di compilazione con tutti i parametri descritti e non
discussi inizialmente.
Il riferimento
alla Mappa di R. Fischer (nota 14) è sempre stato considerato importante per la
variabilità del sistema neurovegetativo che sarebbe il trigger (o innesco)
dell'evento estatico apparizionale. Anche se detta mappa è stata criticata, non
è stata sostituita da altre più recenti edizioni supportate da riscontri
determinati con strumenti scientifici attuali o dell'epoca, di regola non
invasivi, e la possibilità attuale di registrazione wireless.
3.7.9.
Conclusioni provvisorie, ma documentate e limitate ai casi considerati
Al già citato
convegno del Comitato Medico Internazionale di Lourdes tenuto il 20
e 21 settembre 1986, non fu invitato alcuno dei medici che parteciparono alle
sperimentazioni di “Medjugorje” né altri, come gli esperti del Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati
di Coscienza di Milano. Inoltre, da ricerche anche verosimilmente errate,
se si vuole, nessuno dei congressisti ha assistito a fenomenologie
apparizionali e/o ripetitivamente come i casi accennati, registrandole
strumentalmente. Questa è una carenza non indifferente per chi vuole discutere
su fenomenologie fisicopsichiche e religiosoemozionali o spirituali e/o
paranormali.
Il Resoconto
della Riunione del Comitato Medico Internazionale di Lourdes tenuto il 20 e 21 settembre 1986, è stato pubblicato
sul sito della Curia di
Mostar:
«Quest’anno,
come stabilito da tempo, la Riunione del Comitato si è potuta tenere a Lourdes il
20 e 21 settembre 1986 […]
A presiedere
erano anche questa volta Monsignor Henri Donze, Vescovo di Tarbes e Lourdes, e
il Professor Théophile Kammerer, presente Monsignor Jean Sahuquet, Coadiutore
di Mons. Donze.
Erano presenti i
Professori e Dottori: Juan Gibert Queralto e Domingo Espinos Perez, dalla Spagna;
Erwin Theiss, dalla Germania; St. John Dowling, dall’Inghilterra, e Bernard
Colvin, dalla Scozia.
Dalla Francia, i
Professori e Dottori: Jean-Louis Armand-Laroche, Charles Boudet, Charles Chassagnon,
Pierre Mouren, Louis Revol, Jean Rodier, Jean Rousseau, André Trifaud, Théodore
Mangiapan, oltre al Dottor Kammerer. […]
Dopo alcune
frasi di benvenuto rivolte da Mons. H. Donze a tutti e, in particolar modo, ai
nuovi membri presenti, la parola torna al prof. Kammerer. […]»
Nel suo discorso,
il Prof. Théophile Kammerer, Presidente del Comitato Medico Internazionale di
Lourdes, si espone dicendo:
«(…)
4. Ciò che è veramente sconcertante è vedere
come la perizia si limiti a questi esami strumentali, ai quali vengono aggiunte
alcune osservazioni cliniche sommarie. Essa si presenta come un esempio del
riduzionismo neurobiologico attualmente in voga negli ambienti materialisti
delle neuroscienze. È del tutto evidente che i problemi sollevati dalle
apparizioni o dalle visioni si collocano essenzialmente nell’ambito psicologico
o psicopatologico e necessitano dell’apporto di uno psichiatra. L’équipe ha
creduto di poterne fare a meno, senza alcuna spiegazione: è una mancanza grave.
Sono citati alcuni esami di psichiatri italiani o jugoslavi: sono superficiali
e, perlopiù, consistono in test; non permettono altro che la descrizione di un
profilo caratteriale. Si può dire che vi sia una specie di corto circuito tra i
dati neurobiologici e l’approccio spirituale ai fenomeni».
Va
detto che nello studio del caso di Medjugorje, in particolare nel 1998 (“Medjugorje
3”) non c'è stato “riduzionismo neurobiologico” in quanto:
-
l'anamnesi
è stata compiuta da un sacerdote assistito, Padre A. Resch,
-
sono
stati fatti test della personalità,
-
non
è mancata la supervisione da parte di due psichiatri (vedi testo nota 6),
-
inoltre
nessuno dei presenti ha saputo che il “fatidico poligrafo per lo studio degli
stati di coscienza” è stato usato su almeno 50 soggetti estatici, visionari o in
stato di ipnosi (documentazione prodotta dal Centro Ricerche sulla
Psicofisiologia degli Stati di Coscienza di Milano).
Pertanto, lo
studio del caso Medjugorje non è stato isolato, ma accreditato anche da altri
studi, tutti riportati nel testo di cui alla nota 1: quindi la cosiddetta
“significatività” sulle differenze tra stati modificati quali l'estasi e
l'ipnosi ha sue basi scientifiche iniziali e documentate già nella tesi, sebbene
chi studia gli stati di coscienza sappia perfettamente che questi hanno
parametri comuni e parametri specifici che li distinguono l'uno dall'altro.
4. Nuove indagini metodologiche sulle fenomenologie apparizionali
Recentemente si
sono applicate altre metodiche per lo studio delle fenomenologie apparizionali:
un caso è stato studiato nella provincia di Milano nel 2014/2015 ed è anche menzionato
in un libro edito dalla famiglia del veggente senza il consenso ufficiale del Laboratorio Interdisciplinare di
Biopsicocibernetica di Bologna.
Oltre agli esami
poligrafici, le metodiche applicate sono state:
4.1 Verifica delle frequenze cardiache (HRV)
e tipi di frequenze
La Heart Rate
Variability (HRV) è il grado di fluttuazione dell’intervallo tra i battiti
cardiaci misurati come intervallo R-R e rappresenta la naturale variabilità
della frequenza cardiaca in risposta a fattori quali il ritmo del respiro, gli
stati emozionali, ansia, stress, rabbia, rilassamento, pensieri, etc. In
condizioni di normalità, la frequenza cardiaca risponde
prontamente a
questi fattori, modificandosi in base alla situazione, per meglio far adattare
l'organismo alle diverse esigenze che l'ambiente continuamente sottopone.
Normalmente, un
individuo sano mostra un buon grado di variabilità della frequenza cardiaca,
cioè una buona adattabilità psicofisica alle diverse situazioni.
L’HRV è
correlata all’interazione fra il Sistema Nervoso Simpatico e Parasimpatico
In particolare,
il Sistema nervoso Simpatico è responsabile della normale risposta
dell'organismo a una situazione di allarme, lotta, stress e quando viene
attivato, produce una serie di effetti quali: accelerazione del battito
cardiaco, dilatazione dei bronchi, aumento della pressione arteriosa,
vasocostrizione periferica, dilatazione pupillare, aumento della sudorazione.
L’organismo, in
ogni momento, si trova in una situazione determinata dall'equilibrio o dalla
predominanza di uno di questi due sistemi nervosi.
La capacità
dell'organismo di modificare il proprio bilanciamento verso l'uno o l'altro
sistema, è molto importante ed è fondamentale ai fini di un equilibrio dinamico
sia dal punto di vista fisiologico che psicologico.
Nella frequenza
cardiaca, già dal secolo scorso si consideravano che sono diverse le attività
che modulano detta attività e quindi si è provveduto a separare le singole
attività e così chiarire quanto lo stesso elaborato ci propone come risultato
finale di queste attività che quasi sempre sono tutte e tre coinvolte sebbene
con modalità differenti. Ed il tempo che passa fra un battito cardiaco e
l'altro non è costante, ma cambia in continuazione.
La capacità
dell'organismo di modificare il proprio bilanciamento verso l'uno o l'altro
sistema, è molto importante ed è un meccanismo fondamentale che tende
all'equilibrio dinamico dell'organismo sia dal punto di vista fisiologico che
psicologico.
Da ciò la grande
importanza di avere oggi una tecnologia scientifica come la HRV in grado di
valutare lo stato relativo del sistema nervoso Simpatico e Parasimpatico e
quindi anche lo stato psicofisiologico del soggetto.
In particolare lo studio del tacogramma che rappresenta graficamente il bilanciamento
del sistema neurovegetativo ed anche lo studio delle variabili durante un evento ci è
di aiuto, ad esempio nello studio dell'iperattivazione ortosimpatica ed
ipoattivazione parasimpatica cioè nello studio delle fenomenologie emotivo/ed
ipotizza un raggiungimento di una esperienza catalogata da R. Fischer come
emozionali e/o religiose dove già precedentemente (vedi .) si sono notate
inequivocabili caratteristiche di chi raggiunge un estremo della mappa medesima
o di quanto si è parametrato nella tabella del Centro Ricerche degli stati
modificati di coscienza di Milano (G. Gagliardi e coll.).
Nata nel campo
della cardiologia, grazie a numerosi studi scientifici la HRV negli ultimi anni
ha mostrato la sua importanza come indicatore attendibile in diversi ambiti
applicativi inerenti, ad esempio, la psicofisiologia, la psicologia, la
psichiatria, la psicoterapia, la medicina olistica, la medicina dello sport, e
le applicazioni risultano tutt’ora in aumento.
Gli studi
clinici pubblicati sulla HRV hanno infatti riguardato molti argomenti clinici e
sperimentali tra cui gli stati di coscienza modificati e le peak
experience e gli stati
modificati di coscienza religiosi o considerati tali.
La HRV può
essere agevolmente misurata mediante un sensore fotopletismografico applicato
ad un dito, che rileva le variazioni cicliche del tono pressorio nei capillari
del dito stesso, che rappresentano fedelmente il battito cardiaco. Una volta
digitalizzati, i dati sono analizzati da un software che provvede a calcolare
la distanza esatta fra un battito cardiaco e l'altro (espressa in millisecondi)
e a creare un diagramma che esprime la distanza R-R fra un battito e l'altro,
in funzione del numero di battiti cardiaci, il cosiddetto tacogramma.
A questo punto,
il software esegue ulteriori analisi più complesse, ossia il resampling
del tacogramma, la Trasformata di Fourier ed il calcolo dello Spettro di
Potenza del tacogramma (espressa in ms2), che rappresenta le componenti di
frequenza del tacogramma e contiene le informazioni essenziali per arrivare
alla sopracitata stima del bilanciamento fra Simpatico e Parasimpatico, esami
che non stati ritenuti non determinanti:
1a) VLF (Very
Low Frequency) frequenze comprese fra 0.01 e 0.04 Hz
La banda VLF è
dovuta solo in piccola parte all’attività del Sistema Nervoso Simpatico,
inoltre dipende dai cambiamenti nella termoregolazione, ed in ambito
psicologico, è influenzata dalle preoccupazioni e dai pensieri ossessivi (worry
and rumination).
2a) LF (Low
Frequency) frequenze comprese fra 0.04 e 0.15 Hz La banda delle LF viene considerata
principalmente dovuta all’attività del Sistema Nervoso Simpatico + una
componente del parasimpatico, e all’attività di regolazione dei barocettori.
3a) HF (High
Frequency) frequenze comprese fra 0.15 e 0.4 Hz. La banda delle HF viene considerata
espressione dell’attività del Sistema Nervoso Parasimpatico e del Vagale.
Questa zona di frequenze subisce una elevata influenza da parte del ritmo e profondità
della respirazione. Infine sono importanti anche i parametri chiamati
"Deviazione Standard" del tacogramma o anche il parametro "Total
Power" che nel software Elemaya (ed altri software) è posto pari al
quadrato della deviazione standard (Varianza) 4) Entrambi questi parametri
esprimono il grado complessivo della variabilità della frequenza cardiaca,
quindi l’attività complessiva del Simpatico + Parasimpatico (si rimanda a
quanto scrive il Dottor W. Giroldini sulle singole varianze e quindi
variabilità complessiva del simpatico/parasimpatico dei singoli eventi (v.
bibliografia www.elemaya.it/Xheartvar.htm - heart rate
variability).
4.1.1.
Riscontri sulla registrazione HRV
Dato il tipo di
poligrafo non è stato possibile indagare in sequenza lo sviluppo dei singoli
parametri
- nei primi 60”
il dato più rilevante è il balancement dell'HRV con un'alternanza ogni
8” di inversione del sistema neurovegetativo. Nel procedere quasi costante del
pletismo in crescendo si inserivano treni di onda pari e superiori alla metà
della misurazione pletismo con treni di onda ridotti della metà dell'ampiezza
ogni 35/40” ed ampiezza pari alla metà del segnale iniziale.
Un esempio del
caso studiato nel 2014/15 si è riscontrato quanto segue:
- La frequenza
oscillante sui 76”. Gli altri paramenti non segnalavano particolari variazioni.
Eda con piccole
variazioni.
- 3'30” HRV da
67/82, Eda con piccole variazioni fasiche.
- 3'60” Ancora
nei limiti la frequenza ed il pletismo con il solito andamento oscillante.
- 3'40” altra
vasocostrizione pari ad un quinto del pletismo la frequenza resta invariata, la
durata del treno onda simpatico pur essendo presente sul tracciato dura 4”.
Inizia suo
stato: è presente modico aumento ammiccamento la frequenza è sui 71'05”.
- 04'60” andamento
costante dell'HRV sui 72', invariati gli altri parametri.
- 06'60” HRV con
piccole variazioni pletismo con treni d'onda molto lunghi nei due sistemi orto
e para. Frequenza HRV 73.3
- a 04'60” e
07'60” il riflesso di orientamento non provoca nel primo caso vasocostrizione,
nel secondo caso vasocostrizioni pari ad un terzo e con frequenza diminuita
oltre un terzo (due volte) treni d'onda 10”.
- 08' 60” sempre
andamento oscillante orto/para con treni orto pari a 8/10 H, frequenza 78
- 09'60” chiude
gli occhi e si nota un forte restringimento (pletismo)fino ad un 6°
dell'andamento di base, la frequenza è sui 79.07, GSR ed EMG non variazioni
particolari
- 10'60” ancora
andamento oscillante orto/para, mentre continua il Rosario, frequenza media HRV
80'04”, un picco particolare oltre i 100 b'.
- 12'60” andamento
frequenza cardiaca 94'03” diminuzione orto/ para e pletismo quasi costante
- 13'60”
andamento HRV costante come pletismo, diminuito come frequenza 88'05”. Invariati
gli altri parametri.
- 14'60” HRV si
mantiene sopra media dell'evento salendo a 92'60”, non variazioni improvvise.
- 15'60” HRV
riprende il balancement orto/para specie quando sospira con quasi
annullamento ampiezza battito e suo appiattimento, media frequenza 7'.
- 16'&0”
occhi semichiusi, andamento HRV altalenante, frequenza 87,1 Lieve innalzamento
pletismo sopra la media di inizio.
- 17'60” fine
evento.
4.1.2.
Risultati della prima registrazione HRV dell'evento
Dallo screening
dei parametri citati si possono dedurre alcune osservazioni.
Le variazioni
più importanti riguardano soprattutto l'HRV o CAM come Attività Cardiaca
Periferica che dipende dai centri della vigilanza (ARAS) e dal sistema
neurovegetativo strettamente connesse al sistema limbico o cervello emozionale.
-
La
durata totale dell'evento è di 18 minuti primi e
-
l'evento/visione
ha avuto una durata di 3'50”
-
riflesso
orientamento prima, durante dopo lieve diminuzione come EDA
-
ammiccamento
(in aumento diverse volte prima, durante e dopo)
-
a
3' attività EDA tonico in crescendo, dal 3' fino alla fine, leggero crescendo
non aumento treni d'onda ortosimp. per lunghezza vasocostrizione.
Da notare che il
tacogramma (ed il respirogramma) sono già stati valutati da Cigada, Lucini e
Pagani (pag. 162 ss, nota 6) nei soggetti di Medjugorje, Ivan e Marija, nel 1998,
e gli autori concludono per “un profilo spettrale che usualmente si associa a
prevalenza funzionale di ritmi eccitatori centrali e simpatici periferici”
durante l'evento “estatico”, rafforzando l'ipotesi di un'attivazione
neurovegetativa, mentre durante l'ipnosi somministrata si presenta uno stato di
rilassamento con predominanza relativa della componente vagale (nota 6).
4.2.
Registrazione di XX del Campo Energetico Vibrazionale mediante telecamera a
risonanza vibrazionale somministrato
dal Consulente Tecnico Daniele Gullà il 08/11/2014
Si iniziano i
preparativi per la registrazione dei test vibrazionali, e dopo la
somministrazione del test di base.
Verso le
11.53
inizio
registrazione con Rosario, come di solito. XX è seduto sul divano ed ha in mano
il rosario, come sempre.
11.59
XX
inizia a guarda in alto nelle direzioni centrali, poi a destra e poi a
sinistra, lo fa per tre volte, numerosi sono gli ammiccamenti.
12.1
poi
fissa lo sguardo davanti a sé in alto al centro, non ha più ammiccamenti, le
sue labbra si muovono, le palpebre sono aperte e fisse, non tremori, nè
movimenti di nistagmo o movimenti saccadici (micromovimenti oculari), le
pupille sono isocoriche.
12.2
il
suo stato di trance in arousal ha una durata di 4'.
12.5
fa
il segno di croce, poi chiude gli occhi.
12.6
è
ritornato allo stato vigile di coscienza e risponde alle varie domande.
12.7
La sua trance di
stato di coscienza in arousal è durata 4'.
4.3.
Registrazione presso l'abitazione di XX del Campo Energetico Vibrazionale (HEF)
mediante telecamera a risonanza vibrazionale somministrato dal Consulente tecnico Daniele Gullà il
giorno 08/11/2014.
Si iniziano i
preparativi per la registrazione dei test vibrazionali, e dopo la somministrazione
del test di base.
Spiegazioni
per facilitare la lettura delle immagini vibrazionali
Scala di equivalenza colore - frequenza
(in Hz) - La corrispondenza tra la frequenza di vibrazione e il colore è
questa:
·
Viola
= 0,1 ÷ 1 Hz
·
Blu
= 1 ÷ 3 Hz
·
Azzurro=
4 Hz
·
Verde
= 5 ÷ 7 Hz
·
Giallo
= 8 Hz
·
Arancione
= 8,5 ÷ 9 Hz
·
Rosso
= 9 ÷ 10 Hz
Una scala più precisa in relazione alle
attività cerebrali dell’uomo è la seguente:
Physiological
State Brain Waves, Hz Body TRV, Hz Body Vibrations, related units
Sleep/Exhausted
1.5 ÷ 5 (Delta) 0.3 - 1.0 15 - 51
Drowsy/Tired
5 ÷ 9 (Theta) 1.0 - 1.8 51 - 92
Relaxed
9 ÷ 15 (Alpha) 1.8 - 3.0 92 – 153
Verso le
11.53
inizio
registrazione con Rosario, come di solito. XX è seduto sul divano ed ha in mano
il rosario, come sempre.
11.59
D
inizia a guarda in alto nelle direzioni centrali, poi a destra e poi a
sinistra, lo fa per tre volte, numerosi sono gli ammiccamenti.
12.1
poi
fissa lo sguardo davanti a sé in alto al centro, non ha più ammiccamenti, le
sue labbra si muovono, le palpebre sono aperte e fisse, non tremori, nè
movimenti di nistagmo o movimenti saccadici, le pupille sono isocoriche.
12.2
il
suo stato di trance in arousal ha una durata di 4'.
12.5
fa
il segno di croce, poi chiude gli occhi.
12.6
È
ritornato allo stato vigile di coscienza e risponde alle varie domande.
La sua trance di
stato di coscienza in arousal è durata 4'.
Durante i test la proiezione delle
vibrazioni intorno ai corpi è dinamica e subisce variazioni. L’ampiezza e la
frequenza delle vibrazioni vengono misurate pixel per pixel sugli ultimi 10
quadri della ripresa video e l’ampiezza è rappresentata dall’estensione delle
righe in orizzontale verso l’esterno. La frequenza delle vibrazioni viene
rappresentata dal colore, secondo la scala di equivalenza riportata nella
pagina precedente.
Nei grafici mostrati qui sotto viene
rappresentata in verde la curva spettrale nel dominio delle frequenze ed in
rosso la curva dell’ampiezza. In una finestra associata al dominio delle
frequenze si mostra anche la derivata dello spettro. Entrambi i grafici (verde
e rosso) sono presentati in tempo reale durante l’esperimento. Sotto è mostrato
un esempio delle curve spettrali visualizzate.
Il software sceglie automaticamente una
regione d’interesse (ROI), posizionando le righe colorate orizzontali attorno alla
regione d’interesse stessa. Se la distanza delle righe aumenta rispetto alla
persona in esame vuol dire che, probabilmente, la zona vibrante va oltre i
confini del corpo. Questo effetto è veramente interessante, perché fa pensare
alla rilevazione della presenza di una sorta di biocampo attorno alla persona.
4.4. Metodo impiegato per i rilievi
energetico-vibrazionali (Human Energetic Field)
Il principio-base è che tutto vibra, in
modo per noi visivamente impercettibile, ma strumentalmente misurabile.
L’Analizzatore d’Immagine viene usato per monitorare le vibrazioni emesse, in
stati normali o modificati di coscienza, dal cosiddetto Campo Energetico
Umano (Human Energetic Field o HEF). Sullo schermo del PC un
riquadro mostra l’immagine del soggetto con il suo spettro a falsi colori. Poi
si vede il grafico corrispondente allo stato di partenza. In seguito il
software segnala, attraverso la variazione dei colori dell’immagine, un
passaggio ad uno stato modificato di coscienza, arrivando certe volte fino alla
totale scomparsa dell’immagine stessa o al suo viraggio verso un’unica tonalità
di colore. La variazione dall’immagine iniziale multicolore a quella monocolore
indica che le vibrazioni sono passate da un ampio spettro di frequenze ad uno
spettro ristretto, indicando una situazione di coerenza. In un altro riquadro
un grafico mostra che lo spettro, inizialmente ampio, si restringe spostandosi
verso le frequenze più basse. Concludendo, si può dire che lo spettro di
frequenza rilevato cambia totalmente quando si entra in uno stato modificato di
coscienza. Tutti i parametri vengono analizzati e memorizzati in tempo
reale dal software. Alla fine della sperimentazione si può disporre dei
“report” relativi allo spettro delle vibrazioni, per mostrare il grado di
profondità dello stato meditativo e le fluttuazioni dell'intensità delle
vibrazioni emesse.
Le vibrazioni generate dal corpo umano
normalmente variano in continuazione nei vari punti del corpo stesso sia in
ampiezza sia in frequenza, anche in modo rapido. Sullo schermo del PC un ampio
quadro mostra l’immagine della persona e attorno ad essa appaiono righe orizzontali
di vari colori e lunghezze che rappresentano il risultato della Fast Fourier
Transform (FFT) applicata alle vibrazioni rilevate: la loro lunghezza
indica l’ampiezza della vibrazione e il colore la sua frequenza (da 0,1 a 10
Hz, secondo una scala di colori mostrata sotto).
Un altro quadro, in basso a sinistra
sullo schermo del PC, mostra in tre grafici le caratteristiche spettrali.
Gli studi dello stato funzionale del
corpo umano sono stati diretti verso il riconoscimento dello stato emotivo. Gli
algoritmi di determinazione dello stato emotivo si basano su un apparato di
statistica matematica, sui principi di coordinamento del movimento, sulla
logica della psicologia comportamentale e su prove comparative.
L’analisi spettrale delle immagini di una
telecamera ad alta velocità (analisi di differenza - frame utilizzando
fotogrammi adiacenti) è in grado di indicare anche caratteristiche mentali e fisiologiche
del paziente.
L'ampiezza della componente di bassa
frequenza dello spettro di vibrazione per un paziente in normale stato mentale
e fisiologico è diverse volte superiore a quella di un paziente in stato di
allarme aggressivo o in stato patologico.
Quarta
e ultima fase della trance. In questa modalità di visualizzazione abbiamo escluso
il visibile mostrando le vibrazioni anche pixel per pixel.
Il
corpo di XX più allargato a Dx e la dominante sempre Alpha. Il sistema è nato in campo militare ed è
parte integrante del progetto governativo degli Stati Uniti d’America
denominato F.A.S.T. (Future Attribute Screening Technology).
Durante i test la proiezione delle
vibrazioni intorno ai corpi è dinamica e subisce variazioni. L’ampiezza e la
frequenza delle vibrazioni vengono misurate pixel per pixel sugli ultimi 10
quadri della ripresa video e l’ampiezza è rappresentata dall’estensione delle
righe in orizzontale verso l’esterno.
La frequenza delle vibrazioni viene
rappresentata dal colore, secondo la scala di equivalenza riportata
precedentemente.
Si può verosimilmente concludere
osservando che questo tipo di pratica (religiosa e/o di religiosità emozionale
o stimolata con tecniche induttive) produce nel soggetto un miglioramento
generale dello stato di salute psicofisiologica, e verosimilmente proprio
questa tranquillità ritrovata dopo l’esperienza misticiforme spinge
inconsciamente il soggetto a riproporla in seguito, poiché nei suoi centri
della memoria emozionale del sistema limbico sono depositate le esperienze
precedenti che, con vie neuronali ormai codificate, suscitano l’evento di
immagine immaginativa con minore stimolo e/o minore emozione, che è anche
socializzata (per la presenza di altre persone) e ritualizzata.
È stato altresì comprovato come in
alcuni casi citati che gli scienziati presenti al fenomeno e che lo hanno
studiato non hanno trovato spiegazione scientifica tale da poter inquadrare e
definire il fenomeno.
Resta quindi una zona d'ombra in ambito scientifico
che può essere spiegata con interventi che esulano dal mondo fisico,
psicologico, paranormale e appartengono ad un mondo Superiore (Bergson ci
ammonisce che il nostro cervello-mente è un imbuto per cui passano solo alcuni
programmi, altri no) non spiegabile con la strumentazione scientifica.
Possiamo concludere che lo stato
modificato di coscienza denominato “estasi apparizionaria” sia una preparazione
dei parametri umani all'Immagine che comparirà dal subconscio o dal Soprannaturale
(per chi ci crede) e che accompagnerà l’Immagine fino al risveglio, cioè al
ritorno allo stato ordinario di coscienza. L'Immagine esterna, cioè Soprannaturale,
ha molte caratteristiche comuni con l'immagine che emerge in altre
“apparizioni” ed è di origine umana, emerge cioè dal subconscio o dai centri di
memoria che l'hanno registrata ed impressa.
Dal punto di vista psicofisiologico l’estasi
apparizionaria è mediata dal sistema neurovegetativo ortosimpatico che si
attiva con brevi onde molto prima della comparsa dell'Immagine e che, man mano
che si avvicina il momento non previsto (se spontanea) o prevedibile (se
autoindotta consciamente o inconsciamente), continua (sotto stimolo
dell'ortosimpatico, verificato tramite CAM o Attività Cardiaca Monitorata) con onde
sempre più frequenti (come dimostrato dall'autore) fino al massimo
dell'espressività quando compare l'Immagine Spontanea o provocata, la cui preparazione
è stata data dall'estasi che poi accompagna anche l'Immagine per tutta la
durata, diminuendo però l'espressività medesima fino al ritorno dello stato di
realtà ordinaria (con un breve periodo di tachicardia al risveglio stesso) che
mantiene però anche alcune caratteristiche come l'anestesia, che si prolunga, e
lo stato emozionale non univoco a seconda che l’Immagine sia spontanea o
autoindotta.
5. Bibliografia consultata (tutti i diritti riservati agli autori e testate citati)
1) G. Gagliardi
e M. Margnelli, Le Apparizioni della Madonna, Edizioni Riza Scienze n.
16, 1987
2) AAVV, La
fenomenologia della coscienza normale ed alterata, Theta Edizioni, 1992
3) F. D'Alpa,
La scienza e Medjugorje. Vol. 1: Il caso Joyeux, Ediz Laiko.it, 2010
5) F. D'Alpa, La
scienza e Medjugorje. Vol. 3: Il dossier Gagliardi, Ediz. Laiko.it, 2011
6) A. Resch, G.
Gagliardi, I veggenti di Medjugorje, Ricerca Psicofisiologica 1998,
Edizioni Resch, Verlag Innsbruck, 2000
7) AAVV, Mistica
e scienze umane, Edizioni Dehoniane, Napoli,1983
8) Yves Chiron, Enquête sur
les béatifications et les canonisations, Ediz Perrin 1998
9) J. Bouflet,
P. Boutry, Un segno nel cielo. Le apparizioni della Vergine, Ediz Marietti,
1999
11) A. Ballini, Cazzamalli,
La metapsichica e le Apparizioni delle Ghiaie di Bonate, Boltiere, 1951
13) AAVV, DSM-IV-TR.
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (IV Edizione), Ediz.
Elsevier – Masson, 2007
14) Roland
Fischer, in un articolo comparso sulla rivista Science (AAAS) nel 1971 dal
titolo: A Cartography of the Ecstatic and Meditative States, SCIENCE Vol. 174, Num. 4012 (26
November 1971). - Science è una rivista scientifica pubblicata dall'American
Association for the Advancement of Science, ed è generalmente considerata la
più prestigiosa rivista in campo scientifico (insieme a Nature).
15) C. T. Tart, Stati
di coscienza, Ediz. Astrolabio, 1977 (Collana “Psiche e coscienza”)
16) R.
Laurentin, H. Joyeux, Studi medici e scientifici sulle apparizioni di
Medjugorje, Queriniana, 1985
17) L. Frigerio, L. Bianchi e G.
Mattalia, Dossier scientifico su Medjugorje, stampato da Grafica Marelli
(CO) nel 1986 e distribuito da Agenzia MESCAT (MI)
18) T. Kammerer, Studio critico degli esami medici effettuati
sui veggenti di Medjugorje, CMIL (Comitato Medico Internazionale
di Lourdes), 1986
19) D. Del Gaudio, Qualunque cosa vi dica, fatela.
Il significato delle apparizioni mariane nella storia e nella teologia, La
Fontana di Siloe Editore, 2014
20) Dean Radin, Menti interconnesse. Entangled
minds. I fenomeni psichici spiegati dalla fisica quantistica. Ediz. Mediterranee,
2006
21) G. Di Pellegrino, L. Fadiga, L. Fogassi, V.
Gallese & G. Rizzolatti, Understanding
motor events: a neurophysiological study, Experimental Brain Research, 91, 176-180, 1992
22) Jose-Maria de Dios, L'ombre
de dieu sur nous, Ediz. Laffineur-Noseda, 1970
23) F. D’Alpa, Medjugorje – La frode e l’estasi,
Laiko.it, 2017 (Anteprima).