Ogni tanto sono
pubblicati casi di incidenti, di scomparse di persone e del ritrovamento di resti
di rituali che orientano verso l’ormai noto fenomeno dalle connotazioni
complesse e genericamente indicato con il termine “satanismo” o similari: è
stato scritto tempo fa che con la sigla SRA, dall’inglese Satanic Ritual Abuse, che sta per Abuso Rituale Satanico, a volte si fa
riferimento all’Abuso Rituale
Sataneggiante (che scimmiotta il satanismo) e/o all’Abuso Rituale
Sadomasochistico, nonostante il fatto che esperti, o autodefinitisi tali, cerchino
di emergere in qualche branca a loro piacevole e di prestigio cercando il pelo
dove non c’è nemmeno l’uovo.
Questi autodefinitisi
esperti/e, che si presentano quali opinionisti (pagati o meno dai media), non
sono affatto competenti in materia e non hanno mai letto gli annali di
criminologia americani in cui i crimini consumati all’ombra di ideali
sataneggianti sono più di quanto ci si possa immaginare: nonostante ciò, si
atteggiano a professionisti, mentre in realtà dicono delle gran baggianate, che
sono subito diffuse come verità sacrosante, pur provenendo da realtà immaginate
e dal loro subconscio piuttosto favoleggiante evidenziante talora caratteristiche
di disturbo mentale.
Il termine “satanismo”
o SRA, che include altresì il “satanismo del sabato sera”, ha dei significati precisi
e altri meno precisi, e i fatti ad esso ascritti si possono comunque suddividere
in forme che differiscono tra loro proprio a seconda della componente
patologica, criminologica e ludica.
La letteratura passata
in materia presenta molti casi di diversa tipologia che si sono poi risolti, una
volta intervenuta la legge, con un’archiviazione, con un riconoscimento tardivo
dell’estraneità ai fatti oppure con delle condanne molto pesanti a carico di singoli
individui colpevoli di crimini, innocenti, estranei alle accuse, anche se le
maglie di questa rete erano state e sono tuttora molto più allargate per frequenti
motivi di convenienza.
Nel rapporto sulle
sette del Ministero degli Interni del 1998 si citano diverse connotazioni di
questo fenomeno, anche se sfuggono forme collaterali. Altri casi, pur
presentando i connotati del fenomeno, sono stati definiti per via di evidenze
manifeste come psicopatologici: spesso i leader in questo tipo di comportamenti
sono soggetti mitomani o soffrono di manie particolari. Tutto questo
frammentarsi di possibilità ha dimostrato quanto differiscano fra loro le
manifestazioni di questo fenomeno crescente e come siano perciò diversi anche i
presupposti da cui si muovono.
1) Le Bestie di
Satana
Se si vuole considerare
qualche episodio che fece molto scalpore all’epoca dei fatti possiamo prendere
ad esempio il caso riguardante in Lombardia il gruppo “Bestie di Satana”, composto,
a quanto sembrava, da pochi individui. Il processo condotto presso il Tribunale
di Busto Arsizio terminò nel 2007 con diverse condanne. Il caso presentò degli
strascichi irrisolti di persone legate al gruppo scomparse, trovate morte in
casi descritti come suicidio (considerate anche suicidate, ovvero per mano altrui), e si accertò una estensione
maggiore del previsto, come nel caso del suicidio di una mamma di un possibile
affiliato. Le tracce ambigue non si fermavano in Lombardia, ma continuavano in
Piemonte, in zona Torino e limitrofi, nel Mendrisiotto e, secondo alcuni
testimoni, anche nel Veneto, dove i vari componenti frequentavano sempre
discoteche dove si suonavano musiche particolari e stringevano nuove amicizie creando
così nuovi adepti.
Ciò fa comprendere come, per gli
inquirenti, divenne difficoltoso stabilire i vari contatti e seguire le varie
piste che poi si troncavano improvvisamente, lasciando però in sospeso qualche
segnale tra cui suicidi o scomparse. È complicato seguire questi affiliati di
un fenomeno complesso di satanismo/killer seriale per l’imprevedibilità dei
loro spostamenti e soprattutto per i rituali da loro praticati e spesso
violenti, che rivelavano un sottofondo “satanico” complicato da una componente
mentale patologica, identificata come sadomasochistica ma con esiti molto
diversificati.
Il caso delle “Bestie di satana” non è
l’unico interessante la Lombardia o l’Italia, perché sia prima che dopo questo
ci sono stati altri casi, eclatanti o sconosciuti, in tutta la nostra penisola.
Diversi furono gli strascichi del caso
delle “Bestie di Satana”, tra cui il caso di Doriano di cui si legge in un articolo del 23 febbraio 2012 di Susanna
Picone. Spesso anche persone non coinvolte direttamente con il gruppo subivano
conseguenze tragiche, come appunto la madre di Doriano, morto nel 2000. La
donna aveva accusato le Bestie di Satana che secondo lei erano responsabili
della morte del figlio. Nell’ottobre del 2011 il GIP di Busto Arsizio aveva
archiviato il caso di Doriano escludendo il coinvolgimento della setta satanica
nella morte del giovane e registrandolo come un suicidio. La donna, sconvolta
dalla sentenza di archiviazione, fu ritrovata impiccata (per approfondimenti: https://www.fanpage.it/suicida-la-madre-di-doriano-molla-morto-nel-2000-la-donna-aveva-accusato-le-bestie-di-satana/).
2) Altri casi misti
Un caso di presunto
satanismo e/o movimento sataneggiante o sadomasochistico (1997) che poi è
terminato da poco con l’assoluzione degli imputati a distanza di 16 anni, con
suicidi o morti da stress, è quello della Bassa Modenese Mirandola che ha messo
a dura prova gli inquirenti per una serie di circostanze poco chiare, mal
interpretate dagli esperti. Il tutto esitò con una prima condanna degli
accusati, molti senza prove sufficienti ma egualmente incriminati, rovina di
famiglie coinvolte; poi, sedici anni dopo, ci fu l’assoluzione dei principali
accusati che erano fuggiti in Francia e non erano più riconosciuti dai figli
affidati ad altre famiglie. Detto processo aveva provocato danni non
indifferenti, come la morte di persone rivelatesi poi innocenti e dissesti
notevoli e conseguenze disastrose non quantificabili per la famiglia degli
accusati. Gli esperti, tra cui una donna non ancora in possesso dei titoli
necessari per avere l’incarico di tecnico di tribunale.
Altro caso manifesto
di coinvolgimento in episodi definiti “satanisti” fu quello di un suicidio in
cui fu trovato un biglietto con scritto “Le sette sataniche mi hanno rovinato”: biglietto
lasciato da una giovane studentessa calabrese di 21 anni, giunta a Roma per
studiare medicina, poco prima di lanciarsi nel vuoto dalla casa al Trionfale a
Roma dove abitava. La Procura ha avanzato
anche l’ipotesi di un condizionamento e/o coinvolgimento
in un movimento satanista e/o similare.
Il 9 luglio del 2015 alcuni media riportano il dilagare di sette sataniche nella zona di
Castellammare di Stabia, dove si sarebbero trovati spesso resti di rituali
sataneggianti, non escluso il tipo di rituale comunitario, sessuale, ludico.
Quest’ultimo è la tipologia sfruttata da criminali che raccolgono (previo
pagamento) persone interessate ad evadere dalla vita comune e poi le conducono
in località già preparate ad accogliere questi gruppi che vogliono provare
qualcosa di violento e non ordinario, non esclusi imprevisti mortali.
Ci sono storie singole (come nel 2010 a Pomigliano
d’Arco) e anche riportate dai media, di ex satanisti che raccontano la loro
esperienza: ragazze vittime, o presunte tali, di un adescamento progressivo e
violento per entrare in queste sette sataniche, che poi si sarebbero salvate;
questo anche perché se sono impiegate troppe volte nelle cerimonie poi sono
scaricate o eliminate, perché non servono più allo scopo; raccontano quanto subìto
all’interno del gruppo e cosa succedeva in quei momenti che avrebbero marchiato
profondamente il fisico e la psiche.
Leo Montenegro è un criminologo brasiliano che ha scritto il
libro Crimini Satanici – hanno ucciso nel
nome del diavolo. In questo libro descrive parecchi casi di satanismo e dei
rituali molto crudeli messi in atto dai medesimi, tra cui anche l’uccisione
efferata di bambini piccoli. Il libro parla anche
del rapporto tra serial killer e culti satanici; cita casi famosi come Charles
Manson, Richard Ramirez, David Berkowitz, Henry Lee Lucas e Ottis Tole. IL
rapporto tra serial killer, satanismo e sadomasochismo è molto stretto e in
passato, specie negli USA, c’erano serial killer che giustificavano il loro
operato appunto dicendo, per avere sconti di pena, che erano dei satanisti. L’autore
spiega in un’intervista che ci sono motivi
importanti per cui alcuni casi sarebbero stati attenuati nei loro particolari: 1)
Questi crimini sarebbero stati di estrema crudeltà e avrebbero lasciato molte persone
in stato di shock. 2) Esisterebbe un coinvolgimento non eccessivamente provato di
persone influenti nella società che organizzavano il rapimento e la morte di
queste persone (fake o realtà). Perciò questo criminologo descrive circostanze
molto gravi circa quanto può succedere in queste sette, il che starebbe a
significare che l’argomento è molto più serio di quanto si possa immaginare e i
casi personali di vittime o di ex adepti, opportunamente vagliati e seguiti da
specialisti effettivi del ramo e non dai soliti autodichiaratisi esperti
mediatici, devono essere presi in seria considerazione, sia per non spaventare
la gente oltre il dovuto, sia e soprattutto per allertare le famiglie a
monitorare il comportamento dei figli/e qualora notassero cambiamenti
particolari e inusuali.
Il
libro di Debbie Nathan Satan's Silence:
Ritual Abuse and the Making of a Modern American Witch Hunt (iUniverse, 2001)
è molto critico sugli abusi satanici e la creazione di una moderna caccia alle
streghe americana: pur descrivendo casi etichettati anche dalla legge USA come
satanici, mette in guardia il lettore dal considerare satanico quello che può
essere un crimine comune o il parto di una mente squilibrata.
Questo
porta appunto a considerare una certa tipologia satanica come psicopatologica e
da alcuni definita “schizofrenica” perché è evidente la componente patologica
che guida molti crimini ed illusioni patologiche verosimilmente paranoiche.
Inoltre molti suggeriscono, in base alle loro esperienze, di considerare anche
il fatto che dietro alla setta o alla persona/guida c’è sempre una persona
altolocata e apparentemente irreprensibile, che dirige il tutto e che non
compare mai sui media se non per vaghi accenni, ma che è sempre presente nei
rituali ed ha disturbi mentali, quali la mitomania se non una malattia mentale più
disturbante.
Un
altro elemento che accosta queste sette a crimini particolari è rappresentato
dalla diffusione degli snuff movie, ovvero filmati dell’uccisione di un bambino
che viene videoregistrata dal vivo e venduta. Molti di questi crimini apparterrebbero
alla cosiddetta alla magia nera, che poi non si differenzierebbe nella pratica
dal satanismo stesso essendo invocate in ambedue le divinità sataniche
riconosciute dalle varie culture, cioè o Satana o i suoi accoliti con nomi
diversi.
Piuttosto
complessa fu la vicenda della Werkgroep Morkhoven, associazione
antipedocriminale belga fondata nel 1988, il cui direttore Marcel Vervloesem
scoprì nei tardi anni ’90 la rete pedocriminale di Zandvoort con le foto di
90081 ragazzi/e spariti/e raccolti in una ventina di CD: il file conteneva foto
dei bambini sottoposti a violenze, che furono
consegnati in Belgio al segretario del re. Il re stesso si congratulò con
Marcel. Tuttavia, la fase della riconoscenza durò poco, perché Marcel fu
incriminato (Tribunale di Turnhout) con l’accusa di essere lui un pedofilo e di
aver fatto uso personale di quei CD. Marcel era stato condotto in Olanda poiché
cercava un ragazzo scomparso (Manuel Schadwald)
di cui aveva ritrovato le tracce in un bar a Berlino, da tale Robbie Van Der Plancken, appunto a Zandvoort, dove
tale Gerrit Ulrich vendeva materiale
pedopornografico su Internet dal suo ufficio di Zandvoort. Ma per Marcel l’aver
scoperto questa rete pedocriminale fu solo motivo di condanne che si
protrassero quasi fino alla sua morte (crf. Jacqueline de Croy, diritti
riservati). Robbie van Planken uccise Gerrit Ulrich in Italia (erano stati intimi per anni). Si tratta di una vicenda
molto complessa, ma sostenuta dai VIP che erano incriminati ed avevano tutto
l’interesse a far condannare Marcel e la sua associazione per salvarsi dalla
partecipazione a feste sessuali con minori ed anche di tipo sataneggiante per
giustificare quanto facevano.
L’uccisione di suor
Mainetti, all'anagrafe Teresina Elsa Mainetti, appartenuta
all'Ordine delle Suore di Sant'Andrea, il 6 giugno del 2000 a Chiavenna ripropone un rituale sataneggiante
organizzato da (tre) ragazze. Tale satanismo si differenzia da un satanismo
singolo in cui il soggetto cerca notizie inerenti e consuma rituali da solo che
spesso esitano in suicidi veri o involontari, oppure in omicidi compiuti sotto
l’influsso di insegnamenti impartiti tramite il web, maturati poi in convinzioni
proprie elaborate con eccessi di veglie prolungate e altre condizioni fisiche
alterate (predisposizioni patologiche e/o droghe) che convincono il soggetto di
essere sulla giusta via per la propria gratificazione e salvezza spirituale di
cui non conosce bene il significato. Non fu mai detto che le ragazze
sarebbero state spinte ad attuare il crimine da un uomo mai segnalato, anche se
qualche media vi ha accennato.
Nel 2011 è stato pubblicato che le sette sataniche a
Milano sarebbero 7, con due i locali di ritrovo: a Linate e Porta Romana.
Tuttavia, a nostro parere, queste erano le località e associazioni conosciute
allora. Il fenomeno secondo altri è molto più diffuso, specie tra i giovani. Alcuni
studiosi citano cifre molto alte: ad esempio circa 200.000 giovani e 500
associazioni. Si deve però riconoscere che le cifre possono derivare dalla
confusione con associazioni similari, come le cosiddette psicosette. È ben vero che il termine “diabolico” può talora non
essere così evidente, ma sottaciuto per non allarmare nel corso della fase
iniziale dell’adescamento coloro che si accostano a questi “diversivi”, che
sembrerebbero il top dell’esistenza stessa, ma che si rivelano in seguito vere
e proprie catene di dipendenza fisica e psichica all’insegna della violenza.
Suddivisione del fenomeno e principali associazioni
Il
rapporto ministeriale del 1998 descrive anche le sette sataniche in Italia ed a
Milano, ma i dati naturalmente non riflettono la situazione attuale: la
situazione odierna presenta cifre più alte e anche realtà sommerse, imbellettate
e frammiste a rituale di altre culture presenti in Italia. Bisogna però
considerare che spesso gli adepti di un gruppo si spostano di città in città
per incontrarsi e condividere con altri gruppi e allora definire la sede di una
comunità diventa difficile. Inoltre, l’ubicazione della sede è spesso nota solo
al leader e ai suoi collaboratori e tenuta segreta agli adepti. “Tenuta
segreta” vuol dire che il gruppo fa conoscere ad adepti ancora in divenire solo
alcune particolarità, le più morbide, fino a quando non subisce l’iniziazione (che
non è troppo leggera ed è spesso imposta con intenti criminali). Il soggetto
deve sapere poco: se dimostrerà poi di diventare credibile, il che avviene con
incarichi particolari che molto spesso coinvolgono il crimine, allora potrà essere
messo a conoscenza di comportamenti più specifici del gruppo, sebbene sia quasi
sempre escluso dalle intenzioni della setta e dei suoi capi.
Spesso
coloro che sono veicolati in questi gruppi tramite conoscenze sul web (molto
specifico nell’argomento), si accorgono che possono aver sbagliato o mal
considerato quello che acquisivano o dovevano fare, ma è troppo tardi. Da
questi gruppi di un certo livello si esce solo in orizzontale, quasi mai con le
proprie gambe. Si citano alcuni gruppi arrivati alla cronaca per vari motivi e
che sono presenti in molte città europee e italiane, come Milano, Firenze, Trieste
e Roma, ma anche in centri piccoli o valli poco frequentate per meglio
nascondere i loro rituali (si ricordi un esempio non più recente in provincia
di Novara, a Casalgiate, dove la Polizia nel 2004 scoprì un’organizzazione nota
col nome di “Setta dei cinque pentacoli”).
Il
rapporto ministeriale cita alcune di queste sette (pag. 99 del rapporto), come:
-
I Bambini di Satana, fondata nel 1982 a Bologna come
“Bambini di Satana Luciferiani Corporation”. Questa fu anche oggetto di
indagini da parte della Procura della Repubblica di Bologna per presunte messe
nere con abusi sessuali su minorenne e bimbo di due anni nel 1996. Setta poi
assolta il 20/06/1997 “perché il fatto non sussiste.” Si tratta di una complessa
vicenda giudiziaria che poi finì con una sanatoria a favore di Marco Dimitri cui
fu riconosciuto un indennizzo di 100.000 lire. Nello stesso periodo era uscito
a Bologna il libro Lasciate che i bimbi. Pedofilia: un pretesto
per la caccia alle streghe, scritto nel 1997 da Luther Blissett (pseudonimo), anch’egli
coinvolto in vicende giudiziarie accanto alla setta (nota 11).
-
Iod Astrum Aurum, segnalata alla Procura di
Trieste nel 1994 in provincia di Trieste, per episodi relativi a riti satanici
nelle grotte nei dintorni di Patriciano (TS). Dopo la denuncia ci furono
episodi fotocopia con azioni criminose anche nei cimiteri. Sede a san Giustino
(PG).
-
Luce degli Inferi, con “apparenti connotazioni
sataniste fondata da un’ex guardia giurata: raccoglieva sottoscrizioni a
pagamento di lire 300.000 cadauno. (pag. 100 rapporto ministeriale, diritti
riservati).
-
Universale Fratellanza della Luce Nera, con sede
a sant’Eramo in Colle (Bari).
-
Chiesa Nera Luciferina o Luciferiana, fondata da
“Efrem Del Gatto” (pseudonimo), regolarmente iscritta dal 1984 presso il
Tribunale di Roma. Il fondatore non esiste più, pochi gli aderenti.
-
Figli
del Demonio, (1997) il cui maestro usava lo pseudonimo Ereshkigal (pag. 102
manoscritto Ministero degli Interni). La setta opererebbe in Roma e dintorni.
-
Setta
del Laterano, (pag. 103 rapporto Ministero) con connessioni particolari.
-
Orgasmo
Nero, i cui adepti sarebbero sottoposti a condizionamenti vari.
Queste
associazioni sono state identificate ed avrebbero operato nel periodo antecedente
la pubblicazione del Rapporto ministeriale (1998, pag. 103). Non si hanno attualmente
notizie certe circa la loro diffusione, soppressione ed insorgenza sotto altro
nome.
In Europa, con
connessioni internazionali esistono più sette sataniche. Le più conosciute
sarebbero:
-
Ordine
luciferino iniziatico (OLI 2007).
-
Ordine
dei Nove Angeli (segreto, inglese, ma abbastanza diffuso).
-
Gli
Illuminati di Thanateros.
-
Chiesa
Universale di Lucifero.
-
Aliance
Kripten, Planète Uranus (prevalente in Belgio).
-
Chiesa
Belga di Satana. Ci sono contatti tra le singole chiese e la Francia
settentrionale, ma anche con altre nazioni: sembrerebbe che il comune
denominatore siano personaggi della Wicca Internazionale o di altre
associazioni segrete paneuropee e panamericane.
-
New
World Order (vedi pubblicazioni dattiloscritte di Anton Long, possibile
pseudonimo referente dell’Ordine dei Nove Angeli).
-
Le
Rose Rosse Italia e ……………
-
OID
Torino (il nome è il contrario di Dio).
-
Orgasmo
nero (Roma).
-
666
Satana Milano.
-
Loggia
Shaman Milano.
-
Bestie
di Satana Milano.
-
Corte
di Satana Milano.
-
Gruppo
Agape-Gruppo Prometeo Milano.
-
Unione
Satanisti Italiani.
-
Il
Triangolo Nero.
-
Tempio
di Satana Torino.
-
Unione
satanisti Italiani.
-
Sette sataniche sarebbero state descritte a
Roma e in Vaticano (in quest’ultimo rivelazioni a voce di P. Amorth esorcista
di Roma a Convegni di esorcisti), ed anche rivelazione del nome della setta che
avrebbe inneggiato a Lucifero durante le celebrazioni pasquali).
-
Rosen
blau: associazione giovanile satanico terrorista con numerosi casi di suicidio
al suo attivo soprattutto in Germania, ma con connessioni anche in Italia
(Milano), Francia e Spagna.
Il flusso da una sede
nazionale a un'altra sarebbe costante sia per quanto riguarda gli adepti che il
materiale umano (feti, ecc.) usato nelle varie sedute che spesso vengono
interscambiati, se non succede un imprevisto per il quale il minore muore
durante o dopo il rito, per cui si deve sostituire e far sparire il malcapitato,
che in genere non è iscritto all’anagrafe o risulta missing. Nel 1998 Il Ministero dell’Interno pubblica una relazione
ufficiale “Sette religiose e
nuovi movimenti magici in Italia”. Questo è l’unico documento ufficiale
prodotto dallo Stato Italiano riguardo ai nuovi o vecchi movimenti religiosi, magici,
false chiese, chiese di comodo, psicosette. L’individuazione dell’illegalità
delle medesime (pag. 6) consiste nella destrutturazione fisico-mentale del
soggetto e nell’indebito arricchimento ai danni degli affiliati. In questo
documento si accenna a meccanismi subliminali di fascinazione (lavaggio del
cervello, destrutturazione mentale) e ad altri metodi atti a limitare la
libertà del soggetto, a incrementare l’interesse materiale dei capi carismatici,
a celare dietro un’apparenza talora rispettabile ed aldilà dei fini dichiarati,
comportamenti immorali o condotte illecite.
Nel diritto Italiano,
a differenza di quello anglosassone ed europeo, non risulta codificato il “cult crime model”, ovvero il prototipo
del delitto rituale, per cui crimini connessi anche con manifestazioni di culto
sono trattati come reati comuni a tutti gli effetti, fatte salve le valutazioni
morali riferite al movente (pag. 12 del trattato); si ricordi anche che negli USA il satanismo è considerato una religione.
I crimini rituali affiorano come fatti non troppo sporadici, né occasionali, per
le tracce lasciate dai loro rituali o comportamenti mal definiti anche dagli
stessi adepti, spesso confusi con rituali extracomunitari ormai diffusi.
Compagini sataniste o
colorate dai colori del satanismo, oppure cosiddette chiese multinazionali, opportunamente
difese da stuoli di avvocati e da figure istituzionali, appartenenti delle
medesime o da queste ricattate, continuano le loro attività che molto spesso
rivelano particolari criminosi di alcuni culti, come negli esempi sotto
riportati:
- Ebe G., della Pia
Unione di Gesù Misericordioso, gestiva quindici istituti in tutta Italia: arrestata
per associazione a delinquere, truffa, sequestri di persone, abbandono di
ammalati ed altro. Scontata la pena e rimessa in libertà, ha ricominciato la
sua antica vocazione di santona finché non è stata di nuovo arrestata nel 2002.
- Antonio N., fondatore
di un’altra associazione similcristiana, è arrestato nel 1970 quando nella sede
della setta viene trovato un uomo incaprettato e ucciso a colpi di pistola; inoltre
viene trovata la foto di Marco F., minore di Torino, dove la setta contava
ottocento iscritti.
- A Chiavenna
(Sondrio) avviene l’uccisione di una suora con 19 coltellate; a Novi Ligure
vengono uccisi un minore e la sua mamma con 90 coltellate; a Cogne viene ucciso
un bambino di tre anni: in questi e altri crimini ci si chiede se esista una
affiliazione settaria satanista, come è spesso ventilato, ma quasi mai vi è un
vero riscontro circa quanto traspare sui quotidiani (l’uccisione della suora è
stata etichettata come satanica dal ritrovamento di documenti che orientava in
quel senso). Per quanto riguarda la ventata di uccisioni rituali nei dintorni
di Firenze (v. Pacciani ed altri), le prove di appartenenza a setta satanica
(dimostrata, anche se negata ed archiviata, e con omicidi superiori a quelli
riscontrati) e la ritualità delle uccisioni sono state abilmente occultate per
decenni ed anche descritte e ridimensionate quali opere di serial killer.
- Molto più
impegnativo è stato il processo di Modena (2000) contro presunti pedocriminali
della Bassa Modenese, dove i figli sarebbero stati violentati da genitori, vicini,
amici di casa, e prostituiti ad altri, oltre che essere oggetto delle solite
riprese video delle scene di violenza su minore. I bambini non sono stati
creduti su alcuni particolari riconoscimenti, come i luoghi dove i bambini
assicurarono che alcuni bimbi furono macellati e appesi ai ganci per animali, sebbene
quella fabbrica fosse in disuso e chiusa da anni. Le condanne furono modeste, dopo
il balletto delle sostituzioni degli esperti, oltre al suicidio di una madre e
alla morte di un prete incriminato e condannato a quattro anni di carcere. Dopo
16 anni, ci fu la riabilitazione dei coniugi, ma ormai quello che era successo
aveva lasciato residui socialmente distruttivi non indifferenti. Del caso si
occupò il senatore Augusto Cortelloni nel suo libro Pedofilia e satanismo: quel pasticciaccio della Bassa Modenese, ed.
Artestampa, 2000 (nota 10).
- Nell’Oltrepò Pavese
(1998) parte l’indagine “Villa dei crisantemi”, setta satanica indistinta che
potrebbe essere una successione o una propaggine di un'altra setta satanista
(1996) operante nei dintorni di Piacenza, con due “suicidi” poi archiviati
(2001) poiché le indagini non avevano riscontrato alcunché. Accanto al primo
suicida sono state rinvenute attrezzature da operatori dell’occulto. Il secondo
suicida era molto amico del primo e con probabilità frequentavano la medesima
congrega, svanita nel nulla. Nell’indagine “Villa crisantemi” ci sono otto
arresti; le tappe dell’indagine passano per violenze multiple su minorenni e somministrazione
di droghe ai minori, anche maschi, che sarebbero stati portati nei luoghi dei
riti. Una chiesa sconsacrata alle porte di Piacenza è individuata come luogo di
riti: riti si, ma non quelli della setta il cui officiante sparisce nelle
nebbie dell’Oltrepò. Nel 2005 verranno assolti tutti. La setta si dissolve; restano
sul banco degli imputati alcuni adepti, mentre gli altri sono sconosciuti, . Tra
i ritrovamenti ossa di un bambino. A Belluno nel 2002 un probabile Ordine
Luciferiano eseguirebbe riti in una vecchia segheria: i riti sono rivolti a più
demoni, le cui raffigurazioni sono in bella mostra (Naberius 252, demone a
forma di uccello con la faccia da scheletro, ed altri) nei vari locali. Si
tratta dunque di riti evocatori e di magia nera: tra i reperti ci sono dei
pupazzi in tela, tra cui anche quello di un bambino impiccato. Si cerca di
sminuire il ritrovamento, ma nel Veneto sono operanti molte sette di tipo
sataneggiante, i cui adepti non rilasciano interviste. Sono i soliti circoli a
tre cerchi: il cerchio più esterno è il più esposto, quello intermedio difende quello
l’interno, e quello interno è sconosciuto se non ai singoli componenti (secondo
alcune indiscrezioni, si parlerebbe di presenze sataniche o sataneggianti nei
dintorni di Trieste).
Si vuole ricordare
come l’abuso rituale, il rituale satanista e la pedocriminalità abbiano in
comune la violenza di ogni tipo su animali, esseri umani in prevalenza giovani,
bambini, donne, l’uso di sostanze allucinogene, stupefacenti, ipnoinducenti, il
sangue umano o al limite di animali (v. Anton Long, portavoce dell’Ordine dei
Nove Angeli o ONA, associazione internazionale presente anche nei capoluoghi
italiani a diffusione europea).
Molto più distruttiva
è la setta satanista denominata “Rosen blau” dove sono presenti elementi
razzisti, di rock metal, di sostanze psicolitiche e soprattutto di incitamento
al suicidio o a crimini vari al canto di una canzone rock trasgressiva: questa
setta si stava diffondendo rapidamente a partire dalla Germania, ma anche in
altre nazioni limitrofe, con suicidi di gruppo tra minori.
Il satanismo moderno
è una sorta di bricolage di varie tendenze esoteriche, il fulcro principale di
riferimento è però Alister Crowley con tutte le sue pubblicazioni, cerimonie e
riti. Curiosamente in più casi l’altare dove è celebrata la cosiddetta messa
nera è anche il corpo di un giovane maschio o di una giovane, se non di un
minore (notizia condivisa da più psicoterapeuti esperti del ramo).
La profanazione della cappella della Madonna di
Casaletto avviene nel maggio 2017, nel Comune Valle Lomellina, in provincia di
Pavia.
Si verifica, e non solo in Italia, la sistematica
profanazione dei cimiteri, i cui attori provengono dalle più svariate tipologie
riportate nella sezione successiva. Si ricordi che anche ad Oropa (Biella) ed
in Val d’Ossola sono avvenute nel 2018 sistematiche aperture di tombe non
recenti e lo spargimento di ossa anche all’esterno dei cimiteri stessi, con le
solite scritte e simbologie idonee a far diffondere il rituale orgiastico o
proprio di qualche setta specifica. Qualche anno fa in Val d’Ossola esisteva
una setta che aveva nel proprio statuto la profanazione dei cimiteri, setta
abbastanza diffusa in Piemonte (poco citata dai media, sembrerebbe tuttora
attiva).
L’attualità della
diffusione del fenomeno è stata suddivisa in categorie come:
- Satanismo razionalista (da alcuni considerato anche
occultista): in cui Satana è simbolo di trasgressione che
pone anche l’uomo come riferimento della divinità. Il
leader di tale filosofia satanica è Anton Szandon LaVey con la sua Chiesa di Satana e sue
derivazioni. Molti fenomeni hanno come base questa tipologia che però si
mischia con altre categorie.
- Satanismo ludico: è quello del sabato sera che non fa capo
ad alcuna filosofia o religione, ma scimmiotta un rituale o messa nera e di
solito ha come esito un finale sessuale individuale o un caos violento generale,
in cui i crimini, anche non voluti, sono frequenti.
- Satanismo sessuale: coincide con la definizione di cui
sopra, con giochi pericolosi ai limiti o anche oltre i limiti del possibile.
- Satanismo acido: è quello che si basa sull’uso e l’effetto
di droghe, non specificatamente di un tipo, per poi seguire le allucinazioni
che compaiono. Infatti l’effetto iniziale di molte droghe non è piacevole, ma
provoca paure e terrori con figure che ricordano il mondo satanista. Molto
spesso le varie tipologie non sono così definite ma si mischiano tra loro come
la droga, qualsiasi sesso e qualsiasi crimine, come stupro, ferimenti ed anche
uccisioni spesso nascoste.
- Satanismo
gnostico: culto fondato da Dean Joseph Martin (1951)
in cui il divino o
soprannaturale può essere spiegato con leggi fisiche ed in cui la fisica
quantistica ha la sua importanza, sebbene questa elaborazione si possa riassumere
nel detto che “la conoscenza è superiore al credere” e che quindi
il soprannaturale si possa
spiegare con lo studio delle leggi fisiche. Ha molte connessioni col satanismo
razionalista e occulto.
- Luciferismo: termine troppo contestato ed in antitesi con
satana nel quale è più volte identificato, sebbene tutto ciò sia contestato sia
sul piano filosofico che dottrinale.”Lucifero” significa portatore di luce ed è
perciò identificato in colui che produce salvezza per l’uomo contro un Dio che
avrebbe voluto tenere l’uomo in stato di inferiorità e che continua a farlo, in
netto contrasto con quanto dice la Chiesa cattolica.
Queste non sono le classificazioni più recenti, poiché altri
autori, e non a torto, hanno incluso altre voci, come:
- Satanismo psicopatologico, definito da esperti
“schizofrenico”, in cui la patologia del soggetto è l’agente principale del suo
comportamento “satanico“, pilotato da autosuggestioni o insegnamenti vari, derivanti
anche dal Web.
Si
parla anche di un:
- Satanismo
filosofico che potrebbe coincidere col Luciferismo, ma anche differire: sono le
associazioni più segrete di cui non si conosce molto e che ci tengono a non
essere chiamate in causa, anche se spesso qualche adepto chiacchiera troppo o
lascia indizi abbastanza orientativi. Spesso però questi individui sono puniti
in modo drastico come nel caso dell’assassinio di Calvi, avvenuto sotto un
ponte a Londra nel 1982: diverse procure hanno aperto procedimenti in relazione
a diverse ipotesi criminali anche a distanza di vent’anni. Si è già accennato
che spesso le differenze fra una tipologia e l’altra non sono così nette e
possono essere presenti più tipologie soprattutto in chi conduce il gruppo o ne
è il guru, che poi è di esempio per gli adepti.
Conclusioni
Concludendo questo incompleto
capitolo interpretativo e nozionistico, limitato prevalentemente all’Italia del
nord, si prospetta l’impossibilità di fornire una quantità esaustiva di consigli
teorici e pratici per i giovani e le loro famiglie: l’attenzione e la
conoscenza di questo importante fenomeno che emerge da tutte le parti e che i
media specie attuali diffondono per un preciso motivo, che alla gran parte
delle persone può sfuggire.
Il ricorso alla
catalogazione e la sostituzione delle teorie meno recenti non è sempre così
costruttivo, specie in quanto sembrerebbe che la diffusione di questo fenomeno sia
programmato su vasta scala e con modalità e simulazioni differenti. Ogni zona
ne è interessata (e il fenomeno differisce a seconda delle culture) grazie alla
propaganda immediata data alle notizie su scala mondiale. Quindi il
condizionamento mentale che ne deriva è attuato spesso all’insaputa dell’interessato,
che può essere inconsapevole di essere attirato in una ragnatela che per
definizione è mortale senza necessariamente dare un attributo letterale all’aggettivo.
La Lombardia non è
differente da altre zone: ne è più interessata poiché le sette più segrete nell’ambito
del satanismo di ogni tipo sono anche le più pericolose in quanto non si sa
quasi nulla dei vari rituali e della vita comune di queste persone (che oltre
al resto abitano quasi sempre in palazzi vicini tra loro per controllarsi
meglio gli uni con gli altri).
Le definizioni del
rapporto ministeriale del 1998 non hanno ad oggi la stessa validità di ieri: molti
di questi gruppi sono la derivazione o modificazione di gruppi precedenti che
hanno affinato e rielaborato in chiave attuale la loro attività e quindi sono
ancora più nascoste e invisibili. La loro musica non è più quella dura, ma
quella soft che però penetra più profondamente; le droghe si sono modificate e
i loro effetti sono più mortali di quelle di tempo fa (ci si riferisce a
captagon, flakka, crocodil, crack, ecstasy, crystal meth, ketamina, lsd, gbl e
ghb).
Si è chiarito che in ogni
tipologia di satanismo il fenomeno è spesso associato a diversi gradi di
criminalità, serial killer, ecc.
Quindi la conoscenza
è necessaria e la prevedibilità deve essere sempre in mano a persone competenti
e non a chi si sente esperto e non lo è, intrufolandosi in procedimenti legali
per una forma di mitomania (se non paranoia di ogni grado) personale, mania di
grandezza e di compiacimento: tali approcci sono abbastanza diffusi e pericolosi
per le cantonate che spesso si prendono; di conseguenza i processi si
concludono con sentenze sballate
perché tali “esperti” millantano titoli fasulli, con gravi conseguenze per le
famiglie.
Bibliografia di riferimento (tutti diritti
riservati agli autori dei libri o singole citazioni)
1) La Corte europea dei diritti
dell’uomo a Strasburgo Bruxelles, 12 aprile 2012 - STRASBURGO - Ancora una
volta l'Italia è maglia nera davanti alla Corte di Strasburgo: nel 2011 è
risultato essere il Paese con il maggior numero di sentenze inapplicate (2.522
su un totale di 10.689). La maggior parte dei casi è legata alla lentezza della
giustizia. È quanto emerge dal rapporto pubblicato oggi dal Consiglio d'Europa.
L’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di casi pendenti davanti
alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo, con un carico di dispute irrisolte
pari ad oltre un quinto del totale europeo. È quanto emerge dal rapporto annuale
pubblicato dal tribunale, che è parte del Consiglio d’Europa, di cui sono
membri anche stati Extra-UE come Russia, Turchia e Albania. È il quinto anno consecutivo che l’Italia conquista il poco invidiabile
primato del Paese con il maggior numero di sentenze della Corte Europea per i Diritti
dell’Uomo rimaste inapplicate. Un fenomeno legato alla “giustizia lumaca” che
fa del nostro Paese un “sorvegliato speciale” in sede europea.
Alle spalle del’Italia, nella
classifica 2011 degli Stati “inadempienti” stilata a Strasburgo, si colloca la
Turchia con 1.780 casi, seguita della Russia con 1.087 casi, della Polonia
(924) e dell’Ucraina (819). Fonte: quotidiano.net
2) Gli
abusologi: cosa sono | Gli abusologi - Centri AntiViolenza
A www.centriantiviolenza.eu/abusologi/cosa-sono/ Moderni untori che contaminano bambini
coinvolgendoli in false accuse di pedofilia, arricchendosi devastando le loro
piccole vite, indotti ad accusare persone innocenti di abusi inesistenti. Bassa
Modenese, Brescia, Rignano Flaminio: l'Italia è l'unico paese dove si sono
verificate ben tre esplosioni di follia collettiva di...
B Gli
abusologi | Dalla parte dei bambini. Contro pedofili ed abusologi www.centriantiviolenza.eu/abusologi 9 gen 2013
- Il calvario della
piccola Miriam inizia il 9 aprile 1989. E' domenica. Nel piccolo appartamento
di Limbiate dove vive con la moglie Maria Capa e la figlioletta, Lanfranco
Schillaci, tranquillo professore di matematica, festeggia i suoi 34 anni.
Miriam però non è vivace come al solito. Ha la febbre alta.
C Quanti
drammi nelle famiglie per colpa degli «esperti» - Il Giornale
www.ilgiornale.it/news/.../quanti-drammi-nelle-famiglie-colpa-degli-esperti-846478.ht.. 14
ott 2012 - Una
bazzecola, comunque, rispetto all'ignobile diffamazione cui fu sottoposto il
povero Lanfranco Schillaci, stimato professore di matematica, il giorno
in cui - era il 23 aprile 1989 accusato dai medici e dai servizi sociali di
aver sodomizzato la figlia di 2 anni, Miriam. L’ospedale poi in Sicilia, dove
fu ricoverata la bambina rivelò un tumore maligno addominale:I medici non
furono denunciati dal professore.
3) Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Direzione Generale Polizia di. Prevenzione. Documento concernente: Sette
religiose e nuovi movimenti magici in Italia - Febbraio 1998 (http://www.aiiap.org/PDF/informe06.pdf).
4) Debbie Nathan and Michael Snedeker, Satan's Silence: Ritual Abuse and the Making
of a Modern American Witch Hunt, iUniverse, 2001.
5) Benjamin Rossen, Oude Pekela, Ed.University
of Amsterdam, 1989.
6) Elena Testi, Il satanismo in Umbria. La trama nera e il mostro di Foligno, Intermedia,
2012.
7) Jennifer
Crepuscolo (Unione Satanisti Italiani): "Amiamo il Diavolo a testa
alta" (https://youmedia.fanpage.it/video/aa/WAE0CuSw2i4A8jRV)
8) 17 ott 2016 - A spiegarlo, in esclusiva video a Fanpage.it, è Jennifer Crepuscolo, fondatrice
di "Unione
Satanisti Italiani": "Amare Satana
significa conoscerlo...
9) A. Beccaria, Bambini
di Satana. I delitti mai commessi da Marco Dimitri, ediz. Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri, 2006. I (Stampa Alternativa /
Nuovi Equilibri, 2006).
10) Augusto Cortelloni, Pedofilia e satanismo: quel pasticciaccio
della Bassa Modenese, ed. Artestampa, Modena, 2000.
11)
Luther Blissett, Lasciate che i bimbi.
Pedofilia: un pretesto per la caccia alle streghe, Castelvecchi, 1997.
Giorgio Gagliardi, M.D. per Sos Antiplagio Novara
Già Medico e Psicoterapeuta
Ordine Medici Como n. 74 (Psicoterapia)
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